Alessandro Sappa de' Milanesi

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Alessandro Sappa de' Milanesi (Alessandria, 19 ottobre 1717Alessandria, 13 marzo 1783) è stato un poeta italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Sappa de' Milanesi nacque ad Alessandria il 19 ottobre 1717[1]. Proveniente da una famiglia del patriziato della città[2], era figlio di Don Galeazzo Sappa de' Milanesi, nobile del S.R.I., e di Ippolita Baratta di Quattordio[3]. All'età di 14 anni fu mandato a studiare dai Gesuiti a Parma, nel Collegio Ducale dei Nobili dove rimase per otto anni, allievo di Giovanni Granelli[4]. Durante questo periodo, in cui ricevette la forte impronta religiosa che mantenne per tutta la vita[5], cominciò a formarsi come poeta: al suo ritorno ad Alessandria diventò membro con il nome di Illuminato dell'Accademia degli Immobili, la più illustre della città, della quale fu anche Principe per due volte, nel 1755 e 1768[6]. Successivamente divenne anche accademico dell'Arcadia a Roma, con il nome di Eumaro Marateo[7]. Nel 1752 sposò Porzia Maria Gozzani di San Giorgio, morta nel 1775, da cui ebbe sette figli. Fu poeta apprezzato dalla critica del suo tempo, ricevendo numerose lodi per i suoi componimenti: il Vallauri nella Storia della poesia in Piemonte lo indica come maggior poeta dell'Accademia degli Immobili[8], mentre il Denina, a proposito della sua poesia epigrammatica, dice che "ha pochi eguali in Italia"[9].

Carlo Emanuele III gli affidò il 19 settembre 1746 l'incarico di Riformatore degli studi di Alessandria, che resse per 28 anni. Diventato sordo, richiese l'esonero dalla carica e fu nominato Maggiordomo Onorario da Vittorio Amedeo III per i suoi meriti letterari nel 1780.[10][3]

Morì ad Alessandria il 13 marzo 1783, all'età di 65 anni.[11] È sepolto nella chiesa di San Martino.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Elenco parziale[12]:

  • Rime del signor cavaliere Don Alessandro Sappa, Alessandria, Ignazio Vimercati, 1772.[13]
  • Il pellegrino fortunato, Torino, Stamperia Fontana, 1780.[14]
  • Il giuoco dell'oca, estratto dalle Rime, Verona, Pietro Bisesti, 1822.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tommaso Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, II, Torino, Chirio e Mina, 1841, p. 85.
  2. ^ Sistema Archivistico Nazionale, informazioni sulla famiglia Sappa de' Milanesi, su san.beniculturali.it.
  3. ^ a b Vallauri, op. cit., p. 85.
  4. ^ Voce del Dizionario Biografico degli Italiani su Granelli, su treccani.it.
  5. ^ "Ebbe il Sappa vivendo fama d'uomo religiosissimo [...]". Ivi, p. 85.
  6. ^ C. Orlandi, Delle città d'Italia e sue isole adjacenti, I, Perugia, Stamperia Augusta, 1770, p. 303.
  7. ^ Elenco degli Arcadi dal 1690 al 1800 (PDF) [collegamento interrotto], su accademiadellarcadia.it.
  8. ^ "Risplende tra costoro [gli accademici] il cavaliere Alessandro Sappa de' Milanesi [...]" Vallauri, op. cit., p. 85.
  9. ^ Carlo Denina, Delle rivoluzioni d'Italia, VI, Milano, Giovanni Silvestri, 1819, pp. 330-331.
  10. ^ Maurizio Pipino, Gramatica Piemontese, Torino, Reale Stamparia, 1783, p. 102.
  11. ^ Ivi, p. 85.
  12. ^ Edizioni più note tratte da: Vallauri, op. cit., pp. 446-7 e dal catalogo SBN
  13. ^ Tre ulteriori edizioni: Vercelli, 1772; Alessandria, 1787-88; Genova, 1787.
  14. ^ Altra edizione: Alessandria, Ignazio Vimercati, 1780.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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