Riad

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Riad
città
(AR) الرياض
al-Riyāḍ
Riad – Stemma
Riad – Veduta
Riad – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
ProvinciaRiad
Amministrazione
SindacoIbrahim Mohammed Al-Sultan
Territorio
Coordinate24°42′41.98″N 46°43′26.76″E / 24.71166°N 46.7241°E24.71166; 46.7241 (Riad)
Altitudine612 m s.l.m.
Superficie1 913 km²
Abitanti7 676 654 (2018)
Densità4 012,89 ab./km²
Altre informazioni
Linguearabo
Cod. postale5 cifre
Prefisso+966-11
Fuso orarioUTC+3
Cartografia
Mappa di localizzazione: Arabia Saudita
Riad
Riad
Sito istituzionale

Riad (in arabo الرياض?, al-Riyāḍ "giardini", pronuncia [ar riˈjaːdˤ] o [er rɪˈjɑːðˤ]) o Riyad, è la capitale dell'Arabia Saudita e la sua città più grande; è capoluogo dell'omonima provincia, appartenente alle regioni storiche di Najd e al-Yamāma. È situata al centro della penisola arabica su un grande altopiano, conta 7 600 000 abitanti circa ed è il centro di una regione con una popolazione di circa dieci milioni di persone.

La città è divisa in quindici municipi, gestiti dal comune di Riaḍ, guidato dal sindaco di Riad e dalle autorità per lo sviluppo di Riaḍ, presieduto dal governatore della provincia di Riad, il principe Sattām b. ʿAbd al-ʿAzīz. L'attuale sindaco di Riad è ʿAbd Allāh b. ʿAbd al-Raḥmān al-Muqbel. Riad ha la più grande università femminile del mondo, la "Princess Nora bint Abdulrahman University" (in arabo جامعة الأميرة نورة بنت عبد الرحمن?, Jāmiʿ al-Amīra Nūra bint ʿAbd al-Raḥmān).

Ortografia del nome[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito italofono la corretta ortografia del nome della città non è stabilita univocamente. La traslitterazione araba scientifica del nome è al-Riyāḍ. Il DOP mette a lemma ar-Riyāḍ (pronuncia ar rii̯àaḍ), ma accetta anche l'adattamento Riad (pronuncia ri-àd, con un iato e senza il dittongo ascendente che compare nella parola araba), mentre rifiuta Ryad[1]. Il DiPI riporta solo Riad[2]. La Treccani riporta Riyad[3], ma anche er-Riyāḍ[4] ed er-Riyā'ḍ[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di Riyadh del 1922 (St John Philby)

Capitale del Najd, da cui proviene la famiglia degli Āl Saʿūd, Riad è una città moderna in cui risiedono le varie delegazioni diplomatiche accreditate con lo Stato saudita nonché le società commerciali con cui l'Arabia Saudita ha i suoi rapporti d'affari. La città contava, nella prima metà degli anni novanta, 1 500 000 abitanti circa.

Fu conquistata dall'Āl ("casato") Saʿūd di al-Dirʿiyya nel 1773 e divenne la città di riferimento della stessa dinastia con Turkī b. ʿAbd Allāh Āl Saʿūd nel 1823. Nel 1865 Riad fu conquistata dalla rivale famiglia dell'Āl Rashīd di Ha'il, ma di nuovo fu ripresa nel 1902 da ʿAbd al-ʿAzīz b. Saʿūd b. Fayṣal.

Con l'ingresso a La Mecca dei sauditi il 13 dicembre 1924 e la loro presa di potere a danno della famiglia dello Sharīf di La Mecca al-Ḥusayn ibn ʿAlī, che aveva proclamato la rivolta araba nel corso della prima guerra mondiale a fianco degli Alleati, il regno del Hegiaz si trasformò, con i possedimenti già acquisiti dai sauditi (tra cui al-Hasa), nel regno dell'Arabia Saudita.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La città è situata sul vasto altopiano del Najd, al centro della penisola arabica. Ha una superficie di 1554 km², l'altezza media del territorio cittadino è di 612 m s.l.m. ed è circondata dal deserto. In città risiede circa il 18% della popolazione complessiva dello Stato.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

La città ha registrato tassi molto elevati di crescita della popolazione: da 150 000 abitanti nel 1960 a oltre sette milioni, secondo le fonti più recenti. Qui sotto viene fornita una tabella della crescita demografica di Riad.

