Alfonso Borghesani

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Alfonso Borghesani (Crevalcore, 1882Bologna, 1964) è stato uno scultore e medaglista italiano.

Biografia e stile[modifica | modifica wikitesto]

Monumento Borsari

Nativo di Bologna.[1]

Attivo sia nella scultura funeraria che in quella decorativo-architettonica, la sua produzione iniziale fu riconducibile al gusto floreale alla Bistolfi, semplificandosi poi negli anni Venti.[2] Le sue opere si possono definire come una sorta di ricchezza materica spesso influenzata dal Deco e da influenze novecentiste.[3][4][5]

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1905 espose un bassorilievo in marmo alla mostra della Società delle Belle Arti di Firenze.[2] Nel 1916 presenziò alla Mostra annuale promossa dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente a Milano con il bronzeo Benedetto XV.[6]

Fu incluso tra gli artisti presenti alla Certosa bolognese con opere riprodotte alla mostra allestita nel 2018.[7][8]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Realizzò monumenti dedicati ai Caduti della Grande guerra[9] tra cui quello a Sala Bolognese,[2][10][11] (messo in opera per la cerimonia del 22 aprile 1923[1]), a Formignana (inaugurato nel maggio 1925, il giorno 17 secondo Unione dei Comuni Terre e Fiumi[12]; il 24 secondo Mengoli),[13] Calderara di Reno[14] (inaugurato il 21 novembre 1926[1]) e Zola Predosa[15] (inaugurato 17 giugno 1923[1]).

Eseguì le targhe commemorative[16] dei funzionari postali site nell'atrio centrale delle Poste di Bologna[2][17] a ricordo dei dipendenti caduti nel 1922 durante il primo conflitto mondiale, rappresentando alcuni di loro intenti nelle telecomunicazioni sul campo di battaglia.[18]

Fu anche autore di medaglie, la cui produzione è al momento ancora da indagare: si conoscono quelle dedicate a Guglielmo Marconi (1926) e al Congresso internazionale di matematica (1928).[19][20]

Opere funerarie[19][modifica | modifica wikitesto]

Alla Certosa di Bologna pose oltre sessanta opere che spaziano dal piccolo ritratto al gruppo monumentale, utilizzando dal bronzo al marmo, tra cui:[3]

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Numerose quelle collocate nelle varie sedi universitarie di Bologna.[19]

Gli sono attribuite[34][35][36] le quattro figure allegoriche ad altorilievo poste sulla facciata del Padiglione Gozzadini del Policlinico Sant'Orsola, opere invece probabilmente realizzate da Tullo Golfarelli, essendovi nell'album fotografico di quest'ultimo le foto d'epoca di tre bozzetti su quattro delle opere.[37]

