Alfred Ploetz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alfred Ploetz

Alfred Ploetz (Świnoujście, 22 agosto 186020 marzo 1940) è stato un medico, biologo eugenista tedesco noto per aver coniato il termine igiene razziale (Rassenhygiene),[1] una forma di eugenetica, e per aver promosso tale concetto in Germania.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ploetz è nato a Swinemünde (ora Świnoujście). È cresciuto e ha frequentato la scuola a Breslavia (ora Wrocław). Strinse amicizia con Carl Hauptmann, fratello del famoso scrittore Gerhart Hauptmann. Nel 1879 fondò una società giovanile razziale segreta. Nel dramma di Gerhart Hauptmann Vor Sonnenaufgang ("Prima dell'alba"), rappresentato per la prima volta il 20 ottobre 1889 a Berlino, la figura chiave del giornalista Loth era basata su Ploetz.

Dopo aver terminato la scuola, Ploetz dapprima studiò economia politica a Breslavia, poi entrò a far parte della Freie Wissenschaftliche Vereinigung (Unione Scientifica Libera). Tra i suoi amici c'erano suo fratello, il suo ex compagno di scuola Ferdinand Simon (poi genero di August Bebel), i fratelli Carl e Gerhart Hauptmann, Heinrich Laux e Charles Proteus Steinmetz.

Il circolo ha letto con entusiasmo le opere di Ernst Haeckel e Charles Darwin. Carl Hauptmann era uno studente di Haeckel, Gerhart Hauptmann e Ploetz frequentarono alcune delle lezioni di Haeckel. Il gruppo si espanse e sviluppò un piano per fondare una colonia in uno degli stati del Pacifico e si affermò come "Associazione del Pacifico": progettava una "comunità su basi amichevoli, socialiste e forse anche pangermaniche".

In conseguenza del perseguimento delle persone di mentalità socialista, in applicazione delle leggi antisocialiste di Otto von Bismarck (1878-1890), Ploetz nel 1883 fuggì a Zurigo, dove continuò a studiare economia politica con Julius Platter (1844-1923). Nelle sue memorie, Ploetz affermò come motivo importante per la sua scelta di Zurigo, che durante i suoi studi a Breslavia, le teorie socialiste erano state menzionate solo incidentalmente.

Dopo aver vissuto per un anno e mezzo negli Stati Uniti, Ploetz tornò a Zurigo e iniziò a studiare medicina. Nel 1886 si innamorò di una compagna di studi, Agnes Bluhm, ma ebbe una relazione con Pauline Rüdin con cui decise di sposarsi all'inizio del 1887. Ploetz frequentava anche un'americana, Mary Sherwood, che studiava ipnotismo.

Nel 1890, Ploetz divenne medico e sposò la sua ex fidanzata Pauline, ma non ebbero mai figli. Bluhm frequentò Ploetz come un caro amico per tutta la vita, entrambi condividevano opinioni simili sulla purezza razziale e sui benefici dell'eugenetica.[2] Ploetz e sua moglie vissero negli Stati Uniti per quattro anni e divorziarono nel 1898. Ploetz in seguito sposò Anita Nordenholz, i due ebbero tre figli: Ulrich (chiamato Uli), Cordelia (chiamato Deda) e Wilfrid (chiamato Fridl, 1912 –2013).[3]

Ploetz propose per la prima volta la teoria dell'igiene razziale (eugenetica basata sulla razza) nei suoi Grundlinien einer Rassenhygiene ("Le basi dell'igiene razziale") nel 1895. Nel 1904, Ploetz fondò il periodico Archiv für Rassen-und Gesellschaftsbiologie con Fritz Lenz come caporedattore e nel 1905 fondò la De Berliner Gesellschaft fur Rassenhygiene ("Società tedesca per l'igiene razziale")[4] con 31 membri iscritti.[5] Nel 1907 la società divenne la "Società Internazionale per l'Igiene Razziale".[6]

Germania nazista[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1930 fu nominato dottore onorario dell'Università di Monaco e divenne un sostenitore del partito nazista, fu eletto al potere nel 1933. Ploetz scrisse nell'aprile di quell'anno che credeva che Hitler avrebbe portato l'igiene razziale dalla sua precedente marginalità ad un livello più importante. Nel 1933, il ministro dell'Interno del Reich Wilhelm Frick istituì un "comitato consultivo di esperti per la popolazione e la politica razziale", che includeva Ploetz, Fritz Lenz, Ernst Rüdin e Hans F.K. Günther: il comitato consultivo di esperti aveva il compito di consigliare i nazisti sull'attuazione e l'applicazione della legislazione in materia di questioni razziali ed eugenetiche.[7] Nel 1936 Hitler nominò Ploetz per una cattedra. Nel 1937, all'età di 77 anni, si iscrisse al partito nazista.[8]

Morte ed eredità[modifica | modifica wikitesto]

Morì nel 1940 all'età di 79 anni ed è sepolto nella sua casa di Herrsching sull'Ammersee in Baviera. Dopo la sua morte, Otmar Freiherr von Verschuer ha elogiato la sua "simpatia interiore ed entusiasmo [con] il movimento nazionalsocialista".[9] Ernst Rüdin, anche lui un nazista convinto, due anni prima aveva elogiato Ploetz come un uomo "con i suoi meritevoli servizi ha contribuito a creare la nostra ideologia nazista".[10]

