Adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea

     Unione europea

     Macedonia del Nord

Presentazione domanda22 marzo 2004
Riconoscimento17 dicembre 2004
Inizio negoziati19 luglio 2022
Capitoli aperti0/33
Capitoli chiusi0/33
Sito webwww.sep.gov.mk
Relazioni con l'Unione Europea prima dell'adesione
Accordo di stabilizzazione e associazione
Informazioni all'adesione
Superficie stato25 713 km²
Superficie UE4 326 253 km²

L'adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea è uno dei principali obiettivi del governo macedone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Repubblica di Macedonia firmò l'accordo di stabilizzazione ed associazione con le comunità europee ed i loro stati membri il 9 aprile 2001 in Lussemburgo. L'Assemblea della Repubblica di Macedonia ratificò l'accordo il 12 aprile 2001. Questo accordo, firmato tra la Repubblica di Macedonia e l'Unione Europea è stato il primo ad essere ratificato da tutti gli stati membri ed entrò in atto il 1º aprile 2004.

La Repubblica al momento fa parte del processo di stabilizzazione ed associazione, un processo che porta all'adesione all'Unione Europea. Come presidente della Commissione europea Romano Prodi affermò «Sulla scia di questo successo (riferendosi al recente allargamento) dobbiamo aprire completamente le porte dell'Europa ai Balcani».

Il 22 marzo 2004, a Dublino (Irlanda), la Repubblica di Macedonia fece il primo passo avanti e fece domanda per l'ammissione all'Unione europea. Sei mesi dopo la Repubblica iniziò la procedura di risposta del Questionario, un'applicazione della Commissione Europea che controlla vari aspetti dello stato richiedente. Il 31 gennaio 2005, in meno di tre mesi, le istituzioni macedoni avevano già preparato le risposte, illustrando realisticamente la situazione e anche i piani per l'avanzamento in ognuno dei settori particolari della società.

Dopo aver rivisto le risposte, la Commissione europea preparò un avviso in cui prendeva in considerazione la proposta della nazione macedone di candidarsi come membro dell'Unione Europea. Il 6 settembre 2004 il governo della Repubblica di Macedonia adottò la Strategia Nazionale per l'Integrazione Europea; è stato specialmente importante che questa strategia sia stata supportata sia dalla Sobranie sia dalla Commissione per le Questioni Europee, confermando il consenso politico generale sull'integrazione in Europa.

Il Consiglio europeo, il 17 dicembre decise di conferire alla Repubblica di Macedonia lo status di candidato a membro dell'UE. I capi di Stato e i governi degli stati membri riconoscevano quindi i progressi che la Repubblica aveva fatto per soddisfare i criteri di Copenaghen.

Nell'ottobre 2009 la Commissione europea ha raccomandato l'apertura dei negoziati d'adesione, che però non sono ancora stati avviati a causa prima dell'opposizione della Grecia legata alla controversia sul nome e poi dell'opposizione della Bulgaria su questioni linguistico-culturali.

Dal 19 dicembre 2009 è in vigore la liberalizzazione dal regime dei visti per i cittadini macedoni, come per quelli di Serbia e Montenegro.

Nell'aprile 2018, l'alto rappresentante dell'Unione europea e il commissario per l'allargamento annunciano il loro parere positivo all'apertura dei negoziati per l'adesione, visto anche l'intensificarsi dei rapporti con la Grecia per risolvere la disputa sul nome[1], conclusasi poi a due mesi dopo con la scelta del nome Macedonia del Nord[2]. A giugno dello stesso anno, i leader dei 28 paesi membri hanno approvato un'intesa per l'avvio dei negoziati di adesione dal giugno 2019[3].

Il 29 maggio 2019 l'alto rappresentante ed il commissario per l'allargamento hanno ribadito il loro parere positivo all'apertura dei negoziati per l'adesione, visti i progressi svolti, soprattutto per quanto riguarda l'accordo con la Grecia che ha risolto la questione del nome[4].

Dopo diversi rinvii della decisione, dovuti prevalentemente all'opposizione dei governi francese, neerlandese e danese, e l'adozione di una nuova procedura per i negoziati da parte della Commissione, il 24 marzo 2020 il Consiglio dell'Unione europea ha dato il via libera unanime all'apertura dei negoziati di adesione per Albania e Macedonia del Nord, senza però fissare una data per il loro avvio, che dovrà essere decisa dal Consiglio europeo[5][6], che, finora, è stato bloccato nel prendere tale decisione dal veto posto dalla Bulgaria.

