Alice (cantante)

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Alice
Alice al Festival di Sanremo nel 1981
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Genere[1]Pop rock
Pop sperimentale
Synth pop
Periodo di attività musicale1971 – in attività
Strumentopianoforte, tastiere
Album pubblicati25
Studio19
Live2
Raccolte4
Sito ufficiale
Premio del Festival di Sanremo Festival di Sanremo 1981 Campioni

Alice, pseudonimo di Carla Bissi (Forlì, 26 settembre 1954), è una cantautrice, pianista e compositrice italiana.

Dopo la gavetta negli anni settanta, ha raggiunto il grande successo negli anni ottanta con le canzoni Il vento caldo dell'estate (1980), Per Elisa (vincitrice del Festival di Sanremo 1981 e sicuramente il suo brano più noto), Messaggio (1982); fondamentale nella sua carriera è stato il duraturo sodalizio artistico con l'amico Franco Battiato, autore di molti suoi successi e con cui ha duettato nelle hit Chan-son egocentrique (1982) e I treni di Tozeur (1984), che le hanno dato anche notorietà internazionale[2][3].

Negli anni successivi la sua carriera si è orientata verso un percorso di maggiore sperimentazione musicale, in particolare nell'ambito dell'elettronica e della musica classica[3], con gli album Park Hotel (1986), Mélodie passagère (1988), Mezzogiorno sulle Alpi (1992) e Charade (1995), e caratterizzato da tematiche colte ed ermetiche[3], sovente di ricerca spirituale, come nell'acclamato[4] Il sole nella pioggia (1989), e God is my DJ (1999).

Particolare rilevanza hanno avuto, nel corso della sua carriera, le collaborazioni[2] con colleghi italiani (il suo futuro compagno Francesco Messina, produttore e collaboratore abituale in tutti i suoi album, Juri Camisasca, Giusto Pio, Bluvertigo, Paolo Fresu, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, oltre al già citato Franco Battiato) ed internazionali (Peter Hammill, Tony Levin, Richard Barbieri, Skye dei Morcheeba).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Alice inizia la carriera di cantante fin da giovanissima, con il suo vero nome (Carla Bissi), partecipando a vari concorsi per nuovi talenti: il primo di cui si ha notizia è il V Festival Internazionale dei Ragazzi, che si tiene a Sanremo il 17 e 18 luglio 1965.

In questi anni è allieva di pianoforte e canto di Rosa Nisi[5], madre di Checco Marsella dei Giganti, nonché nota pianista e compositrice.

Anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971 vince il Festival di Castrocaro con una personale interpretazione di Tanta voglia di lei, classico dei Pooh; la stampa le attribuisce, grazie ai suoi grandi occhi scuri, il soprannome la Cerbiatta di Forlì[6][7].

L'anno successivo partecipa di diritto al Festival di Sanremo con la canzone Il mio cuore se ne va, ma non arriva in finale. La cantante affermerà più volte che il pezzo non la entusiasmava. Sempre nel 1972, con il brano La festa mia (scritto da Franco Califano), viene premiata con la "Gondola d'Argento" alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia.

Il cambio del nome[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 incide la canzone Il giorno dopo, versione italiana di The Morning After, che l'anno precedente aveva vinto il premio Oscar come colonna sonora del film L'avventura del Poseidon. Ritorna a cantare nel 1975, pubblicando per la CBS il suo primo album, La mia poca grande età, col nome di Alice Visconti, inventato dal suo produttore. Seguono due singoli quali Io voglio vivere e Piccola anima, di Carla Vistarini e Luigi Lopez, che entrano in classifica. In quel periodo Alice si cimenta anche in veste di co-conduttrice radiofonica del programma L'uomo della notte, trasmesso dalle stazioni del Secondo Programma, oggi Rai Radio 2.

Alice (terza da sinistra) al Festival di Sanremo 1972, assieme alle colleghe Marisa Sacchetto, Angelica e Marcella Bella.

Nel 1978 viene pubblicato il secondo LP Cosa resta... un fiore, dal quale vengono estratti altri due singoli (…E respiro e Un'isola). Un'isola è scritta da Carla Vistarini e Luigi Lopez, come molti dei brani dell'album, la voce presenta un timbro particolare con i caratteristici toni bassi.