  • 1918 18 000
  • 1924 30 000
  • 1944 50 000
  • 1952 80 000
  • 1960 150 000
  • 1972 500 000
  • 1974 650 000
  • 1978 760 000
  • 1987 1 389 000
  • 1990 2 110 000
  • 1992 2 776 000
  • 1997 3 100 000
  • 2001 4 137 000
  • 2008 6 590 000
  • 2010 6 800 000
  • 2023 7 682 430

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Pianta di Riad con i suoi municipi.

Riad è divisa in quindici municipi[6], oltre al quartiere diplomatico. Ogni municipio, a sua volta, è diviso in diversi distretti, 130 in totale, anche se alcuni distretti sono condivisi tra più di un municipio.

I municipi di Riad sono al-Shumaysī, ʿIrqa, al-Maʿḍar, al-ʿUliya, al-ʿAzīziyya, al-Malaz, al-Saliya, Nemar, al-Nasīm, al-Shifā, al-ʿUrayjāʾ, al-Baṭḥāʾ, al-Ḥāʾir, al-Rawḍa, e al-Shimāl. I principali distretti sono:

  • Al-Bat'ha[7]
    • Al-Dir'iyyah (Vecchia Riyad)
    • Mi'kal
    • Manfūḥa
    • Manfūḥa al-Jadīda (منفوحة الجديدة – "Nuova Manfūḥa")
    • Al-ʿŪd
    • Al-Manṣūra
    • Al-Margab
    • Salam
    • Jabra
    • Al-Yamama
    • 'Otayyiga
  • Al-ʿUliya & Sulaymāniyya[8]
    • Al-ʿUliya
    • Al-Sulaymāniyya
    • Al-Izdihar
    • King Fahd District
    • Al-Masif
    • Al-Murūj
    • Al-Mugharrazat
    • Al-Wurūd
  • Nemar[7]
    • Nemar
    • Dharat Nemar
    • Tuwayq
    • Hazm
    • Dīrab
  • Irqa[6]
  • Quartiere Diplomatico
  • Al-Shemaysi[9]
    • Al-Shemaysi
    • Eleyshah
    • Al-Badi'a
    • Syah
    • Al-Nasriyya
    • Umm Sleym
    • Al-Maʿāthar
    • Umm al-Hamam (Est)
  • Al-Maʿāthar[10]
    • Al-Olayya
    • Al-Nakhīl
    • King Saud University campus principale
    • Umm al-Hamam (Est)
    • Umm al-Hamam (Ovest)
    • Al-Maʿāthar al-Shimālī ("Maʿāthar settentrionale")
    • Al-Rahmaniyya
    • Al-Muhammadiyya
    • Al-Ra'id
  • Al-Ha'ir[6]
    • Al-Ha'ir
    • Al-Ghannamiyya
    • Urayḍ
  • Al-ʿAzīziyya[11]
    • Al-Dār al-Bayḍāʾ
    • Tayba
    • Al-Manṣūriyya
  • Al-Malaz[12]
    • Al-Malaz
    • Al-Rabwa
    • Al-Rayyan
    • Jarir
    • Al-Murabbaʿ
  • Al-Shifāʾ[13]
    • Al-Masani'
    • Al-Shifa
    • Al-Manṣūriyya
    • Al-Marwa
  • Al-ʿUrayjāʾ[14]
    • Al-ʿUrayjāʾ
    • Al-ʿUrayjāʾ al-Wusṭā ("ʿUrayjāʾ Centrale")
    • Al-ʿUrayjāʾ (ovest)
    • Shubra
    • Dharat Laban
    • Hijrat Laban
    • Al-Suwaydī
    • Al-Suwaydī (ovest)
    • Sulṭāna
  • Al-Shimāl[15]
  • Al-Qayrawan
    • Al-Aqiq
  • Al-Nasīm[16]
    • Al-Nasīm (est)
    • Al-Nasīm (ovest)
    • As-Salam
    • Al-Manar
    • Al-Rimaya
    • Al-Naḍīm
  • Al-Rawḍa[6]
    • Al-Rawḍa
    • Al-Qādisiyya
    • Al-Maizliyya
    • Al-Nahḍa
    • Gharnata (Granada)
    • Qurṭuba (Cordova)
    • Al-Hamrāʾ
    • Al-Quds
  • Al-Selayy[17]
    • Al-Selayy
    • Al-Difāʿ
    • Al-Iskan
    • Khashm al-ʿĀn
    • Al-Saʿāda
    • Al-Fayha
    • Al-Manakh
  • King Abdullah Financial District

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Riad è situata nella fascia climatica tropicale. La temperatura media è pari a 25,6 °C e le precipitazioni annue sono pari a 118 millimetri. Le temperature estive di giorno sono pari a 48-50 °C mentre di notte scendono a 20 °C.

