Aldo Lado
Aldo Lado, noto anche con lo pseudonimo di George B. Lewis (Fiume, 5 dicembre 1934), è un regista, sceneggiatore, scrittore ed editore italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo una serie di esperienze come aiuto regia di Maurizio Lucidi e Bernardo Bertolucci[1], la carriera registica di Lado inizia con il thriller La corta notte delle bambole di vetro, con Jean Sorel (1971)[2]. Segue l'anno successivo Chi l'ha vista morire? (1972). Ambientato a Venezia, narra di omicidi di bambine e misteri nascosti nel passato dei protagonisti. Lado abbandona poi il thriller per dedicarsi ad uno stile più morboso e kitsch[3] come in Sepolta viva, con l'esordiente Agostina Belli[4]. Nel 1975 esce L'ultimo treno della notte[5] con la Irene Miracle di Inferno, rape and revenge movie di stampo craveniano[6] e riflessione nichilista sul potere[7], diventato un cult in tutto il Mondo.
Nel 1979 esce L'umanoide, un action fantascientifico fra Guerre stellari e Frankenstein[8] che diviene un cult del cinema italiano di fantascienza[9]. Negli anni ottanta si dedica a film per la TV come Figli dell'ispettore e La città di Miriam, per poi tornare al thrilling nei primi anni novanta con Alibi perfetto e Venerdì nero. Nel 2020 l'editore francese Le Chat qui fume ripropone in blu-ray i suoi film di inizio unitamente al libro Conversation avec Aldo Lado di Laure Charcossey, che ripercorre la sua vita professionale. Dal 2015 inizia a raccontare storie unicamente con la pagina scritta.
Il suo racconto Il gigante e la bambina, dedicato al cantante Lucio Dalla, è contenuto nell'antologia Nuovi delitti di lago (Morellini Editore) uscita nel 2016. Nel 2017 partecipa all'antologia Delitti di lago vol. 3 (Morellini Editore) con il racconto Cold Case sul Lago Maggiore. Il 26 giugno 2017 esce il libro I film che non vedrete mai, una raccolta di storie scritte da Lado per il cinema tra gli anni sessanta e novanta e mai arrivate sullo schermo. È pubblicato sulla piattaforma Amazon Publisher anche nella versione inglese. A seguito del grande successo avuto dal libro I film che non vedrete mai, Lado fonda il marchio Edizioni Angera Films, con cui pubblicherà altri titoli firmandosi Aldo Lado o George B. Lewis. Nel 2018 vengono pubblicati i libri Un pollo da spennare, Hotel delle cose e Il Mastino, a cui seguono Miriam e Costanza nella serie "Storie di Donne" e il giallo Il Rider.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
- La corta notte delle bambole di vetro (1971)
- Chi l'ha vista morire? (1972)
- La cosa buffa (1972)
- Sepolta viva (1973)
- La cugina (1974)
- L'ultimo treno della notte (1975)
- L'ultima volta (1976)
- L'umanoide (1979)
- La disubbidienza (1981)
- Scirocco (1987)
- Rito d'amore (1989)
- Alibi perfetto (1992)
- Venerdì nero (1993)
- La chance (1994)
- Il Notturno di Chopin (2012)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Il prigioniero - film TV (1978)
- Delitto in via Teulada - miniserie TV (1979)
- La pietra di Marco Polo - serie TV (1982-1983)
- I Figli dell'Ispettore- serie Tv (1986)
- La stella nel parco - serie TV (1991)
Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]
- Carogne si nasce, regia di Alfonso Brescia (1968)
- La corta notte delle bambole di vetro, regia di Aldo Lado (1971)
- Un'anguilla da 300 milioni, regia di Salvatore Samperi (1971)
- Chi l'ha vista morire?, regia di Aldo Lado (1972)
- Beati i ricchi, regia di Salvatore Samperi (1972)
- La cosa buffa, regia di Aldo Lado (1972)
- Sepolta viva, regia di Aldo Lado (1973)
- L'ultimo treno della notte, regia di Aldo Lado (1975)
- L'ultima volta, regia di Aldo Lado (1976)
- L'umanoide, regia di Aldo Lado (1979)
- Il giorno del Cobra, regia di Enzo G. Castellari (1980)
- La disubbidienza, regia di Aldo Lado (1981)
- La città di Miriam, regia di Aldo Lado - serie TV (1983)
- I figli dell'ispettore, regia di Aldo Lado - film TV (1986)
- Scirocco, regia di Aldo Lado (1987)
- Rito d'amore, regia di Aldo Lado (1990)
- Stiamo attraversando un brutto periodo, regia di Rodolfo Roberti (1990)
- La stella nel parco, regia di Aldo Lado - serie TV (1991)
- Alibi perfetto, regia di Aldo Lado (1992)
- Venerdì nero, regia di Aldo Lado (1993)
- La chance, regia di Aldo Lado (1994)
- Hollywood Flies, regia di Fabio Segatori (2005)
Produttore esecutivo[modifica | modifica wikitesto]
- Farinelli - Voce regina, regia di Gérard Corbiau (1994)
- Marquise, regia di Vera Bélmont (1998)
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Aldo Lado, Il gigante e la bambina, in Nuovi delitti di lago, Morellini Editore, 2016, ISBN 9788862984393.
