Alessandro Vannucchi

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Alessandro Vannucchi
NascitaMessina, 26 dicembre 1933
MorteLido di Camaiore, 6 settembre 2016
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
Anni di servizio1952 - 1997
GradoGenerale di corpo d'armata
Comandante diTenenze di Pisa e Volterra
Compagnia di Orbetello
Gruppo di Trieste
Legione di Milano
Scuola Ufficiali Carabinieri
Divisione Unità Mobili e Speciali "Palidoro"
Capo di SM del Comando Generale
Vicecomandante Generale
DecorazioniCavaliere di Gran Croce OMRI
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Alessandro Vannucchi (Messina, 26 dicembre 1933[1]Lido di Camaiore, 6 settembre 2016[2]) è stato un generale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha frequentato il 9º Corso dell'Accademia Militare di Modena nel biennio 1952-1954 e della Scuola di Applicazione di Torino nel biennio 1954-1956[3] uscendone con il grado di tenente degli alpini e venendo destinato al Battaglione "Feltre"[4], inquadrato nel 7º Reggimento alpini della Brigata alpina "Cadore".

Successivamente, nel 1959, quale vincitore di concorso, ha frequentato, presso la Scuola ufficiali carabinieri di Roma il 5º Corso di abilitazione per ufficiali in servizio permanente effettivo delle altre Armi aspiranti al passaggio nell'Arma[4].

Transitato nell'Arma dei Carabinieri ha comandato le tenenze di Pisa e di Volterra nonché la compagnia di Orbetello[5].

Frequentatore del 92º Corso di stato maggiore nel biennio 1967-1969 e del 92º Corso superiore di stato maggiore nell'anno accademico 1969-1970 presso la Scuola di guerra dell'esercito di Civitavecchia, ultimato il quale ha acquisito il titolo di scuola di guerra[4]

Successivamente ha ricoperto gli incarichi di capo ufficio addestramento della Scuola sottufficiali carabinieri[6] di Firenze, di capo Ufficio affari riservati del Comando Generale dell'Arma, di comandante del Gruppo Carabinieri di Trieste, di direttore di Divisione dell'Ufficio di coordinamento delle forze di Polizia presso il Ministero dell'Interno, di comandante della Legione Carabinieri di Milano, ove ha conseguito notevoli successi nella lotta alla criminalità organizzata, di capo di stato maggiore della 1ª Divisione Carabinieri "Pastrengo" in Milano, di comandante della Scuola ufficiali carabinieri, di comandante della Divisione unità mobili e speciali Carabinieri "Palidoro" e di capo di stato maggiore del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri[7][8][9][10][11].

Il 9 giugno 1995 ha assunto la carica di vice comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, massimo traguardo riservato in quel momento agli Ufficiali dei Carabinieri[12][13][14].

Il 26 dicembre 1997 ha conseguito il grado di generale di corpo d'armata, transitando il successivo 27 dicembre in ausiliaria[4].

Incarichi particolari[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso dell'espletamento della carica di vice comandante generale ha anche tenuto rapporti funzionali a livello internazionale con la Guardia Nazionale Repubblicana del Portogallo, la Polizia militare di Israele, la Polícia Militar dello Stato di Rio de Janeiro, la Polizia Nazionale ungherese, la Guardia Civil spagnola e la Gendarmería Nacional Argentina. Ha preso, inoltre, parte nel 1995 come capo delegazione dell'Arma dei Carabinieri ai lavori del II Congresso Internazionale di Polizia svoltosi a Santiago del Cile[15].

Corsi frequentati[modifica | modifica wikitesto]

Ha altresì frequentato i corsi di addestramento sciistico presso il Centro addestramento alpino di Aosta e di abilitazione al lancio col paracadute presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Viterbo nonché la 13ª Sessione informativa per colonnelli presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma[4].

Incarichi speciali[modifica | modifica wikitesto]

Contestualmente agli incarichi istituzionali assolti è stato altresì componente del gruppo di studio incaricato dal Ministero dell'Interno di elaborare uno schema di regolamento per la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia[16], membro del comitato scientifico della ricerca su "illecito e società" promossa dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale e del Censis, direttore responsabile del periodico trimestrale Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, direttore responsabile della rivista mensile Il Carabiniere[17][18] e membro del consiglio di amministrazione dell'Ente editoriale per l'Arma dei Carabinieri[19].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia militare al merito di lungo comando (20 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia militare al merito di lungo comando (20 anni)
Croce d'oro per anzianità di servizio (40 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio (40 anni)
Commendatore dell'Ordine Equestre di San Gregorio Magno - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale con Spade dell'Ordine pro merito Melitensi - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Croce d'argento al Merito della Guardia Civil del Regno di Spagna
immagine del nastrino non ancora presente
Grande Ufficiale "della Frontiera" dell'Ordine al Merito della Gendarmeria Nazionale Argentina

Titoli e brevetti[modifica | modifica wikitesto]

immagine del nastrino non ancora presente
Distintivo per Corso Superiore di Stato Maggiore (t.SG)

[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conferimento di onorificenze al merito dell'Arma dei Carabinieri, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 22 giugno 2021.
  2. ^ Addio al Generale Alessandro Vannucchi, 6 settembre 2016. URL consultato il 3 marzo 2017.
  3. ^ cfr. AAVV, Accademia Militare MaK "P" 100 - 9º Corso, Fototipolitografia Accademia, Modena, 1954
  4. ^ a b c d e cfr. Stato di Servizio - 1° es. - anno 1954 - dell'interessato - MD-Persomil
  5. ^ vds. Annuario Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, Centro offset, Velletri, edizioni 1959, 1960, 1964, rispettivamente
  6. ^ oggi Scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri
  7. ^ cfr. Annuario Ufficiali cit., annate 1975, 1977, 1981, 1986, 1990, 1992, 1994, 1995 risp.
  8. ^ Home> L'Arma > Oggi >I Reparti > Organizzazione Centrale (Carabinieri.it)
  9. ^ Quirinale: Scalfaro Riceve Federici, Vannucchi E Cancellieri
  10. ^ valzer di generali, " giochi di potere "
  11. ^ nell'incarico di Capo di SM del Comando Generale è subentrato al Gen. Domenico Pisani e quindi gli è succeduto il Gen. Giorgio Cancellieri
  12. ^ Home > L'Arma > Oggi > I Reparti > Organizzazione Centrale (Carabinieri.it)
  13. ^ nell'incarico di Vicecomandante Generale è subentrato al Gen. Giovanni Marrocco e quindi gli è succeduto il Gen. Domenico Pisani
  14. ^ insignito della onorificenza di Gr. Ufficiale OMRI con decreto del 2 giugno 1991 e della Onorificenza di Cavaliere di Gr. Cr. OMRI con decreto del 27 dicembre 1995 (cfr. portale onorificenze della Presidenza della Repubblica)
  15. ^ così negli atti degli archivi dell'Ufficio del Vicecomandante Generale e dell'Ufficio Operazioni del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri
  16. ^ cfr. archivio Ufficio di Coord. FFPP del MI
  17. ^ cfr. periodico Rassegna dell'Arma dei Carabinieri annate 1990, 1991 e 1992
  18. ^ cfr. riviste Il Carabiniere annate 1994 e 1995
  19. ^ vds. atti archivio Ente
  20. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  21. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  22. ^ vds. specchio ricompense e campagne di guerra dello Stato di Servizio cit.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vice Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Successore
Giovanni Marrocco dal 9 giugno 1995 Domenico Pisani