Il mese più caldo è luglio, con una media di 35,3 °C; quello più freddo gennaio con 14,1 °C. Il mese più piovoso è aprile, mentre tra giugno e ottobre le precipitazioni sono inesistenti.

Le occasionali precipitazioni vengono captate grazie a bacini d'invaso regolati da cinque dighe. Al fabbisogno idrico provvedono inoltre novantasei sorgenti e circa 467 km di tubi che portano enormi quantitativi d'acqua dagli impianti di desalinizzazione situati sulle rive del Golfo Persico. Le acque sono riciclate per l'irrigazione del verde pubblico con cui si tenta di arrestare la progressione del circostante deserto.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'area della città di Riad si parla il dialetto najdiano. L'inglese è diffusamente parlato e capito da molti residenti.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Una volta piccola città murata, oggi Riad si è trasformata in una metropoli dinamica. Insieme alle aree urbane di Dhahran, Dammam, Khobar e Gedda, Riad è diventata un punto focale per il commercio. Oltre a essere il centro del potere saudita la città è anche un centro commerciale. Numerose organizzazioni educative, finanziarie, agricole, culturali, tecniche e sociali hanno costituito la loro sede nella città. Fin dall'inizio della ricerca petrolifera il governo ha promosso la crescita nel settore privato da parte delle industrie impiegate nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni. L'Arabia Saudita ha annunciato piani per la privatizzazione delle società elettriche. Molte sedi di banche si trovano in città. A causa di ciò Riad è considerata il centro finanziario e commerciale del Vicino Oriente. Il King Khalid International Airport ha un forte impatto sul movimento commerciale di Riad, fornendo il trasporto aereo per milioni di persone ogni anno e la spedizione delle merci in città da tutti i continenti.

Viale re Fahad[modifica | modifica wikitesto]

King Fahad Road

Viale re Fahd è la strada principale della città, sede di grandi imprese e organizzazioni, enormi centri commerciali e grattacieli. L'estremità settentrionale della strada raggiunge l'aeroporto. Secondo molti il viale re Fahd è una delle strade più belle dell'Arabia Saudita, rendendola una popolare attrazione turistica. Monumenti famosi come il Kingdom Centre, la Torre al-Anud e il Ministero degli Interni saudita si trovano su Viale re Fahd.

La città industriale[modifica | modifica wikitesto]

Le zone industriali sono situate a oriente e a nordest della città, e comprendono grandi fabbriche petrolifere, dell'high-tech e alimentari. Aramco ha grandi raffinerie di petrolio, mentre centrali elettriche e impianti per il trattamento dell'acqua riforniscono Riad e le città vicine con energia e acqua.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La città ha oltre 4 300 moschee. I non-musulmani non sono autorizzati a praticare la loro religione in pubblico, e quindi devono pregare privatamente nelle loro case o in ambienti chiusi al pubblico.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Come in altre città saudite il kabsa Nejdi è il piatto tipico di Riad. Il Mandi yemenita è un altro pasto molto popolare. Il fast food è diffuso anche a Riad. La carne suina è severamente proibita dalla legge, in base al disposto coranico.

Palazzi, musei e monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Burj Rafal e Al Faisaliyah Center.

Nella periferia occidentale della città si trova il Palazzo al-Yamama, residenza ufficiale del sovrano e sede della corte reale, del consiglio dei ministri e dell'Assemblea Consultiva.

Nel 1999 è stato costruito a Riad un nuovo Museo centrale, situato a ovest di al-Bat'āh. Questo museo, il Museo Nazionale dell'Arabia Saudita, possiede diverse collezioni e pezzi che fino ad allora erano dislocati in diversi musei e collezioni di Riad e del Regno, con una ricca collezione di manufatti e reperti archeologici che vanno dall'età della pietra fino alla nascita dell'Islam.

Il Royal Saudi Air Force Museum (o Saqr al-Jazīra) contiene una collezione di aeromobili e di prodotti relativi alla navigazione aerea utilizzati dall'Aeronautica militare saudita (Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya, all'inglese Saudi Royal Air Force).