Anni ottanta: l'incontro con Battiato e il successo europeo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 Alice abbandona il cognome Visconti, firma per la EMI e si affianca ad un nuovo team di lavoro, col produttore Angelo Carrara, lo stesso di Franco Battiato: dall'incontro con quest'ultimo, la giovane cantante inizia a perfezionarsi nella composizione delle sue canzoni; ed è assieme a Battiato, Giusto Pio e Francesco Messina, che firma Il vento caldo dell'estate, suo primo vero successo, che la spinge nelle zone alte dell'hit-parade e che è anche in gara al Festivalbar. Esce anche un album dal titolo Capo Nord: chiaramente riconoscibile il tocco di Franco Battiato, particolarmente all'avanguardia, presente come coautore e negli arrangiamenti insieme a Giusto Pio.

Il trionfo a Sanremo (1981)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981, Alice scrive assieme a Battiato e a Giusto Pio la canzone Per Elisa. Il produttore Angelo Carrara suggerisce ad Alice di presentarlo al Festival di Sanremo e la canzone si classifica al primo posto, arrivando anche al vertice dell'hit-parade. Parte il suo primo tour europeo; Per Elisa e l'album Alice (uscito alcuni mesi dopo il Festival, frutto ancora una volta della collaborazione con Battiato e Giusto Pio) vengono pubblicati con successo in molti altri paesi tra cui la Germania, dove l'artista raggiunge subito una notevole popolarità: si può dire che Alice abbia venduto più dischi in Germania che in Italia. Nell'estate del 1981, infatti, la cantante ottiene un'altra importante affermazione con un altro singolo, Una notte speciale, che rimane nella hit delle classifiche tedesche per ben due anni, anche questa composta e arrangiata ancora una volta dal duo Battiato-Pio.

Nell'estate 1982 esce il singolo Messaggio, che raggiunge il quarto posto in hit-parade: autori, ancora una volta, Battiato-Pio, sebbene il primo si celi sotto lo pseudonimo di Albert Kui. In autunno, Alice e Battiato duettano nel brano Chanson egocentrique, altro singolo di successo tratto dall'album Azimut. Nel 1983 vince, come capitana assieme a Nada della squadra della EMI, la manifestazione televisiva Azzurro. In autunno esce l'album Falsi allarmi, sempre prodotto da Angelo Carrara ma questa volta senza la collaborazione di Battiato e Pio. Nel disco spicca il brano Notte a Roma, mentre il primo singolo estratto è Il profumo del silenzio, che ebbe un discreto successo ma non riuscì a scalare le classifiche come i singoli precedenti.

Alice a Sanremo 1981, dove vinse con Per Elisa

Nel 1984 Alice vende oltre un milione e mezzo di copie in Germania, duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano Zu nah am Feuer, e partecipa all'Eurofestival a Lussemburgo in coppia con Franco Battiato, presentando I treni di Tozeur, che si classifica al quinto posto nella rassegna, riscuotendo poi grande successo sia in Italia che all'estero.

Nel 1985 pubblica l'album Gioielli rubati, registrato tra Milano e il Power Station di New York, per l'ultima volta con la produzione di Angelo Carrara. Si tratta di un tributo a Franco Battiato, arrangiato con la collaborazione di Roberto Cacciapaglia: tra le riletture spicca la sua personale interpretazione di Prospettiva Nevski, il singolo estratto. L'album riscuote un buon successo: entra in classifica anche in molti paesi europei e Alice ottiene il Premio Tenco quale migliore interprete dell'anno.

Il distacco da Battiato (1986)[modifica | modifica wikitesto]

Terminata dopo tre album la collaborazione con Franco Battiato e Angelo Carrara, nel 1986 inizia una nuova fase nella carriera della cantante, rappresentata dall'album Park Hotel, primo frutto del lungo sodalizio artistico e personale con Francesco Messina, che sarà il produttore di quasi tutti i successivi progetti discografici di Alice. Nell'album hanno suonato musicisti di fama internazionale come Jerry Marotta, Phil Manzanera e Tony Levin. Uno dei singoli è Nomadi, brano scritto da Juri Camisasca. L'interesse del pubblico nei suoi confronti si consolida e aumenta anche all'estero: infatti Park Hotel riesce a piazzarsi nelle top 20 degli LP più venduti in molti paesi europei tra cui Austria, Svizzera, Germania, Finlandia, Svezia, ecc.

