Alfred Whitney Griswold

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Alfred Whitney Griswold (Morristown (New Jersey), 27 ottobre 1906New Haven, 19 aprile 1963) è stato uno storico statunitense.

Dal 1951 al 1963 fu il presidente dell'Università Yale. Fu l'autore della prima tesi di laurea statunitense in americanistica e uno dei co-fondatori della fratellanza accademica Yale Political Union.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Elsie Montgomery, nata Whitney, e di Harold Ely Griswold[1], dal ramo materno discendeva da Eli Whitney, e da sei governatori coloniali del Connecticut da quello paterno.[2]

Nel 1925 completò la Hotchkiss School di Lakeville[3], prima di conseguire quattro anni più tardi il Bachelor of Arts all'Università Yale, presso la quale curò The Yale Record, la rivista umoristica degli studenti del campus.[4]
Ancora studente, insieme a numero di studenti e personale dell'ateneo, fondò quella fraternità che nel '34 fu ufficializzata col nome di Yale Political Union.[5][6]

Dopo aver insegnato inglese per circa dodici mesi, nel '33 fu assunto come collaboratore della cattedra di storia, ottenendo la nomina ad assistente universitario nel '38, a professore associato nel '42, e, infine, a professore ordinario nel '47. La carriera accademica di Griswold ebbe inizio grazie a un dottorato onorario in storia, arte e lettere, assegnato per la prima tesi di laurea in studi americano discussa nel Paese a stelle e strisce.[7] Il volume descriveva il sogno e il culto americano, influenzato dal suo breve praticantato a Wall Street prima del crollo del 1929.[8]

Queste idee si espressero anche nei seguenti vouimi: The Far Eastern Policy of the United States (pubblicato nel 1938), Farming and Democracy (del 1948), Essays on Education (del 1954), In the University Tradition (del 1957) e Liberal Education and the Democratic Ideal (del 1959).[9] Pur non essendo uno specialista, il libro del 1938, forte di uno stile elegante e vigoroso, per almeno una decade ebbe un notevole flusso nel dibattito sulla politica estera degli Stati Uniti nell'Estremo Oriente.[10]

Durante la Seconda Guerra Mondiale, diresse una serie di programmi di addestramento specifici per l'esercito degli Stati Uniti in lingue e affari civili.

Nel 1951, Griswold fu nominato presidente dell'Università Yale, posizione nella quale rimase fino alla sua morte, sopraggiunta nel '63.[9][11] Il giorno del suo insediamento, dopo aver pranzato con l'amico al Mount Holyoke College, disse a sua moglie: "Grazie a Dio non siamo in quel racket".[12] Durante il suo mandato, Griswold triplicò la dotazione finanziaria e patrimoniale dell'ateneo portandola a un valore di 375 milioni di dollari, fece costruire 26 nuovi edifici e istituì borse di studio per giovani ricercatori, soprattutto nel campo delle scienze.[13] Fra i suoi progetti, vi furono, altri due edifici, il Morse College e Ezra Stiles College, l'undicesimo e il dodicesimo college residenziale di Yale.
Nel '52, creò la prima programmazione didattica dei Master of Arts nelle arti liberali, inquadrandoli all'interno dei dipartimenti tradizionali già esistenti.

Prima del conflitto e nel Dopoguerra, Griswold apparve spesso nei media americani per le sue esternazioni in tema di politica estera, l'atletica dilettantistica, per la libertà accademica e in difesa delle arti liberali contro le ingerenze del governo.[14] In compagnia di Nathan Pusey, il suo omologo ad Harvard, si attivò per mantenere in vita fra i membri della Ivy League il campionato interuniversitario dilettantistico di atletica leggera.[15]

In sua memoria, l'Università di Yale istituì una cattedra di storia, della quale negli anni Novanta è divenuto titolare lo storico Ben Kiernan.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alfred Whitney Griswold personal papers, su drs.library.yale.edu.
  2. ^ Karabel, Jerome, The Chosen: The Hidden History of Admissions and Exclusion at Harvard, Yale, and Princeton, New York, Houghton Mifflin and Company, 2005, p. 222, ISBN 978-0-618-57458-2, OCLC 1029285332. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato il 20 febbraio 2021). (ISBN 0-618-57458-1; copia digitalizzata nell'Internet Archive)
  3. ^ Alumni Award: PREVIOUS RECIPIENTS, su hotchkiss.org, The Hotchkiss School, 2004. URL consultato il 10 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2015).
  4. ^ Griswold, A. Whitney, Havard men "moist": according to associate editor of Yale record, su thecrimson.com, Crimson, Cambridge, 18 novembre 1927.. Citazione: Only Those Who Think Too Much or Not at All at Harvard-Finds Polish of Little Use in Selling Bonds.
  5. ^ Two Yale Groups Turn to Politics; New Union's Plan to Train an Intelligent Minority for Leadership Is Approved, in The New York Times, 9 dicembre 1934, pp. N3.
  6. ^ Kabaservice, Geoffrey, The Guardians: Kingman Brewster, His Circle, and the Rise of the Liberal Establishment, New York, Holt, 2004, p. 51, ISBN 0-8050-6762-0, OCLC 892937691.
  7. ^ Karabel, Jerome. The Chosen: The Hidden History of Admissions and Exclusion at Harvard, Yale, and Princeton, Houghton Mifflin and Company, New York, 2005. p. 222. ISBN 0-618-57458-1
  8. ^ "Yale in the Great Depression", Gaddis Smith, Yale Alumni Magazine, p. 38, Novembre/Dicembre 2009, volume LXXIII, n. 2
  9. ^ a b Encyclopædia Britannica, vol. 12, Micropædia 15ª edizione, Encyclopædia Britannica, Inc, vol. 12
  10. ^ SJohn Garraty, Ernest May in Dorothy Borg (a cura di), Historians and American Far Eastern Policy, East Asian Institute, Columbia University, New York, 1966.
  11. ^ Time Magazine Cover Story, 11 June 1951, article pgs. 74 - 82
  12. ^ Karabel, Jerome, The Chosen: The History of Admissions and Exclusion at Harvard, Yale, and Princeton, Houghton Mifflin and Company, New York, 2005. p.222. ISBN 0-618-57458-1
  13. ^ New Haven, Safe Haven, Time magazine, 17 aprile 1964.
  14. ^ Oren, Dan, Joining the Club: A History of Jews and Yale, Yale University Press, New Haven/Londra, 2000. p. 221. ISBN 0-300-08468-4
  15. ^ Bergin, Thomas A., The Game: The Harvard – Yale Football Rivalry, 1875–1983, Yale University Press, New Haven/Londra, p. 200. ISBN 0-300-03267-6.
  16. ^ Ben Kiernan, Hitler, Pol Pot, and Hulu Power: Distinguishing Themes of Genocidal Ideology, in The Holocaust and United Nations Outreach Programme, Discussion Papers Series, volume I.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN20606209 · ISNI (EN0000 0001 0959 1917 · LCCN (ENn86056480 · GND (DE124109594 · J9U (ENHE987007280121705171 · NDL (ENJA00522193 · WorldCat Identities (ENlccn-n86056480