Ha collaborato alla realizzazione del Busto di Dante modellato in gesso decorato a similbronzo dall'antropologo Fabio Frassetto nel 1938 a seguito delle sue indagini eseguite sulle ossa del poeta nel 1921.[38][39][40][41][42]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Mengoli.
  2. ^ a b c d Panzetta.
  3. ^ a b c d Federica Fabbro e Roberto Martorelli, Borghesani Alfonso, su Storia e memoria di Bologna, 2010 (aggiornamento gennaio 2013). URL consultato il 2 aprile 2023.
  4. ^ Passeggiata nella Certosa di Bologna, il cimitero storico monumentale, su bolognawelcome.com. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  5. ^ Certosa di Bologna - Cimitero storico monumentale (PDF) [collegamento interrotto], su paolosavi.it, Comune di Bologna. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  6. ^ Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Mostra annuale 1916, su docplayer.it, Milano, Tipografia Operai. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  7. ^ Inaugurazione della mostra dedicata alla Certosa di Bologna, su guidadibologna.com. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  8. ^ Un cimitero che si può chiamare Museo. Opere e artisti della Certosa di Bologna, su museibologna.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  9. ^ catalogo.beniculturali.it, Monumenti ai caduti di Alfonso Borghesani [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  10. ^ MONUMENTO AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, su luoghi.centenario1914-1918.it, luoghi.centenario1914-1918.i. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  11. ^ catalogo.beniculturali.it, monumento ai caduti-a cippo Monumento ai caduti della prima guerra mondiale [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  12. ^ Unione dei Comuni Terre e Fiumi, R.U.E. REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO Quadro Conoscitivo (PDF), su comune.jolandadisavoia.fe.it, Unione dei Comuni Terre e Fiumi. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  13. ^ catalogo.beniculturali.it, monumento ai caduti-a montagna figurata - Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  14. ^ monumento ai caduti-a cippo - Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  15. ^ monumento ai caduti-a lapide - Monumento ai caduti della prima guerra mondiale [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  16. ^ Nel 1923/24 secondo Panzetta, nel 1922 secondo Mengoli
  17. ^ Monumento ai Caduti [collegamento interrotto], su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  18. ^ Piazza Minghetti, Bologna, su touremiliaromagna.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  19. ^ a b c bbcc.ibc.
  20. ^ numismatica-italiana.lamoneta.it, Guglielmo Marconi - C89, su numismatica-italiana.lamoneta.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  21. ^ a b Scardino.
  22. ^ Lucio Scardino (a cura di), All'ombra dei pioppi - Cimiteri nel Forese di Ferrara, Ferrara, Liberty house, 1991, p. 97.
  23. ^ Andrea Speziali (a cura di), Italian Liberty. Il sogno europeo della grande bellezza, su books.google.it, Cartacanta. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  24. ^ Ruggi Cell, 1926, su ar-tour.com. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  25. ^ CELLA RUGGI, 1926 CA., su symbolsproject.eu. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  26. ^ MONUMENTO DI VITTORIO PUNTONI, 1927 (PDF), su informa.comune.bologna.it, http://informa.comune.bologna.it/. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  27. ^ Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia, n. 3 (PDF), su storiaefuturo.eu. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  28. ^ TEST. / BO 6 - Bologna, Cimitero Comunale della Certosa: campo di sepoltura di Alfredo Testoni, su collezioni.genusbononiae.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  29. ^ TOMBA ALFREDO TESTONI - Alfonso Borghesani, su panopticondibologna.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  30. ^ Alfonso Borghesani, scultore, attivo in Italia, su art.nouveau.world. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  31. ^ italialiberty.it, Casa Alberani a Bologna, su italialiberty.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  32. ^ Barbara Baraldi, 1001 cose da vedere a Bologna almeno una volta nella vita, su books.google.it, Newton Compton Editori, 2017. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  33. ^ Monumento ai caduti dell’Università durante la Prima Guerra Mondiale, su Storia e memoria di Bologna. URL consultato il 2 aprile 2023.
  34. ^ Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, 6ª edizione, p. 229.
  35. ^ Ospedale Gozzadini 1910-1913, su arteliberty.it. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  36. ^ Ospedale Gozzadini [collegamento interrotto], su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  37. ^ Silvia Bartoli e Paolo Zanfini, Tullo Golfarelli (1852-1928), Bologna, Minerva, 2016, p. 134, ISBN 978-88-7381-931-8.
  38. ^ bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it, Borghesani Alfonso, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  39. ^ Fabio Frassetto, DANTIS OSSA LA FORMA CORPOREA DI DANTE Scheletro, ritratti, maschere e busti (PDF), su giorgiopozzieditore.it, Giorgio Pozzi Editore. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  40. ^ Museo Dantesco (PDF), su museodantescowp.provincia.ra.it, Chiamato Antonio, p. 9, turismo.ra.it. URL consultato il 10 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).
  41. ^ L’altro centenario dantesco, tra progetti, disegni, libri e l’omaggio di D’Annunzio, su ravennaedintorni.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  42. ^ catalogo.fondazionezeri.unibo.it, Borghesani Alfonso/ Frassetto Fabio, Ritratto di Dante Alighieri, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 1º gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Favaro, Borghesani Alfonso, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna, gennaio 2024. Modifica su Wikidata