Nel 1987 la cantante pubblica Elisir (Premio della critica in Germania), una raccolta che contiene alcuni brani tratti dai precedenti lavori, rivisitati attraverso nuovi arrangiamenti, e due inediti. Vince in Germania il Goldene Europa per i successi ottenuti in terra tedesca e altri Paesi, mentre in Giappone esce un'altra raccolta, Kusamakura, che attinge dai brani degli ultimi due LP.

Nello stesso anno l'artista si avvicina ad un repertorio ancora più colto attraverso alcuni concerti (come quello tenuto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano) con l'accompagnamento al pianoforte di Michele Fedrigotti, nei quali Alice esegue composizioni di Satie, Fauré e Ravel: l'album Mélodie passagère (1988) è il risultato di quest'esperienza.

Nel 1989 esce Il sole nella pioggia, album che apre le porte ad una dimensione maggiormente spirituale grazie anche all'apporto autorale di Juri Camisasca. Oltre al brano che dà il titolo all'album, spiccano Tempo senza tempo, L'era del mito e Anìn à gris (da una poesia di Maria Grazia Di Gleria in lingua friulana musicata da un giovanissimo Marco Liverani), omaggio al Friuli, dove l'artista vive tuttora. Visioni è il primo singolo estratto: l'album resta in classifica per diverse settimane. Partecipano, tra gli altri, anche Paolo Fresu, Steve Jansen e Richard Barbieri (ex Japan), Dave Gregory degli XTC, Jon Hassell. Inoltre Alice duetta con Peter Hammill dei Van der Graaf Generator in Now and Forever, a conclusione dell'album. Seguirà un lungo tour italiano ed europeo, nel 1990.

Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 esce Mezzogiorno sulle Alpi, album più ermetico, nel quale l'artista raggiunge il punto più alto, fino a quel momento, della propria maturazione artistica, in cui interpreta anche La recessione, un testo di Pier Paolo Pasolini musicato da Mino Di Martino. Cresce anche la schiera di collaboratori internazionali con musicisti come Danny Thompson, Gavin Harrison, Jakko Jakszyk dei King Crimson. Il singolo di lancio dell'album è In viaggio sul tuo viso, che Alice presenta al Festivalbar; segue un tour in Italia e in Europa.

A maggio del 1994 è protagonista di alcuni concerti con l'orchestra sinfonica Arturo Toscanini per il progetto Art & Decoration, che comprende musiche di Fauré, Ravel, Ives, Montsalvage e altri; il progetto non è mai stato pubblicato su disco.

Dopo aver lasciato la EMI (che tra l'altro aveva pubblicato un remix di Chanson egocentrique senza la sua approvazione), Alice approda alla WEA con l'album Charade (1995), mantenendosi sulla scia dei lavori precedenti: testi introspettivi (i singoli Non ero mai sola e Dammi la mano amore portano la firma dell'artista), e parecchi musicisti di fama internazionale: (Trey Gunn, Steward Gordon, ancora Paolo Fresu, e il California Guitar Trio).

Al 1996 risale la sua ultima tournée europea, nella quale è accompagnata da Robby Aceto, Ben Coleman, Mick Karn e Steve Jansen. Nello stesso anno partecipa come interprete e coautrice all'album di Trey Gunn The third star, per quanto concerne il brano omonimo. Il 1997 è un altro anno di collaborazioni, con Francesco Messina e altri, nel progetto Devogue e nell'album Metallo non metallo dei Bluvertigo (Troppe emozioni).

Nel 1998 esce Exit, album nel quale viene dato ampio spazio all'elettronica. Open Your Eyes, cantata in duetto con Skye dei Morcheeba, è il fortunato singolo di lancio. Il videoclip del brano viene registrato a Londra con la regia di Nick Small.

Subito dopo nasce il progetto God Is My DJ, in cui Alice propone non musica sacra ma la ricerca del sacro nella musica e comprende anche canzoni scritte da Battiato; la maggior parte dei concerti in questo periodo sono stati tenuti direttamente nelle chiese. Nel 1999 God Is My DJ diventa un album.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Alice al pianoforte nel 2009

Nel 2000 Alice partecipa al Festival di Sanremo con un brano di Juri Camisasca dal titolo Il giorno dell'indipendenza, classificandosi nona. Viene pubblicato l'album Personal Juke Box che, oltre alla canzone sanremese e ad altri due inediti, comprende i successi di Alice, alcuni dei quali riarrangiati (spicca la nuova versione di Chanson Egocentrique in duetto coi Bluvertigo).

