Aeromobili dell'Esercito Italiano

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Voce principale: Aviazione dell'Esercito.

Dal 12 giugno 1993 l'Esercito Italiano dispone ufficialmente di una propria aviazione denominata AVES (AViazione dell'ESercito),[1] unica specialità di Forza armata, non appartenente cioè a nessuna Arma o Corpo dell'Esercito Italiano.[2]

A tutto il 2013 l'Esercito Italiano disponeva di 6 aerei e di 233 elicotteri.[3]

Aerei da collegamento e da trasporto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Piaggio P180 Avanti e Dornier Do 228.
Piaggio P180 Avanti dell'AMI
Dornier Do 228 dell'AVES

Per le missioni di collegamento e trasporto l'AVES si avvale di due aerei ad elica: il Piaggio P180 Avanti, di fabbricazione italiana, e il Dornier Do 228, di fabbricazione tedesca.

L'aereo Piaggio può essere usato per trasportare militari (al massimo sette) o feriti (due più un assistente), fino ad un massimo di 724 kg.[4] Lo stesso vale per il Dornier, ma questo ha una più grande capacità di carico, infatti può ospitare otto militari equipaggiati o diciotto paracadutisti, sei lettighe per feriti sorvegliati da nove assistenti, e la capacità di carico aumenta a 1.904 kg.[5]

Gli esemplari dei velivoli in uso a tutto il 2013 sono:[3]

  • 3x Piaggio P180 Avanti II: usato per missioni di collegamento e trasporto regionale (nome in codice ACTR)
  • 3x Dornier Do 228: con il nome in codice ACTL, l'aereo è usato per voli di collegamento e trasporto leggero.

Elicotteri[modifica | modifica wikitesto]

Gli elicotteri rappresentano la spina dorsale dell'AVES, che li impiega per missioni di esplorazione, scorta, supporto aereo ravvicinato, trasporto aereo tattico e ricerca e salvataggio.

Da esplorazione e scorta[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: AgustaWestland AW129.
Vista frontale di un AW129 italiano

L'AgustaWestland AW129 (prima Agusta A129) è l'elicottero utilizzato dall'Esercito Italiano per missioni di esplorazione e scorta; è capace di raggiungere una velocità massima di 289 km/h[6].

L'armamento anticarro comprende missili TOW, Stinger, Hellfire e attualmente la versione "Delta" è equipaggiata con gli Spike-ER della israeliana Rafael. Completano l'armamento un cannoncino a canne rotanti M197 da 20 mm e la possibilità di agganciare ai piloni alari 2 pod con razzi non guidati da 70 o 81 mm e pod con mitragliatrici da 12,7 mm.

Gli elicotteri in dotazione sono:[3]

  • 60 AgustaWestland AW129: in servizio dal 1990,[7] è stato ridefinito "AW129 EES" (Elicottero da Esplorazione e Scorta). L'Esercito Italiano ne acquistò 45 nella versione primaria A-129 Mangusta, ma, in seguito all'avvento della nuova versione CBT, decise di acquistarne altri 15 (il primo dei quali entrò in linea nel 2002) sottoponendo i precedenti Mangusta alla trasformazione in questa versione.[8] Al dicembre 2016, risultano in servizio 32 AH-129D per ruoli operativi e 16 AH-129C utilizzati per l'addestramento.[9]
  • 3 prototipi di AW 249 e 45 in elicotteri da consegnare entro il 2035.

Da Sostegno al Combattimento[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bell 206, AgustaWestland AW109, Bell UH-1 Iroquois, Bell 212 e Bell 412.

Per missioni di routine l'Aviazione dell'Esercito ha a disposizione cinque diversi elicotteri: il Bell 206, l'AgustaWestland AW109, il Bell AB-205, il Bell 212 e il Bell 412.

Tutti sono degli elicotteri utility, ossia multiruolo, e il loro compito è, appunto, supportare le truppe di terra in caso di bisogno con azioni di fuoco (compiute da mitragliatrici o razzi a seconda dell'elicottero), evacuare rapidamente i feriti e trasportare piccoli nuclei di soldati in luoghi predeterminati.

