Agostino Vespucci

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La nota scritta da Vespucci sul margine destro si riferisce a un passaggio della lettera di Cicerone in cui si parla di una Venere di Apelle

Agostino Matteo Vespucci (Terricciola, 1462[1]Terranuova, 1515) è stato un funzionario italiano della cancelleria, segretario e assistente di Niccolò Machiavelli[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cugino di Amerigo Vespucci, allievo di Poliziano e autore di una serie di lettere e manoscritti, è diventato noto per le sue annotazioni relative all'attività di Leonardo da Vinci a Firenze nel 1503[3][4].

La scoperta di un suo commento, scritto a margine di un'edizione del 1477 delle Epistulae ad Familiares di Cicerone conservata nella Biblioteca dell'Università di Heidelberg, è stata realizzata da Armin Schlechter nel 2005, mentre stava catalogando il libro per una mostra di incunaboli[3].

Il testo latino della nota relativa al pittore è il seguente: Apelles pictor. Ita Leonardus Vincius facit in omnibus suis picturis, ut enim caput Lise del Giocondo et Anne matris virginis. Videbimus, quid faciet de aula magni consilii, de qua re convenit iam cum vexillifero. 1503 octobris.[4] (Traduzione: "Il pittore Apelle. Così fece Leonardo da Vinci in tutti i suoi dipinti, come, infatti, nel volto di Lisa del Giocondo e in quello di Anna, la madre della Vergine. Vedremo cosa farà nella grande sala consiliare, sulla quale si è appena accordato con il gonfaloniere. Ottobre 1503." ).[5]

Nel commento Vespucci sottolinea una somiglianza di stile tra Leonardo e il famoso pittore greco antico Apelle, creando un parallelo tra una sua Venere e la Gioconda. Entrambi avrebbero realizzato la testa e le spalle dei soggetti con dettagli straordinari, lasciando imperfetto il resto del dipinto. Il legame tra il ritratto di Lisa del Giocondo e la data 1503 ha consentito di convalidare le informazioni di Giorgio Vasari, fonte successiva spesso inaffidabile, che ricorda la commissione ricevuta da Leonardo proprio in quel momento di realizzare la moglie di Francesco del Giocondo, "Mona Lisa".[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vespucci, Agostino (1462?-15..), su idref.fr. URL consultato il 30 settembre 2019.
  2. ^ Maurizio Viroli, Introduction, in The Prince, Oxford University Press, 2005, p. x, ISBN 0-19-280426-X.
  3. ^ a b Mona Lisa – Heidelberg discovery confirms identity, su Heidelberg University Library, University of Heidelberg. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2011).
  4. ^ a b c Veit Probst, Rätselhafte Mona Lisa, su Heidelberg University Library, University of Heidelberg. URL consultato il 5 luglio 2010.
  5. ^ According to the German translation given on Veit Probst, Rätselhafte Mona Lisa, su Heidelberg University Library, University of Heidelberg. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN12119985 · ISNI (EN0000 0000 4544 3949 · BAV 495/359898 · LCCN (ENno2008082494 · BNF (FRcb17701983k (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2008082494