Nel 2002 nasce il progetto live incentrato sull'importanza della parola e della poesia nella canzone e getta le basi per la realizzazione del successivo album.

Nell'autunno del 2003 infatti viene pubblicato per l'etichetta indipendente Nun Entertainment Viaggio in Italia, un omaggio a cantautori quali Franco Battiato, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Ivano Fossati; Alice interpreta anche due brani di Lucio Battisti con testi di Pasquale Panella (Cosa succederà alla ragazza ed Ecco i negozi, quest'ultima in duetto con Morgan). Al disco collaborano anche Paolo Fresu, Jakko Jakszyk e Tim Bowness dei No-Man.

Nel 2004 partecipa al progetto degli Zerouno (con la produzione artistica di Luca Urbani) cantando nel brano Sospesa. Tra il 2006 e il 2008 tiene alcuni concerti con il nuovo progetto Lungo la strada, nel quale Alice pone l'attenzione su alcuni temi quali l'amore, la guerra, la poesia, la ricerca di sé stessi, la fede, costantemente al centro dell'esistenza. Si esibisce con Steve Jansen, Marco Pancaldi e Alberto Tafuri.

Nel marzo 2009, Alice pubblica il suo primo disco dal vivo, intitolato appunto Lungo la strada live. Il 21 giugno 2009 partecipa ad Amiche per l'Abruzzo, concerto benefico svoltosi allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e finalizzato alla raccolta di fondi per la popolazione dell'Abruzzo, a seguito del terremoto del 6 aprile 2009; all'evento partecipano sul palco 43 artiste italiane; Alice si esibisce con Il contatto e Per Elisa. Sempre nel 2009, riceve il "Premio Mia Martini 2009". Partecipa, inoltre, al disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Una storia finita.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010, Alice torna a collaborare con Stefan Waggershausen nel brano Was soll ich dir sagen, contenuta nell'ultimo disco del cantautore tedesco, come autrice e interprete della parte italiana del testo.

Alice in concerto a Firenze nel 2012

Nel settembre 2012 esce, dopo 14 anni dall'ultimo disco di inediti, l'album Samsara, il quale viene anticipato dal singolo Nata ieri, scritto da Tiziano Ferro. Il cd, pubblicato anche in Germania, debutta alla decima posizione nella classifica FIMI dei dischi più venduti. Per l'occasione, Tiziano Ferro dichiara: «Alice è un emblema di stile e di integrità. È un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l'istinto e la passione, assecondando i propri tempi e le proprie sensibilità. Scrivere per lei è stata una delle sfide più stimolanti dei miei ultimi dieci anni da autore.»[8].

Nell'estate 2013, Alice partecipa in veste di special guest ai concerti di Franco Battiato e Antony con la Filarmonica Arturo Toscanini: duetta con Battiato nella cover di Claudio Rocchi La realtà non esiste e in I treni di Tozeur, per poi eseguire da sola Il vento caldo dell'estate. La registrazione del concerto all'Arena di Verona si concretizza nell'album Antony / Battiato - Del suo veloce volo - featuring Alice, pubblicato a novembre 2013. Sempre nell'autunno del 2013, Luca Carboni celebra i 30 anni di carriera con l'album Fisico & politico; il disco racchiude le hit del cantautore, riproposte in duetto con diversi artisti: Alice partecipa nella canzone Farfallina.

Il 19 e il 20 gennaio 2014, al Teatro Comunale di Bologna va in scena lo spettacolo di Marco Goldin su musiche di Franco Battiato La ragazza con l'orecchino di perla. La protagonista, rappresentata in due età differenti, è interpretata da Alice e Francesca Michielin, le quali duettano nel brano che dà titolo alla rappresentazione. Sabato 31 maggio 2014 partecipa a Sardegna chi_ama, concerto organizzato da Paolo Fresu all'Arena Grandi Eventi del Sant'Elia di Cagliari, i cui ricavati sono destinati alle scuole danneggiate dall'alluvione in Sardegna dell'autunno precedente. Al concerto, trasmesso in diretta da Rai 3, Alice canta Madre Notte e Prospettiva Nevski. Compare inoltre nell'album di Mario Venuti Il tramonto dell'Occidente nel brano Tutto appare, pubblicato a settembre 2014.

