Alceo Toni

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Alceo Toni (Lugo, 22 maggio 1884Milano, 4 dicembre 1969) è stato un compositore e musicologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Angelo e Maria Montanari, fu il secondo di cinque figli. Studiò al Liceo musicale di Bologna con Luigi Torchi e Marco Enrico Bossi. A soli 24 anni fu nominato direttore del Liceo musicale di Rovereto (1908-1910)[1].

Nel 1908 si sposò con Margherita Rossi (1888-1975); la coppia non ebbe figli. Uno dei testimoni di nozze fu Fausto Balbo, fratello di Italo Balbo[1]. Nel 1911 lavorava già a Milano come direttore d'orchestra. Nel decennio precedente la prima guerra mondiale i suoi articoli apparvero sulla «Rivista Musicale Italiana» e sul periodico «La Romagna. Rivista mensile di storia e di lettere». La sua più lunga collaborazione fu quella al quotidiano «Il Popolo d'Italia» come critico musicale (1922-43)[2].

Contrario alle tendenze progressiste, fu tra i promotori del manifesto contro Gian Francesco Malipiero e Alfredo Casella (1932)[2]. Si schierò col movimento futurista, per la cui rivista scrisse nel 1933 "Aeromusica: la musica e il volo"[1]. Scrisse numerosi articoli su «Ricordiana», la rivista musicale di Casa Ricordi. Fu membro del comitato direttivo del Sindacato nazionale fascista dei musicisti[3]. Fu presidente del Conservatorio di Milano dal 1936 al 1940.

Nel secondo dopoguerra fu critico musicale per il quotidiano «La Notte».

Si occupò dell'edizione di opere di artisti del passato: Corelli (di cui trascrisse le sonate per violino), Locatelli, Monteverdi (di cui trascrisse le opere teatrali), Pergolesi, Scarlatti, Vivaldi e Zipoli.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Su un cavallin di legno, opera, 1914
  • Canti d'amore, liriche per canto e pianoforte sutestidi Ada Negri, 1928
  • Liriche infantili, per canto e pianoforte, 1929
  • I fantocci ribelli, azione coreografica, 1933
  • Salmi, cantiche religiose e una messa funebre
  • Il cavaliere romantico, poema in forma d'ouverture per grande orchestra, 1932
  • Introduzione e Saltarello, 1937
  • Quintetto elegiaco, per pianoforte e archi, 1937
  • La figlia di Jorio, 1938, musiche di scena per l'omonima tragedia di Gabriele D'Annunzio

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Michel angelo Rossi[4], Società Anonima Notari (1920)
  • Studi critici d’interpretazione, Bottega di Poesia, Milano (1925) (riedito da Ricordi nel 1955)
  • Strappate e violinate, Milano, Alpes 1931
  • Antonio Bazzini: la vita, il violinista, il didatta e il compositore[5], Milano, Editrice Athena, 1946
  • Vittorio Maria Vanzo: la vita, le affermazioni artistiche, Milano, Editrice Athena, 1946
  • Stile, tradizione e convenzioni del melodramma italiano (scritto con Tullio Serafin), Milano, Ricordi, 1958–1964.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Domenico Tampieri, La leggerezza dell’elefante. Guido Gallignani (1880-1974) concertista all'Estero, Faenza, EDIT, 2004.
  2. ^ a b Alceo Toni, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Musica e regime, su rodoni.ch. URL consultato il 28 novembre 2019.
  4. ^ Michelangelo Rossi.
  5. ^ Antonio Bazzini.
  6. ^ Contiene un'analisi di: La serva padrona di Pergolesi; Il matrimonio segreto di Cimarosa; Il barbiere di Siviglia, L'italiana in Algeri, La Cenerentola e il Guglielmo Tell di Rossini. Vedi: Tullio Serafin e Alceo Toni

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Trudu, Toni, Alceo, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6950506 · ISNI (EN0000 0000 8339 0315 · SBN RAVV068340 · BAV 495/76306 · LCCN (ENno90005945 · GND (DE1089190239 · BNE (ESXX5330102 (data) · BNF (FRcb10228562s (data) · J9U (ENHE987007281879905171 · CONOR.SI (SL302048611 · WorldCat Identities (ENlccn-no90005945
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