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Alimentazione forzata

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Una suffragetta viene alimentata forzatamente in una prigione del Regno Unito durante gli scioperi della fame per il suffragio femminile, intorno al 1911.[1]

L'alimentazione forzata è la pratica di nutrire un essere umano o un animale contro la sua volontà. Similmente, il termine francese gavage[2] si riferisce alla somministrazione di sostanze nutritive per mezzo di un piccolo tubo di alimentazione che passa attraverso il naso o la bocca per raggiungere lo stomaco.[3]

In alcuni paesi si alimentano forzatamente i prigionieri quando fanno lo sciopero della fame, nonostante ciò sia stato proibito già nel 1975 con la Dichiarazione di Tokyo della World Medical Association, a condizione che il prigioniero sia "in grado di formare un giudizio intatto e razionale". È considerata tortura, in quanto può essere estremamente dolorosa e può provocare sanguinamenti gravi, oltre alla diffusione di malattie attraverso il sangue e il muco scambiati fra diversi soggetti.[4] Ciononostante, è una pratica ancora utilizzata nel XXI secolo nelle carceri di massima sicurezza come Guantanamo, prigione statunitense a Cuba.[5][6]

Ritaglio dal World Magazine, 6 settembre 1914
Un poster di Votes for Women riguardante William Ball nel 1911
Metodo "gavage" di alimentazione infantile utilizzato in Francia, fine del XIX secolo

Secondo quanto contenuto in Infant feeding by artificial means: a scientific and practical treatise on the dietetics of infancy,[7] in Francia un sistema di alimentazione forzata per neonati o bambini prematuri era noto con il nome di "gavage". Sadler, l'autore del testo, fa risalire questa pratica al 1874 e cita Étienne Stéphane Tarnier per descrivere la procedura.[8] Al giorno d'oggi, in un'unità di terapia intensiva neonatale i neonati possono essere alimentati da tubi nasogastrici o talvolta orogastrici.[9]

Ragazze prima del matrimonio

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L'alimentazione forzata era diffusa in Nord Africa ed è ancora praticata in Mauritania, dove il grasso è considerato una risorsa importante nelle donne: culturalmente, le figure formose sono percepite come indicatori di ricchezza. In questa tradizione, le ragazze sono costrette dalle madri o nonne a mangiare forzatamente fin da giovani, spesso sotto la minaccia di punizioni fisiche (ad esempio, un dito viene schiacciato tra due pezzi di legno). Lo scopo è un rapido raggiungimento dell'obesità, e la pratica può iniziare in giovane età e continuare ininterrotta per anni. Questa tradizione è ancora viva nelle aree del Sahel (dove si chiama leblouh) e provoca gravi rischi per la salute della popolazione femminile; alcuni uomini più giovani non insistono sul tema, ma i canoni di bellezza tradizionali rimangono parte della cultura locale.[10][11]

Gli uomini e le donne africani nel viaggio verso la schiavitù negli Stati Uniti hanno spesso cercato di suicidarsi lasciandosi morire di fame e sono stati alimentati con un macchinario chiamato speculum orum. Questo dispositivo costringeva la bocca dello schiavo ad aprirsi affinché venisse nutrito.[12]

Negli animali

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L'alimentazione forzata è stata utilizzata per far ingrassare animali da macello. Nel caso delle anatre e delle oche allevate per il foie gras e l'anatra alla pechinese, è praticata ancora oggi.

I gruppi animalisti si oppongono fermamente all'alimentazione forzata degli animali. Nella foto: un'anatra Mulard viene alimentata forzatamente con mais per ingrassare il fegato, allo scopo di produrre il foie gras.

L'alimentazione forzata è anche conosciuta come gavage, da una parola francese che significa "gola". Questo termine si riferisce specificamente all'alimentazione forzata di anatre o oche al fine di ingrassare i loro fegati nella produzione del foie gras.

Viene praticata principalmente su oche o anatre Moulard maschi. La preparazione per il gavage di solito inizia da quattro a cinque mesi prima della macellazione; per le oche, dopo un periodo iniziale all'aperto e un trattamento per aiutare la dilatazione dell'esofago, inizia l'alimentazione forzata.

Questa viene eseguita da due a quattro volte al giorno per 2-5 settimane, a seconda delle dimensioni dell'animale, usando un imbuto attaccato a un sottile tubo di alimentazione in metallo o plastica inserito nella gola per depositare il cibo nel gozzo dell'uccello.

Il mangime più usato è composto da una poltiglia di cereali, di solito mais, mescolato a grassi e integratori vitaminici. Gli uccelli acquatici migratori sono considerati più adatti al "metodo del tubo", perché, a differenza di altri uccelli come i polli, non hanno il riflesso faringeo e possiedono un esofago estremamente flessibile. Si dice, inoltre, che sono ideali per il gavage a causa della loro naturale capacità di acquistare grandi quantità di peso in breve tempo prima delle stagioni fredde.

Ricerca scientifica

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L'alimentazione forzata è usata in alcuni studi scientifici, come quelli che coinvolgono il tasso di metabolismo. È praticata su vari animali da laboratorio, come i topi. Liquidi come i medicinali possono essere somministrati agli animali attraverso un tubo o una siringa.[13]

  1. ^ Emmeline Pankhurst, The Suffragette, New York, Sturgis & Walton Company, 1911, p. 433.
  2. ^ Gavage, su Collins English Dictionary, HarperCollins. URL consultato il 4 July 2019.
  3. ^ Il terribile rito del gavage: bimbe e donne all’ingrasso, su Antonella Carini, 21 maggio 2019. URL consultato il 23 aprile 2020.
  4. ^ BBC News: "UN concern at Guantanamo feeding."
  5. ^ L'alimentazione forzata a Guantanamo, su Il Post, 17 aprile 2013. URL consultato il 23 aprile 2020.
  6. ^ Gli Stati Uniti e i video dell'alimentazione forzata a Guantanamo, su Il Post, 4 ottobre 2014. URL consultato il 23 aprile 2020.
  7. ^ S H Sadler, Infant feeding by artificial means: a scientific and practical treatise on the dietetics of infancy, 2ndª ed., London, 1896, p. 18.
  8. ^ S H Sadler, 2ndª ed., 1896.
  9. ^ Enteral Feeding of the Neonate, su starship.org.nz. URL consultato il 13 febbraio 2020.
  10. ^ "Women rethink a big size that is beautiful but brutal" Clare Soares 11 July 2006. Christian Science Monitor
  11. ^ "Gavage in Mauritania" [Subalternate Reality]
  12. ^ Africans in America/Part 1/The Middle Passage, su pbs.org. URL consultato il 22 October 2017.
  13. ^ Peter J. Turnbaugh, Ruth E. Ley e Michael A. Mahowald, An obesity-associated gut microbiome with increased capacity for energy harvest, in Nature, vol. 444, n. 7122, 2006, pp. 1027–1031, Bibcode:2006Natur.444.1027T, DOI:10.1038/nature05414, PMID 17183312.

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