A novembre dello stesso anno viene pubblicato l'album Weekend, che vede la collaborazione di Franco Battiato, Luca Carboni e Paolo Fresu. L'album contiene alcune cover (fra cui La realtà non esiste di Claudio Rocchi, in duetto con Battiato), diversi inediti (come Veleni, brano scritto da Battiato e Manlio Sgalambro) e alcune nuove versioni di brani propri (fra cui Da lontano, qui proposta in duetto con Luca Carboni).

Durante l'estate 2015, Alice partecipa allo spettacolo ideato da Caterina Caselli La Dolce Vita, la musica del cinema italiano dove insieme a Morgan, Raphael Gualazzi, Tosca e alla filarmonica Arturo Toscanini esegue le arie più celebri del cinema italiano e internazionale, accompagnata da immagini suggestive e scene dei film. La regia è di Giampiero Solari.[9]

Da febbraio ad aprile 2016 Alice è impegnata con Franco Battiato in un tour italiano di trentadue date, accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra. Lo spettacolo alterna momenti in cui i due artisti si esibiscono singolarmente ad alcuni duetti (fra cui E ti vengo a cercare, Sentimiento Nuevo, I treni di Tozeur). Il tour registra il tutto esaurito in tutte le date, tant'è che a luglio vengono riproposti altri sette spettacoli. Il 4 novembre 2016 viene pubblicato il CD/DVD live del tour, dal titolo Live in Roma.

Nel maggio 2017 Alice collabora con il gruppo torinese "Miriam" cantando con la band nel loro singolo "Plutone".[10]

Il 9 febbraio 2018 partecipa al Festival di Sanremo nella serata dedicata ai duetti, ospite di Ron nel brano Almeno pensami, inedito in gara di Lucio Dalla. Sulla decisione di invitare Alice, Ron dichiara: "La scelta è nata parlando anche con Baglioni (direttore artistico dell'edizione 2018 del festival, ndr): il testo parla di una storia d’amore adulto, bisognava trovare un’interprete speciale con una grande esperienza artistica e umana, il suo nome è venuto fuori per incanto, abbiamo fatto le prove e siamo molto contenti, è una persona splendida[11].

Tra il 2018 e il 2019 riprende il tour del disco Viaggio in Italia, aggiungendo nuovi brani che strada facendo sono entrati nella sua produzione artistica. Il tour tocca anche la Germania, con tre date rispettivamente a Mannheim, Düsseldorf e Monaco.

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 novembre 2022 viene pubblicato l'album Eri con me, nel quale Alice, accompagnata dal maestro Carlo Guaitoli al pianoforte e da I Solisti Filarmonici Italiani, reinterpreta 16 brani del repertorio di Franco Battiato.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Alice.

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni al Festival di Sanremo[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claudio Fabretti, Alice - Le canzoni di Carla, su ondarock.it. URL consultato l'11 marzo 2022.
  2. ^ a b Alice :: Le interviste di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  3. ^ a b c Alice - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :, su OndaRock. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  4. ^ Alice - Il sole nella pioggia :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  5. ^ Google Gruppi
  6. ^ Sul modello di quelli che erano stati assegnati alle altre cantanti, per cui Mina era la tigre di Cremona, Milva era la pantera di Goro, Iva Zanicchi era l'aquila di Ligonchio, Orietta Berti era l'usignolo di Cavriago o la capinera dell'Emilia e Nada il pulcino di Gabbro.
  7. ^ Fabio Alcini, Italia d'autore: 1965-1985: il periodo d’oro dei cantautori dal vinile al Cd, LIT EDIZIONI, 13 maggio 2019, ISBN 978-88-6231-654-5. URL consultato il 10 giugno 2020.
  8. ^ Alice, dal friulano al sanscrito canta "Samsara", su messaggeroveneto.gelocal.it. URL consultato il 22 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  9. ^ "La dolce vita, la musica del cinema italiano", lo spettacolo live che conquista il mondo, su m.repubblica.it. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015).
  10. ^ Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato l'8 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2017).
  11. ^ Ron a Sanremo 2018: “Torno dopo l’esperienza traumatica del 2017”, su Radio Italia. URL consultato il 7 febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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