Alessandro Portis

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Alessandro Portis (Torino, 17 gennaio 1853Torino, 21 dicembre 1931) è stato un geologo e paleontologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in scienze naturali, conseguita nel 1875, Portis si è perfezionato tra Germania e Francia, e segnatamente a Gottinga, Monaco di Baviera e Parigi. Tornato in Italia, nel 1879 ha conseguito la libera docenza di paleontologia, occupandosi di ricerche stratigrafiche e di fossili del Pliocene.

Nel settembre del 1881, nel corso del II congresso internazionale di geologia svoltosi a Bologna, è stato tra i fondatori della Società Geologica Italiana, di cui sarà presidente nel 1908. Nello stesso 1881, ha diretto la raccolta dei materiali per la Bibliographie géologique et paléontologique d'Italie (Bibliografia geologica e paleontologica d'Italia).

Nel 1885, per i suoi studi sui cheloniani e sui talassoterii, ha vinto un premio messo in palio dall'Accademia delle Scienze di Torino. L'anno seguente è stato nominato, presso la Scuola degli Ingegneri di Roma, professore di geologia e mineralogia, mentre nel 1888 ha ottenuto la cattedra di geologia e paleontologia dell'ateneo capitolino, dove ha diretto per quasi quarant'anni, sino al 1927, il museo geologico[1].

Come emerge dalla sue numerose pubblicazioni scientifiche, Portis si è occupato di studi geologici e paleontologici in diverse aree fossilifere italiane, quali le Alpi Marittime (con il monte Argentera) e la Campagna Romana, descrivendo faune di vertebrati. Con i suoi studi litologici, ha anche contribuito all'illustrazione di antiche specie ornitologiche e caprine.

È sepolto a Cavour.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Note e Memorie[modifica | modifica wikitesto]

  • Ueber die Osteologie von Rhinoceros Merckii Jag. und über die diluviale Säugethierfauna von Taubach bei Weimar, in «Paleontographica», 1878, vol. 25, pp. 143–162.
  • Di alcuni fossili terziarii del Piemonte e della Liguria appartenenti all'ordine dei cheloni, Paravia, Torino 1879.
  • Sui terreni stratificati di Argentera (Valle della Stura di Cuneo), in «Accademia delle Scienze di Torino», s. II, 1880, t. 34, pp. 25–99.
  • Les cheloniens de la Mollasse Vaudoise, conservé dans le musée géologique de Lausanne, (Memoires de la paleontologique suisse, IX), Schichardt, Geneve 1882.
  • Nuovi studi sulle tracce attribuite all'uomo pliocenico, Loescher, Torino 1883
  • Resti di batraci fossili italiani, Loescher, Torino 1885
  • Catalogo descrittivo dei talassoterii rinvenuti nei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria, Loescher, Torino 1885
  • Sulla vera posizione del calcare di Gassino nella collina di Torino, in «Bollettino del R. Comitato Geologico d'Italia», 1886, n. 5-6.
  • Sui terreni attraversati dal confine Franco italiano nelle Alpi marittime, Tip. Nazionale, Roma 1888.
  • Nuove località fossilifere in Val di Susa, Tip. Nazionale, Roma 1889
  • Gli ornitoliti del Valdarno superiore e di alcune altre località plioceniche di Toscana, Le Monnier, Firenze 1889.
  • I rettili pliocenici del Valdarno Superiore e di alcune altre località plioceniche di Toscana, Le Monnier, Firenze 1890.
  • Due località fossilifere nelle Alpi Marittime, in «Bollettino della Societa Geologica Italiana», v. 17 (1898), fasc. 3.
  • Studi e rilievi geologici del suolo di Roma ad illustrazione specialmente del Foro-Romano, s.e., Milano 1905
  • Di alcuni avanzi fossili di grandi ruminanti principalmente della provincia di Roma, in «Paleontologia Italica», v. 13 (1907), pp. 141–198.
  • Sei frammenti di critica geologica pratica o teorica editi ed inediti occasionati dal terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, Cuggiani, Roma 1909.
  • Avanzi di canidi fossili dai terreni sedimento-tufacei di Roma, in «Bollettino della Societa Geologica Italiana», v. 28 (1909), fasc. 1, pp. 203–244.
  • I primi avanzi di quadrumani del suolo di Roma, Tip. Cuggiani, Roma 1916.
  • Il rinvenimento di Ovis Antiqua Pommerol in territorio di Roma, in «Bollettino della Societa Geologica Italiana», v. 36 (1917), pp. 223–322.
  • Resti di cetacei (Odontoceti, Delphinoceti) dal Pliocene argilloso delle vicinanze di Roma, in «Bollettino del R. Ufficio Geologico d'Italia», L (1925), n. 3.

Studi monografici[modifica | modifica wikitesto]

  • Contribuzioni alla ornitolitologia italiana, 2 voll, Loescher, Torino 1884-1887.
  • Letture di storia naturale, Loescher, Torino 1888.
  • Contribuzione alla storia fisica del bacino di Roma e studii sopra l'estensione da darsi al Pliocene superiore, 6 voll., Loescher, Torino 1893-1900.
  • Di alcuni gimnodonti fossili italiani, Tip. Nazionale, Roma 1890.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. Manni, L'alce d'Irlanda dell'ex Museo Kircheriano, in «Geologica Romana», 2007, n. 40, p. 22 (online Archiviato l'8 agosto 2016 in Internet Archive.)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Sacco (a cura di), In memoria di Alessandro Portis (1853-1931). Commemorazione, s.e., Roma 1932.
  • M. Pantaloni (2016), Portis, Alessandro. Dizionario Biografico degli Italiani - Enciclopedia Treccani

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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