Alberto II Pio di Savoia

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Alberto II Pio (Carpi, ... – 1463) è stato un religioso e condottiero italiano, consignore di Carpi.

Signori di Carpi
Pio di Savoia

Manfredo I
Figli
Galasso I
Figli
Marsiglio I
Figli
  • Nolfo (naturale)
Giberto I
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Marco I
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Alberto II
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Alberto III
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  • Caterina
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nei anni del XV secolo, figlio di Marco I Pio, signore di Carpi, e di Taddea Roberti. Nel 1418 il padre morì, lasciando la signoria ai quattro figli maschi, Giovanni, Giberto II, Alberto II e Galasso II, di cui gli ultimi tre ancora minorenni. Alla signoria non si applicava il principio della primogenitura e quindi essa veniva gestita in condominio tra tutti gli eredi maschi legittimi, ciò che comportava la coesistenza di più signori, talvolta anche molti, e spesso aspre contese tra gli stessi. I figli di Marco, invece, dimostrarono una notevole disponibilità ad andare d'accordo, e, dopo la morte del primogenito nel 1431, decisero, per evitare malintesi successivi, di spartirsi preventivamente, di comune accordo, i beni allodiali e i castelli della montagna, e lasciando indivisa solo la signoria di Carpi.

Alberto fu avviato inizialmente alla carriera ecclesiastica, dopo aver compiuto studi adeguati a Ferrara e a Padova, e fu protonotario apostolico e canonico della cattedrale di Modena. Nel 1434 rinunciò però a tale carriera per dedicarsi con successo a quella delle armi.

Fu nel 1437 al servizio del duca di Milano Filippo Maria Visconti sino all'instaurazione nel 1447 dell'Aurea Repubblica Ambrosiana, quando rientrò in patria. Nel 1449 venne inviato dal marchese di Ferrara Leonello d'Este in aiuto del nuovo duca di Milano, Francesco Sforza, e militò nelle file di Bartolomeo Colleoni in Piemonte contro il duca Lodovico di Savoia. Non avendo ricevuto il pattuito compenso in danaro dall'Este, Alberto passò dalla parte dei Savoia, e il 27 gennaio 1450 Ludovico lo ricompensò con un feudo e con una sorta di adozione familiare, concedendo a lui, ai suoi fratelli e ai loro discendenti, di unire al proprio cognome quello dei Savoia.[1]

Nel 1451 fu al soldo della famiglia bolognese dei Canedoli con lo scopo di cacciare il signore della città Sante Bentivoglio. Il tentativo fallì anche per opposizione dei veneziani, alleati dei bolognesi. Alberto passò quindi nel 1457 al servizio di questi ultimi, comandando le loro truppe.

Nel 1447 il fratello Giberto II era morto, e Alberto II e l'altro fratello, Galasso II, associarono nella signoria i due nipoti minorenni Marco e Lodovico, spartendosi le funzioni: capo militare il primo, politico e diplomatico il secondo.

Alberto morì nel 1463, e il suo unico figlio maschio Leonello divenne consignore di Carpi insieme allo zio e all'unico figlio di Giberto II ancora in vita, Marco II. Galasso morì soltanto due anni dopo lasciando ben otto eredi maschi legittimi, e determinando così una situazione di insostenibile affollamento alla testa della signoria, a cui fu posto rimedio con l'esclusione dalla successione per indegnità dei figli di Galasso nel 1469, e con l'introduzione dell'istituto della primogenitura con atto dell'imperatore Federico III, nel 1470, su istanza dei due signori co-regnanti, Marco II e Leonello.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Alberto sposò Camilla Contrari di Ferrara, dalla quale ebbe tre figli:

  • Angelo (?-1451), uomo d'armi
  • Leonello (1440-1480), suo successore nella signoria
  • Maddalena, sposò Giangiacomo Cotta di Milano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Consignore di Carpi Successore
Marco I (signore unico) 1418 - 1463 Lionello I (consignore)