Al-Jabarti

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ʿAbd al-Raḥmān al-Jabartī, nome completo ʿAbd al-Raḥmān b. Ḥasan b. Burhān al-Dīn al-Jabartī (in arabo عبد الرحمن بن حسن بن برهان الدين الجبرتي?), semplicemente chiamato al-Jabartī (in arabo عبد الرحمن الجبرتي?; Il Cairo, 1756Il Cairo, 1825), è stato uno storico egiziano.

Fu un fedele cronista della sua epoca.[1][2] I suoi libri costituiscono un'opera importantissima di storiografia araba, e costituiscono un'apprezzabile ricostruzione dell'impatto francese sull'Egitto fino alla presa di potere colà da parte di Muhammad Ali (1804).

Gli antenati di al-Jabartī provenivano dalla Somalia.[1][3][4][5] e, da giovane, ʿAbd al-Raḥmān fu destinato a seguire i corsi tenuti nell'Università di al-Azhar.

Nel 1744, alla morte del padre, uno stimato studioso hanafita, mise a frutto le conoscenze familiari che gli consentirono di studiare sotto la guida di importanti maestri come Khalīl al-Murādī e al-Murtaḍā al-Ḥusaynī al-Zabīdī, che lo convinsero circa la sua buona predisposizione a occuparsi della storia dell'Egitto.[6] Cominciò pertanto a descrivere mensilmente le cronache del suo Paese, che gli fecero concludere tre imponenti tomi, l'ultimo dei quali, in lingua araba, è noto come Ajaʾib al-athār fī l-tarājim wa-l-akhbār (in arabo عجائب الاَثار في التراجم والاخبار?), indicato spesso semplicemente come "Storia dell'Egitto di al-Jabarti", che parla dell'arrivo in Egitto di Napoleone e dell'influenza che egli esercitò su Paese fino alla presa di potere di Mehmet Ali.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Wilfrid Scawen Blunt, My diaries; Being a Personal Narrative of Events, su books.google.com, 1923, p. 81.
  2. ^ Andrew Beattie, Cairo: A Cultural and Literary History, su books.google.com, 2005, p. 144.
  3. ^ Molefi K. Asante, Culture and Customs of Egypt, su books.google.com, 2002, p. 21.
  4. ^ Desmond Stewart, Great Cairo, mother of the world, su books.google.com, 1981, p. 173.
  5. ^ Mohamed Haji Mukhtar, Arabic Sources on Somalia (PDF), su everythingharar.com, 1987, p. 149 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  6. ^ David Ayalon, The Historian al-Jabartī and His Background, in Bulletin of the School of Oriental and African Studies, University of London, vol. 23, n. 2, 1960, pp. 217–249, DOI:10.1017/s0041977x00149912, JSTOR 609695.
  7. ^ Christopher de Bellaige, The Islamic Enlightenment. The Struggle between Faith and Reason: 1798 to Modern Time, New York, Liveright, 2017 ISBN 9780871403735, pp. 33.

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