Alluminio nativo

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Alluminio nativo
Classificazione Strunz (ed. 10)1.AA.35
Formula chimicaAl
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinomonometrico
Sistema cristallinoisometrico
Classe di simmetriaesottaedrica
Parametri di cellaa=4,04, V=65,94
Gruppo puntuale4/m 3 2/m
Gruppo spazialeF m3m, P m3m
Proprietà fisiche
Densità2,7 g/cm³
Durezza (Mohs)
Sfaldaturaassente
Fratturamalleabile
Colorebianco grigiastro
Lucentezzametallica
Opacitàopaco
Diffusioneraro
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'alluminio nativo è un minerale composto da alluminio scoperto in Russia nel 1975. Nonostante l'abbondanza di questo elemento nella crosta terrestre, è molto raro. Vi sono stati dubbi sui primi ritrovamenti di questo minerale in quanto è stato trovato in rocce frantumate e le analisi evidenziavano la presenza di tracce di altri elementi analogamente all'alluminio prodotto industrialmente[1].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

L'alluminio nativo si presenta in masse compatte, lamelle o scaglie.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'alluminio nativo è stato scoperto in un massiccio di gabbro-dolerite, si trova anche nelle rocce ricche di alluminio. Si forma nei giacimenti idrotermali di alta temperatura di stagno e tungsteno e nella loro zona di alterazione inoltre si può trovare nelle ceneri vulcaniche. L'origine dell'alluminio nativo è controversa in quanto è un elemento che presenta forte affinità per l'ossigeno. Si ipotizza che si sia originato o per desilicizzazione della pegmatite o per serpentinizzazione della roccia ultrafemica[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Vesselin M. Dekov, Arnaudov Vasil, Munnik Frans, Boycheva Tanya B., Fiore Saverio, Native aluminum: Does it exists? (PDF), in American Mineralogist, vol. 94, 2009, pp. 1283-1286. URL consultato il 3 agosto 2012.

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