Altri luoghi interessanti sono la Fortezza Masmak, una cittadella al centro di al-Baṭḥā, costruita intorno al 1865 e restaurata negli anni ottanta del XX secolo. Ospita il museo dedicato ad ʿAbd al-ʿAzīz b. Saʿūd e all'unificazione del regno dell'Arabia Saudita, e la Porta di al-Thumayrī, nel centro della città, una delle porte ricostruite (delle originarie nove) delle mura di cinta (abbattute nel 1950) che circondavano la città.

La Torre della TV di Riyad è alta 170 metri e ha una piattaforma di osservazione. La torre, iniziata nel 1978 e terminata nel 1981, è di proprietà del Ministero dell'Informazione.

La cittadella della Princess Nora University, la più grande università femminile al mondo, consta di una lampada a catodo freddo (neon) da 80 chilometri, il progetto di illuminazione più grande al mondo nel suo genere.

Kingdom Tower[modifica | modifica wikitesto]

Il Kingdom Centre è il grattacielo più alto della città con i suoi 302 metri di altezza e il secondo più alto dell'Arabia Saudita.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il calcio è lo sport più popolare a Riad. La città ospita quattro importanti squadre di calcio: Al Shabab, fondata nel 1947; Club Al-Nasr, sei volte campione della Lega saudita e fondata nel 1955; Al-Hilal Club, fondato nel 1957; al-Riyadh SC, fondato nel 1953. La città ospita diversi stadi, come il King Fahd International Stadium con una capienza di 70.000 posti. Lo stadio ha ospitato la FIFA Confederations Cup per tre volte (nel 1992, 1995 e 1997) e anche la Coppa del Mondo FIFA Under20 nel 1989. Il cricket è il secondo sport più popolare a Riaḍ, in gran parte giocato dagli immigrati del subcontinente indiano.

Università[modifica | modifica wikitesto]

Nella città hanno sede diversi atenei, il più antico e importante è l'Università Re Sa'ud.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeroporto Internazionale di Riad-Re Khalid (Maṭār al-malik Khālid al-Duwalī) visto dal satellite.

L'aeroporto internazionale re Khālid, situato a 36 chilometri a nord, è l'aeroporto principale della città. È uno dei quattro aeroporti internazionali del paese che servono oltre venti milioni di passeggeri all'anno.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita da un moderno sistema di autostrade. La principale arteria stradale è la Circonvallazione orientale, che collega il sud e il nord della città, mentre la Circonvallazione settentrionale collega l'est e l'ovest di Riad. La via principale, il viale re Fahd, corre attraverso il centro della città da nord a sud. La strada di Mecca (Mecca Road), che corre da est a ovest attraverso il centro della città, collega i quartieri orientali con il principale quartiere degli affari della città e con il quartiere diplomatico.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La Saudi Railway Authority gestisce le linee di trasporto delle merci tra Riad e Dammam passando attraverso Hofuf e Haradh. La Saudi Public Transport Co. (SAPTCO) gestisce gli autobus che forniscono il trasporto all'interno della città.

Metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Riad.

È attualmente in costruzione una rete di metropolitana, lunga 176 km, articolata in sei linee e di 84 stazioni, la cui inaugurazione era prevista per il 2019. A servizio del nuovo campus dell'Università Principessa Noura, è presente un sistema di metropolitana leggera realizzata da AnsaldoBreda lunga 10 km che conta quattordici stazioni e ventidue treni automatici.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Riyāḍ, ar-", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Luciano Canepari, Riad, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  3. ^ Riyad, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Lessico Universale Italiano, XIX, p. 212.
  5. ^ Dizionario Enciclopedico Italiano, X, p. 469.
  6. ^ a b c d (AR) Interactive Map of Riyadh's branch municipalities, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government.
  7. ^ a b Al-Bat'ha, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2007).
  8. ^ Nemar, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2011).
  9. ^ Al-Shemaysi, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  10. ^ Al-Ma'athar, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  11. ^ Al-Aziziyya, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  12. ^ Al-Malaz, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  13. ^ Al-Shifa, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  14. ^ Al-'Urayja [collegamento interrotto], su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  15. ^ Al-Shemal, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2007).
  16. ^ Al-Naseem, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.
  17. ^ Al-Selayy, su alriyadh.gov.sa, Riyadh Municipal Government. URL consultato il 26 marzo 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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