Agostino Sacchitiello

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Agostino Sacchitiello (Bisaccia, 1834 – ...) è stato un brigante italiano e capobanda di una banda operante in Irpinia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Agostino Sacchitiello al centro

Agostino Sacchitiello di Antonio alias Caporal Agostino, nativo di Bisaccia, pastore ed ex soldato borbonico non aderì alla chiamata dell'esercito piemontese e preferì diventare un brigante.[1] Nel 1861 come capobanda effettuò diverse scorrerie in Capitanata e Basilicata, oltre che in Irpinia.

Nel 1862 era a capo di una banda di circa 160 uomini e 60 cavalli. Nel mese di luglio fu a capo della battaglia contro il 17º Battaglione Bersaglieri nei pressi di Carbonara e l'8 maggio del 1863 si scontro con gli Ussari del 18º Reggimento "Cavalleggeri di Piacenza" presso Calitri.[2]

È stato uno dei più fidati luogotenenti di Carmine Crocco. Era conosciuto per le sue brillanti doti di guerrigliero e fu uno degli ultimi briganti ad essere catturato.[3]

Venne arrestato il 29 novembre 1864 a Bisaccia in casa Rago all'età di 30 anni insieme a suo fratello Vito di anni 33 e di professione vaccaro, alla sua compagna Giuseppina Vitale[4], a Pasquale Gentile ex soldato borbonico e a Maria Giovannina Tito compagna di Crocco. L'arresto avvenne grazie alla delazione di Filomena Pennacchio, poiché erano nascosti in una stanza sotterranea mentre in casa era in corso una festa a cui partecipavano ufficiali del Regio Esercito. Agostino fu incarcerato e condannato ai lavori forzati a vita. A nulla valse il suo contributo nel fornire informazioni nel rendere libere le zone di Melfi e Lacedonia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roccobiondi, Diario di Rocco Biondi - Blog: Bandite!, di Pino Casamassima, su Diario di Rocco Biondi - Blog, 22 settembre 2019. URL consultato il 23 marzo 2022.
  2. ^ Storie di donne ‘meridionali’ che combatterono contro le truppe piemontesi: da semplici popolane ad impavide e spietate capibanda. Di Roberto Roggero. – 'Storia Verità', su storiaverita.org. URL consultato il 23 marzo 2022.
  3. ^ Luigi del Priore, Morra nei primi tempi dell'unità d'Italia (PDF), p. 89.
  4. ^ Vitale, su brigantaggio.net. URL consultato il 23 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Clemente, Dall'Ofanto al Fortore. Carmine Donatello Crocco e la sua banda in Capitanata tra il 1861 e il 1864 , Augustali. Temi e culture del territorio, (2018)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]