Alien Storm
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Alien Storm videogioco | |
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Titolo originale | エイリアンストーム |
Piattaforma | Arcade, Sega Mega Drive, Sega Master System, Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, ZX Spectrum, Wii, Microsoft Windows |
Data di pubblicazione | ![]() |
Genere | Picchiaduro, Sparatutto in prima persona, Sparatutto a scorrimento |
Tema | Fantascienza |
Origine | Giappone |
Sviluppo | SEGA |
Pubblicazione | SEGA |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Distribuzione digitale | Virtual Console, Steam |
Specifiche arcade | |
Schermo | Orizzontale |
Alien Storm (エイリアンストーム?) è un videogioco arcade sviluppato nel 1990 da SEGA in due diverse versioni, convertito poi per Sega Mega Drive e Sega Master System, oltre che per numerose altre piattaforme; il gioco è stato distribuito tramite Virtual Console per Wii e su Steam per Microsoft Windows. Il titolo è inoltre incluso nella compilation Sega Mega Drive Ultimate Collection per Xbox 360 e PlayStation 3.
Il videogioco ha una tematica fantascientifica, con alcuni elementi umoristici e anche splatter. Gameplay, ambientazione e protagonisti presentano somiglianze sia con Alien Syndrome sia con Golden Axe, altri due titoli SEGA.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
In Alien Storm i tre eroi della storia - un uomo, una donna e un robot, tutti membri del team Alien Busters - ricevono l'ordine di eliminare i mostruosi extraterrestri che con le loro due astronavi hanno invaso New York. I nomi dei protagonisti sono Garth, un uomo giovane e atletico somigliante a Elvis Presley, armato con una pistola elettrica; Scooter, il robot, munito di una frusta magnetica; e Karen, una donna in tuta gialla, armata di lanciafiamme.[1]
Dopo aver lottato attraverso livelli di ambientazione prevalentemente metropolitana, gli Alien Busters abbattono una delle due astronavi, uccidendo poi tutti gli extraterrestri che la guidavano, ma successivamente vengono catturati dagli invasori superstiti, che li rinchiudono nell'altra astronave e li portano nello spazio: a questo punto i tre protagonisti dovranno riuscire a raggiungere la cabina in cui si trova il capo degli alieni, che ha l'aspetto di un gigantesco cervello provvisto di occhio.
Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]
Il gioco si svolge per diversi livelli[2], con gli eroi che intraprendono un lungo percorso comprendente le strade e gli interni di alcuni edifici della metropoli cercando di salvare il maggior numero di persone in pericolo, fino a raggiungere le due astronavi per causarne quindi la distruzione; nella seconda di esse, che nel frattempo ha lasciato la Terra, si avrà da ultimo il confronto con il capo degli alieni.
L'arcade è per buona parte un picchiaduro a scorrimento orizzontale. Quando però l'azione si sposta negli edifici occupati dagli alieni esso diventa uno sparatutto in prima persona: tale configurazione caratterizza pure la battaglia che avviene nella carcassa della prima astronave, nonché due degli scontri ingaggiati sull'altra[3], tra cui l'atto conclusivo. Ci sono inoltre fasi in cui il gioco assume le impostazioni di uno sparatutto a scorrimento, compresa quella che vede gli eroi in lotta col primo vascello alieno.
I tre protagonisti sono tutti dotati di un proprio appoggio speciale, cui possono ricorrere più volte ma solo quando il gioco è configurato come picchiaduro: Garth fa intervenire un apparecchio della U.S. Air Force, che passerà velocemente bombardando gli alieni; Scooter si autosmembra in modo tale da colpire i nemici coi suoi stessi pezzi per poi ricomporsi; Karen dirige sugli invasori un missile nucleare. Questi appoggi sono di fatto smart bomb, che indeboliscono i nemici più resistenti ed eliminano all'istante tutti gli altri.
Le vite a disposizione sono due, con punti ferita. Completando un livello la barra vitale tornerà piena; recuperi parziali sono possibili dopo aver eliminato determinati nemici. Ma c'è anche un'altra barra, quella del caricatore: le munizioni dei tre eroi infatti non sono illimitate ed essi durante lo svolgimento del gioco dovranno fare rifornimento tramite gli appositi distributori di carburante per non restare disarmati. Anche l'utilizzo dell'appoggio speciale si ripercuote su questa seconda barra.
Nei primi livelli del gioco molti alieni si dimostrano decisamente subdoli: ve ne sono alcuni che si nascondono sotto cassette postali, bidoni e cabine telefoniche, mentre altri appaiono inizialmente con un aspetto umanoide, mischiandosi ai terrestri in fuga, per poi rivelare le vere forme. Nei livelli avanzati non c'è l'effetto sorpresa, ma si hanno scontri con nemici particolarmente agguerriti.
Da notare che il capo alieno è immobile e non attacca in modo diretto gli eroi: tuttavia occorrono tantissimi colpi per abbatterlo, inoltre egli viene difeso da un gran numero di creature extraterrestri, chiaramente bellicose. Una volta distrutto il mostro (e con lui anche la seconda astronave) appariranno sequenze animate in cui gli Alien Busters e gli altri personaggi del gioco, umani e nemici, partecipano a vari siparietti comici, infine ciascun personaggio giocante riceve un voto da una giuria composta da altri personaggi dell'universo SEGA, tra cui Gilius Thunderhead, il nano di Golden Axe[4].
Si usano il joystick e due tasti, A per attaccare, B per saltare (durante le configurazioni come sparatutto in prima persona i salti non possono essere effettuati). Premendo entrambi i tasti si otterrà l'appoggio temporaneo.
Di questo gioco esistono due versioni arcade: quella originale permette di utilizzare la modalità fino a tre giocatori così da usare tutti gli Alien Busters.
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
Tutti i temi musicali dell'arcade sono stati composti da Keisuke Tsukahara, qui accreditato come "Juuou Tsukachan".
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ In alcune conversioni i nomi degli eroi sono Gordon, Slammer e Karla.
- ^ Il numero di livelli varia a seconda delle versioni.
- ^ In alcune conversioni non sono due ma tre.
- ^ Happy endings - Alien Storm (JPG), in Game Republic, n. 145, Play Media Company, dicembre 2012, p. 95, ISSN 1129-0455 .
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Alien Storm, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Alien Storm, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Alien Storm, su SpectrumComputing.co.uk.
- (EN) Alien Storm (album musicali), su VGMdb.net.
- (EN) Alien Storm (Sega Mega Drive) / Alien Storm (Sega Master System), su GameFAQs, Red Ventures.
- Alien Storm, su adb.arcadeitalia.net.
- Videogiochi del 1990
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