Al Berto

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Al Berto, pseudonimo di Alberto Raposo Pidwell Tavares OSE, (Coimbra, 11 gennaio 1948Lisbona, 13 giugno 1997) è stato un poeta e pittore portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Coimbra da una famiglia altoborghese (sua nonna paterna aveva origini inglesi), ad un anno si trasferisce nell'Alentejo. Rimane presto orfano di padre, morto in un incidente stradale. Alberto passa l'infanzia e l'adolescenza a Sines, fino a quando la famiglia decide di inviarlo alla Scuola António Arroio, con indirizzo artistico, di Lisbona.

Il 14 aprile 1967, renitente alla leva, va a vivere in Belgio dove studia alla "Scuola nazionale superiore d'architettura ed arti visuali" (La Cambre) di Bruxelles. Alla fine del corso decide di abbandonare la pittura e dal 1971 si dedica esclusivamente allo scrittura.

Durante questo periodo (primi anni '70) Al Berto vive in una comunità di artisti hippy e in seguito ad una relazione con una ragazza belga, diventa padre di un bambino[1].

Tornato in Portogallo il 17 novembre 1974, scrive il suo primo libro interamente in lingua portoghese, À Procura do Vento num Jardim d'Agosto ("Alla Ricerca del Vento in un Giardino d'Agosto").

O Medo (in italiano "La Paura") è un'antologia dei suoi lavori tra il 1974 e il 1986, pubblicata per la prima volta nel 1987. Riaggiornata a posteriori con altri scritti, anche dopo la morte di Al Berto, questa raccolta è considerata la sua opera più importante, il suo definitivo testamento artistico. Per O Medo il poeta ricevette il premio Pen Club in poesia nel 1988.

Il 10 giugno 1992 viene nominato Ufficiale dell'Ordine di San Giacomo della Spada[2].

Lasciò inoltre testi incompleti per un'opera, un libro di fotografie sul Portogallo e una "falsa autobiografia", come lo stesso autore definiva.

Al Berto muore il 13 giugno 1997 a Lisbona per un linfoma, a soli 49 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Trabalhos do Olhar (1982)
  • O Último Habitante (1983)
  • Salsugem (1984)
  • A Seguir o Deserto (1984)
  • Três Cartas da Memória das Índias (1985)
  • Uma Existência de Papel (1985)
  • O Medo (Trabalho Poético 1974-1986) (1987)
  • O Livro dos Regressos (1989)
  • A Secreta Vida das Imagens (1990)
  • Canto do Amigo Morto (1991)
  • O Medo : Trabalho Poético 1974-1990 (1991)
  • Luminoso Afogado (1995)
  • Horto de Incêndio (1997)
  • O Medo (1998)
  • Al Berto Lido Barenco (2001)
  • Degredo no Sul (2007)

Prosa[modifica | modifica wikitesto]

  • À Procura do Vento num Jardim d'Agosto (1977)
  • Meu Fruto de Morder, Todas as Horas (1980)
  • Lunário (1988)
  • O Anjo Mudo (1993)
  • Dispersos (2007)
  • Diários (2012)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Apresentação da Noite (1985)

Arte[modifica | modifica wikitesto]

  • Projectos 69 (2002)

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Esiste una scuola secondaria a Sines intitolata ad Al Berto
  • Nel 2009 la compagnia teatrale O Bando ha debuttato nel Teatro Nazionale Dona Maria II, a Lisbona, con uno spettacolo intitolato La Notte sulle opere del poeta, a partire da Lunário, Três cartas da memória das Índias, Apresentação da noite, O Medo, À procura do vento num jardim d'Agosto e Dispersos. Lo spettacolo è stato diretto João Brites e interpretato da Ana Lúcia Palminha e Pedro Gil. Oltre a Lisbona, la rappresentazione si tenne anche nel Teatro da Cerca de São Bernardo a Coimbra.
  • Nel 2017 è uscito nelle sale il primo film sulla sua vita, Al Berto, diretto da Vicente Alves do Ó, che tratta la relazione amorosa tra il poeta e il fratello del regista[3][4].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine di San Giacomo della Spada - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Johnjohn, O filho de Al Berto, su petroglifotribal, sábado, 23 de janeiro de 2010. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  2. ^ ENTIDADES NACIONAIS AGRACIADAS COM ORDENS PORTUGUESAS - Página Oficial das Ordens Honoríficas Portuguesas, su ordens.presidencia.pt. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  3. ^ Vicente Alves do Ó, José Pimentão e Raquel Rocha Vieira, Al Berto, Ukbar Filmes, 5 ottobre 2017. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  4. ^ (PT) Bruno Horta, Filme sobre Al Berto apaga imagem de poeta maldito, su Observador. URL consultato il 21 gennaio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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