Alfred Mortier

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Alfred Mortier

Alfred Mortier, nato con il nome Alfred Mortje (Granducato di Baden, 9 giugno 1865Parigi, 24 ottobre 1937), è stato un giornalista, drammaturgo e traduttore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Visse per molto tempo a Nizza, dove i genitori si trasferirono nel 1874, e, dopo aver frequentato il Lycée Masséna, studiò legge a Parigi. Si dedicò al giornalismo, al teatro, alla poesia (La vaine aventure, 1893, con cui esordì in veste di poeta simbolista) e alla musica.

Collaborò con L'Eclaireur de Nice et du Sud-Est, quindi fondò Le Petit Monégasque, di cui fu il direttore per vari anni. Fu inoltre tra i fondatori del Mercure de France e, nel 1895, presidente-fondatore del Cercle Artistique a Nizza. Sua moglie Antoinette-Gabrielle de Faucanberge (1882- 1948), conosciuta col nome d'Aurel, fu autrice di poesie e romanzi e tenne un salotto letterario.

Autore di numerose pièces teatrali, esordì sulle scene con La fille d'Artaban (1896), un dramma moderno e realista. Realizzò commedie, su Pietro Aretino e Machiavelli[1], e tragedie in versi (Sylla, Penthésilée), prediligendo un tipo di teatro lirico, aristocratico, ma che nella forma classica fosse in grado di accogliere contenuti e sentimenti moderni.[2]

Italianista, a lui si deve la prima traduzione in francese dell'opera di Ruzante, che peraltro contribuì a riscoprire — dietro segnalazione dell'amico Catulle Mendès —, realizzando sul padovano uno studio monografico e mettendo in scene alcune sue commedie; la passione per Ruzante lo spinse inoltre a regalare alla città di Padova un busto in bronzo del poeta, che fu collocato presso i giardini pubblici dell'Arena.[3] Gli studi di Mortier avrebbero spinto Benedetto Croce ad interessarsi all'opera di Ruzante.[4]

Come traduttore, contribuì a divulgare oltralpe altri autori italiani, come Rosso di San Secondo, Fausto Maria Martini, Luigi Chiarelli, Ada Negri, Mario Sobrero.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La vaine aventure, 1894.
  • La fille d'Artaban, 1896.
  • Le temple sans idole, 1909.
  • Marius vaincu, 1910.
  • Sylla, 1913.
  • Penthésilée, 1922.
  • Ruzzante, 1925.
  • Le souffleur de bulles, 1929.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lucio D'Ambra, Mortier e il suo Machiavelli, in Radiocorriere, n. 52, 1937, p. 4.
  2. ^ Guido Ruberti, Storia del teatro contemporaneo, Bologna, Cappelli, 1931, p. 333.
  3. ^ Vittorio Stella, MORTIER, Alfred, su Enciclopedia Italiana - II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
  4. ^ Elvira Garbero Zorzi e Sergio Romagnoli (a cura di), L'avventura teatrale di Ruzante, in Scene e figure del teatro italiano, Bologna, Società editrice il Mulino, 1985, p. 103.
  5. ^ Lionello Fiumi, Mortier, scopritore del Ruzante, in Li ho veduti a Parigi, Verona, Ghelfi, 1960, p. 49.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Viviani, Mortier Alfred, illustre letterato francese, famoso per la sua traduzione delle commedie del nostro cinquecentista Ruzante, in Vita femminile, 7 agosto 1930, p. 28.
  • M. Sostrova, Alfred Mortier [collegamento interrotto], in Giustizia e Libertà, n. 44, novembre 1937, p. 4.
  • Ettore Allodoli, Varietà: Alfred Mortier, in La Rinascita, n. 1-2, gennaio-aprile 1938, p. 222.
  • Mario Verdone, Ricordo di Alfred Mortier [collegamento interrotto], in La Fiera Letteraria, n. 44, novembre 1947, p. 2.
  • Lionello Fiumi, Alfred Mortier, italianista di Francia, commemorato a dieci anni dalla morte, in La Rassegna d'Italia, n. 4, aprile 1948, pp. 416-424.

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