- Aldo Lado, Cold Case sul Lago Maggiore, in Delitti di lago, vol. 3, Morellini Editore, 2017, ISBN 9788862984935.
- Aldo Lado, I film che non vedrete mai, Angera Films, 2017, ISBN 9788894277708.
- Aldo Lado, Un pollo da spennare, Angera Films, 2018, ISBN 9788894277722.
- Aldo Lado, Hotel delle cose, Angera Films, 2018, ISBN 9788894277760.
- George B. Lewis, Il mastino, Angera Films, 2018, ISBN 9788894277746.
- Aldo Lado, Ombre scure sotto la Rocca di Angera, in Delitti di lago, vol. 4, Morellini Editore, 2020, ISBN 9788862987448.
- Aldo Lado, Storie di donne: MIRIAM, Edizioni Angerafilm 2020, ISBN 9791280098016
- Aldo Lado, IL RIDER, Edizioni Angerafilm 2020 , ISBN 9791280098009
- Aldo Lado, Storie di donne: COSTANZA, Edizioni Angerafilm 2021, ISBN 9791280098023
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Thomas Jefferson Kline, I film di Bernardo Bertolucci: cinema e psicanalisi, Gremese Editore, 1994, ISBN 978-88-7605-797-7. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Valentina D'Amico, Aldo Lado: "Monica Vitti? Voleva fare un film con me, ma era una rompiscatole e le dissi di no", su Movieplayer.it. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Mariangela Sansone, “Sepolta Viva”. Ode alla seduzione, su bietti.it. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Antonio Pezzuto, Intervista ad Aldo Lado, su Close-Up.it - storie della visione, 18 ottobre 2004. URL consultato il 5 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2012).
- ^ (EN) Louis Paul, Italian Horror Film Directors, McFarland, 8 giugno 2015, ISBN 978-0-7864-8749-3. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Roberto Curti e Tommaso La Selva, Sex and Violence: Percorsi nel cinema estremo, Lindau, 29 ottobre 2015, ISBN 978-88-6708-437-1. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Manlio Gomarasca e Davide Pulici, La piccola cineteca degli orrori: Tutti i FILM che i fratelli Lumière non avrebbero mai voluto vedere, Bureau, 24 luglio 2013, ISBN 978-88-586-5486-6. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ (EN) Howard Hughes, Cinema Italiano: The Complete Guide from Classics to Cult, Bloomsbury Publishing, 30 aprile 2011, ISBN 978-0-85771-978-2. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ Davide Mirabello, Trieste Science+Fiction Festival 2019: Aldo Lado celebra il cult L'Umanoide, su Cinematographe.it, 1º novembre 2019. URL consultato il 5 gennaio 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aldo Lado
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Opere di Aldo Lado, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- Aldo Lado, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Aldo Lado, su Movieplayer.it.
- Aldo Lado, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Aldo Lado, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Aldo Lado, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Aldo Lado, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Aldo Lado, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
- (DE, EN) Aldo Lado, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 164416168 · ISNI (EN) 0000 0001 1458 4236 · SBN UBOV935755 · LCCN (EN) nr2006012507 · GND (DE) 14122620X · BNF (FR) cb14112235s (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr2006012507 |
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