Teorie[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo libro "L'efficienza della nostra razza e la protezione dei deboli" (1895), Ploetz descrisse una società in cui le idee eugenetiche potessero essere applicate: esaminare la capacità morale e intellettuale dei cittadini di decidere sul matrimonio e il numero consentito di figli, ed anche la possibilità di includere un divieto di riproduzione da parte dei "non idonei"; i bambini disabili sarebbero stati soppressi alla nascita e tutti i giovani sarebbero stati sottoposti ad un esame durante la pubertà per determinare se potesse essere loro permesso di sposarsi e avere figli. La società sarebbe stata regolata rigorosamente per garantire pari opportunità e coloro che avessero fallito sarebbero morti di fame. Ploetz trovò l'idea orribile e suggerì un'alternativa umana per incoraggiare semplicemente solo le persone "adatte" a riprodursi, ma la definì una proposta debole.[11]

Insieme a molti altri eugenetisti in Europa e in America, Ploetz credeva nella superiorità della razza nordica. I suoi scritti ebbero una grande influenza sull'ideologia nazista. La sua opinione sulla questione ebraica cambiò nel corso della sua vita, ma la sua visione e la dottrina del partito nazista erano in accordo quando salì al potere nel 1933.

Nei suoi primi scritti, Ploetz ha accreditato gli ebrei come la razza culturale più alta dopo gli europei.[12] Non ha identificato alcuna differenza sostanziale nel "carattere razziale" tra ariani ed ebrei e ha sostenuto che le capacità mentali degli ebrei e il loro ruolo nello sviluppo della cultura umana li rendevano indispensabili al "processo di mescolanza razziale", che avrebbe migliorato l'umanità:

«L'alta attitudine degli ebrei e il loro ruolo di primo piano nel progresso dell'umanità considerando uomini come Gesù, Spinoza, Marx va benevolmente riconosciuto senza esitazione... Tutto questo antisemitismo è un flop che svanirà lentamente alla luce delle conoscenze scientifiche e della democrazia umana».[13]»

Ha rivisto quella visione, sottolineando che la particolarità degli ebrei indicava che le loro caratteristiche mentali avrebbero influenzato negativamente gli ariani introducendo l'individualismo e la mancanza di amore per i militari e la nazione. Ploetz in questo modo ha favorito il dominio globale della razza ariana.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alison Bashford e Phillipa Levine (a cura di), Eugenics and the Modern World, in The Oxford Handbook of the History of Eugenics, Oxford University Press, 2010, p. 15, ISBN 978-0199945054. URL consultato il 6 agosto 2015.
  2. ^ Paul Weindling, Health, race, and German politics between national unification and Nazism, 1870-1945, 1st pbk., Cambridge, Cambridge University Press, 1993, p. 74, ISBN 052142397X.
  3. ^ Anzeige von Wilfrid Ploetz, su trauer.merkur-online.de, merkur-online.de (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2014).
  4. ^ Mystiek Antisemitisme Waar Sprookjes En Wetenschap Elkaar Ontmoeten, su archive.org, Internet Archive.
  5. ^ Schafft, Gretchen Engle: "From Racism to Genocide: Anthropology in the Third Reich". University of Illinois Press. 2004, p. 42.
  6. ^ Stephen E. Atkins, Holocaust Denial as an International Movement, Greenwood Press, 2009, p. 24, ISBN 978-0313345388.
  7. ^ Anahid S. Rickman: "Rassenpflege im völkischen Staat", Vom Verhältnis der Rassenhygiene zur nationalsozialistischen Politik. Dissertation Bonn 2002, Online einsehbar unter [3], p. 331
  8. ^ Federal Archives Act Party Zehlendorf.
  9. ^ Otmar von Verschuer, "Alfred Ploetz," in The Erbarzt, Bd 8 p.69-72, 1940, p.71
  10. ^ Ernst Rudin: "Honor of Prof. Dr. Alfred Ploetz," in ARGB, Bd 32 / S.473–474, 1938, p. 474
  11. ^ "Die Tüchtigkeit unserer Rasse und der Schutz der Schwachen", 1893, p. 144-147, cited by The descent of Darwin: the popularization of Darwinism in Germany, 1860-1914, Alfred Kelly, Chapel Hill, University of North Carolina Press 1981, ISBN 0-807-81460-1, p. 107
  12. ^ "Wir haben frueher die Juden neben den Westariern als hoechstentwickelte Culturrasse angefuehrt." Ploetz, 137
  13. ^ "Die Tüchtigkeit unserer Rasse und der Schutz der Schwachen", 1893, p. 141, 142. cited by Massimo Ferari Zumbini: The roots of evil. Gründerjahre des Antisemitismus: Von der Bismarckzeit zu Hitler, Vittorio Klostermann, Frankfurt a. M. 2003, ISBN 3-465-03222-5, p.406
  14. ^ Julia Schäfer: "Vermessen – gezeichnet – verlacht Judenbilder in populären Zeitschriften 1918–1933." Campus Verlag, 2005, ISBN 3-593-37745-4, p. 182

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfred Hoche, Alfred Ploetz, Alfred Vierkandt e Carl Hans Heinze Sennhenn, German Eugenicists, settembre 2013, ISBN 9781230541914. Ospitato su Source Wikipedia.
  • Alfred J. Ploetz, Die Tüchtigkeit unsrer Rasse und der Schutz der Schwachen, ISBN 1103490796.
  • Alfred Ploetz e Ludwig Plate, Archiv für Rassen- und Gesellschafts-Biologie, einschliesslich Rassen- und Gesellschafts-Hygiene, Fuenfter Jahrgang (German Edition), 1908, ISBN 117441166X.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3216853 · ISNI (EN0000 0000 6157 4535 · LCCN (ENno2004024006 · GND (DE116246197 · J9U (ENHE987007453899205171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004024006