Aldo Stellita

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Aldo Stellita
Aldo Stellita (a destra) con i Jet nel 1973
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereSynth pop
Pop
Rock progressivo
Periodo di attività musicale1971 – 1998
StrumentoBasso
Gruppi
Premio del Festival di Sanremo Festival di Sanremo 1978 Campioni

Aldo Salvatore Stellita (Campobello di Mazara, 2 agosto 1947Udine, 9 luglio 1998) è stato un bassista, cantante e paroliere italiano, membro fondatore dei Jet e dei Matia Bazar.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce in Sicilia ma si trasferisce nella provincia di Bolzano, a Varna, luogo d'origine della famiglia materna. A Genova, Stellita, arrivato alla soglia della laurea in chimica, decide che la musica sarà la sua strada. Fonda con Renzo "Pucci" Cochis – sostituito nel 1974 da Paolo Siani[1][2] –, Piero Cassano e Gianni Casciano – poi rimpiazzato da Carlo Marrale – il complesso progressive/melodico dei New Jet (fino al 1970), poi semplicemente Jet[3], con cui incide l'album Fede, speranza, carità e partecipa al Festival di Sanremo 1973 con Anika-na-o. Nel 1975, tre dei componenti dei Jet – ovvero Stellita, Marrale e Cassano – fondano, con Antonella "Matia" Ruggiero, i Matia Bazar; mentre Siani collabora come turnista nel loro primo brano, Stasera... che sera! (presentato alla 12ª edizione di Un disco per l'estate). Subito dopo, la prima formazione della band viene completata da Giancarlo Golzi[2].

I Matia Bazar nella loro prima formazione arrivano al successo con brani come la già citata Stasera... che sera!, Per un'ora d'amore, Cavallo bianco e Solo tu. Nel 1981 Piero Cassano, organista e pianista, si dimette e viene sostituito da Mauro Sabbione. Nel 1984, alla vigilia dell'album Aristocratica, anche Sabbione abbandona il gruppo e la struttura dei Matia diventa più aperta: ospiti della band sono Roberto Colombo (già produttore fin dall'album Tango), Sergio Cossu (che, dal singolo Souvenir, diventa tastierista ufficiale e membro del gruppo), Massimo Luca e Riccardo Giagni. Nel 1985 il complesso scala la vette delle classifiche internazionali dei dischi più venduti piazzando il brano Ti sento. I testi sono sempre scritti da Aldo Stellita, indiscussa anima del gruppo.

Nel 1990, al posto di Antonella Ruggiero, che lascia la formazione nel 1989, entra Laura Valente; anche nel periodo con Laura, Stellita continua a curare la stesura di tutti i testi del complesso. Con la voce di Laura Valente il complesso dei Matia Bazar continua ad ottenere un grande successo con brani come Piccoli giganti (che partecipa al Festival di Sanremo 1992) e Dedicato a te (che partecipa al Festival di Sanremo 1993). Dopo la defezione di Carlo Marrale (che non verrà sostituito) la band si riduce a quattro elementi. Nel 1997 esce "Benvenuti a Sausalito" l'ultimo lavoro discografico con la presenza di Aldo Stellita all'interno del quartetto, ma non sarà sufficientemente sponsorizzato perché Aldo, a partire dall'estate 1997, comincerà ad accusare i sintomi di un tumore ai polmoni in stadio avanzato, che nel giro di un anno lo porterà alla morte. Nel Sausalito tour quando non poteva essere presente, il suo posto di bassista veniva preso da Nello Giudice. L'ultima apparizione pubblica di Stellita con i Matia Bazar è del dicembre 1997 in occasione del Premio Rino Gaetano, trasmesso su Rai Due. Il suo ruolo di bassista nei Matia Bazar non è stato più rilevato da altri musicisti fino al 2018, quando arriva nella band Paola Zadra[4].

La morte prematura[modifica | modifica wikitesto]

Muore dopo un anno e mezzo di malattia, la mattina del 9 luglio 1998[5], poco più che cinquantunenne.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con i Jet[modifica | modifica wikitesto]

Album
Singoli

Con i Matia Bazar[modifica | modifica wikitesto]

Album

Singoli

Raccolte

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da non confondere con l'omonimo politico.
  2. ^ a b Provenienti, il primo, dai Nuova Idea e, il secondo, dai Museo Rosenbach.
  3. ^ Da non confondere con l'omonima band australiana.
  4. ^ Filmato audio AristocraticaOfficial, C'è tutto un mondo intorno. Omaggio ad ALDO STELLITA, su YouTube, 9 luglio 2018. URL consultato il 15 maggio 2019.
  5. ^ Matia Bazar, morto Stellita: Claudio gli dedica lo show, in archivio storico, Corriere della Sera, 10 luglio 1998, p. 35. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  6. ^ a b c d Non accreditata nella discografia delle compilation, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 2 aprile 2014.
  7. ^ Biografia, su matiabazar.com, Matia Bazar, sito ufficiale. URL consultato il 7 febbraio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN86760070 · ISNI (EN0000 0000 6084 4038 · SBN DDSV067504 · BNE (ESXX1096549 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-86760070