Gli esemplari in uso si suddividono nel seguente modo:[3]

  • 39x Agusta-Bell AB-206: in servizio dal 1969,[10] chiamato in codice ESC-1;
  • 12x AgustaWestland AW109: in uso dal 1971 e chiamato in codice ESC-2;
  • 58x Agusta-Bell AB-205: il primo esemplare venne acquisito nel 1966 e gli venne assegnato il nome in codice ESC-3.[11] L'elicottero ha principalmente funzione di trasporto, ma all'occorrenza può essere dotato di mitragliatrici o razzi per contrastare la presenza nemica;
  • 31x tra Agusta-Bell AB-212 e AB-412: il primo è in linea dal 1975 con il nome in codice ESC-4; l'AVES li usa nella versione standard AB 212 prodotta dall'AgustaWestland.[12] Il secondo, in codice "ESC-5", è in dotazione all'Esercito Italiano dal 1983.
  • 2 AW 169 ABC ( addestramento basico commerciale) e 15 elicotteri AW 169 MA ( multiruolo avanzato) ordinati.

Da trasporto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Boeing CH-47 Chinook e NHIndustries NH90.
Un Chinook dell'Esercito Italiano
Vista laterale di uno NH90[13] italiano

In caso si debbano trasportare significative quantità di materiali o un numero di soldati superiore alla capienza massima degli elicotteri da supporto al combattimento, l'Esercito Italiano può mettere in campo il Boeing CH-47 Chinook e l'NHIndustries NH90.

Il primo può trasportare, oltre ai tre membri dell'equipaggio, 32 militari equipaggiati o 24 barelle (in ogni caso il carico massimo è di 12.254 kg),[14] mentre il secondo può ospitare venti militari equipaggiati o dodici barelle, per un carico totale non superiore a 2.500 kg.[15]

Gli elicotteri in uso si suddividono nel seguente modo:[3]

  • 14x Boeing CH-47C Chinook: in organico all'AVES dal 1970, in codice ETM-1 (Elicottero da Trasporto Medio). I 14 CH-47C saranno sostituiti da 16 CH-47F e da 4 CH-47F ER (Extended Range).
  • 32x NHIndustries NH90: in organico dal 2007 e tutti nella versione TTH (Tactical Transport Helicopter, in italiano ETT, Elicottero da Trasporto Tattico) .Restano da consegnare ancora 28 NH90 per portare il totale a 60 NH90.

APR[modifica | modifica wikitesto]

In servizio vi sono anche aeromobili a pilotaggio remoto.

  • Raven RQ-11B/C “RAVEN B/DDL” è un Micro-APR a lancio manuale utilizzato per sorveglianza e ricognizione, che concorre ad accrescere la Situational Awareness attraverso l’acquisizione di immagini e video, in real time, dell’Area di responsabilità.
  • SHADOW-200, sistema tattico con lancio a catapulta per ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi, che concorre ad accrescere la Situational Awareness continuativa e dettagliata dell’Area di Responsabilità attraverso l’acquisizione di immagini e video in real time. Ha un'autonomia di 7 ore e un raggio d'azione di 125 chilometri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia dell'AVES, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2013).
  2. ^ Pagina introduttiva dell'AVES, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2014).
  3. ^ a b c d e World Air Forces 2014, p. 19.
  4. ^ Scheda del Piaggio P180, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  5. ^ Scheda del Dornier Do 228, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
  6. ^ Scheda dell'A129 Mangusta, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2014).
  7. ^ (EN) Agusta A129 Mangusta, su helis.com. URL consultato il 5 settembre 2014.
  8. ^ AW129, su digilander.libero.it. URL consultato il 5 settembre 2014.
  9. ^ "VIA LIBERA AL SUCCESSORE DEL MANGUSTA", su analisidifesa.it, 2 dicembre 2016, URL consultato il 2 dicembre 2016.
  10. ^ (EN) Bell 206, su helis.com. URL consultato il 5 settembre 2014.
  11. ^ (EN) Il Bell 205, su helis.com. URL consultato il 5 settembre 2014.
  12. ^ (EN) Bell 212, su helis.com. URL consultato il 5 settembre 2014.
  13. ^ La NHIndustries è una joint venture formata da Eurocopter, Agusta e Fokker.
  14. ^ Scheda del CH-47 Chinook, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2014).
  15. ^ Scheda dell'NH90, su Esercito Italiano. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Flight International, World Air Forces 2014, dicembre 2013, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]