Il 19 luglio 2022, a seguito del voto a maggioranza semplice del parlamento macedone sull'approvazione del riconoscimento della minoranza bulgara nella Costituzione del paese e della conseguente rimozione del veto della Bulgaria, sono iniziati i negoziati di adesione all'Unione europea, insieme all'Albania[7][8].

Il 7 dicembre 2023 si è tenuta l'ultima riunione della fase di screening tra gli esperti della Commissione europea e i funzionari del governo macedone, a seguito della quale la Commissione ha presentato al Consiglio dell'Unione i parametri (benchmark) per aprire il primo gruppo di capitoli dei negoziati relativi allo stato di diritto e alla democrazia[9].

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Disputa sul nome con la Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Un fattore di importanza basilare per l'accesso macedone all'UE è la questione del nome con la Grecia. Il 29 agosto 2006, il ministro degli esteri greco Dora Bakoyannis affermò che "...il parlamento ellenico, in qualsiasi coalizione, non ratificherà l'accesso del paese confinante all'Unione europea ed alla NATO se la questione del nome non sarà prima risolta."[10][11]

Più recentemente, fonti dell'Unione europea hanno confermato che la speranza della Repubblica di Macedonia per dare inizio alle trattative d'accesso nell'anno successivo non potranno avvenire, poiché il nuovo primo ministro Nikola Gruevski ha escluso la minoranza etnica albanese della repubblica ex iugoslava ed ha politicizzato molte istituzioni statali.[12] La Repubblica di Macedonia, così come altri paesi balcanici occidentali può aspettarsi l'accesso su un termine medio-lungo.[13]

Tra il 2018 e il 2019, grazie all'accordo di Prespa, siglato con il governo greco e successivamente recepito da entrambi gli stati, si è risolta la controversia sul nome dello stato, che dal 12 febbraio 2019 è divenuto ufficialmente Macedonia del Nord, togliendo l'ultimo ostacolo reale all'apertura dei negoziati d'adesione[14].

Disputa storico-linguistica con la Bulgaria[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 luglio 2006 il ministro bulgaro degli esteri Ivajlo Kalfin affermò che la Bulgaria, che sarebbe entrata nell'Unione europea il 1º gennaio dell'anno dopo, non avrebbe supportato incondizionatamente l'accesso della Repubblica di Macedonia, ponendo come motivazione una sorta di "aggressione contro la nazione e la storia bulgara da parte dell'autorità macedone".[15] Il presidente bulgaro Georgi Părvanov appoggiò Kalfin, dicendo che il "supporto bulgaro per la Repubblica di Macedonia dipende dalla tolleranza del paese verso la storia bulgara e la mancanza di atteggiamenti negativi ed aggressioni".[16]

Ciò venne seguito da un'immediata risposta diplomatica negativa da parte della Repubblica di Macedonia, in cui si affermava che la Repubblica non aveva alcun interesse nella storia nazionale bulgara, ma questa non doveva appropriarsi di quegli avvenimenti che facevano anche parte della storia nazionale macedone.[17] Il presidente Branko Crvenkovski affermò che "tali dichiarazione approssimative e poco diplomatiche che provengono dai funzionari bulgari sono da includersi nell'ambito delle imminenti elezioni in Bulgaria e non dovrebbero essere riconosciute, e danneggiano la comunicazione bilaterale fra i due paesi.".

Il 17 novembre 2020, la Bulgaria ha rifiutato di approvare il quadro negoziale dell'Unione europea per la Macedonia del Nord, bloccando di fatto l'inizio ufficiale dei colloqui di adesione con questo paese.[18]

Con l’avvento del nuovo governo bulgaro, nato in seguito alle elezioni del novembre 2021, il neo-eletto primo ministro Kiril Petkov ha mostrato, insieme al suo omologo macedone Dimitar Kovačevski (entrato in carica il 17 gennaio 2022), una certa apertura al dialogo, dando speranza al paese balcanico che il tanto agognato processo di adesione all’UE potesse iniziare. Tuttavia la crisi di governo, nata proprio a seguito di questa prospettiva di rimozione del veto, ha nuovamente sospeso ogni decisione, prolungando la situazione di stallo nell'avvio dei negoziati.[19][20]

Il 19 luglio 2022 il voto a maggioranza semplice del parlamento macedone sull'approvazione del riconoscimento della minoranza bulgara nella Costituzione del paese, secondo un compromesso mediato dalla presidenza francese dell'Unione, la Bulgaria ha rimosso il suo veto, permettendo così l'avvio dei negoziati di adesione[7][8].

Progresso dei negoziati[modifica | modifica wikitesto]

Capitoli dell'acquis Situazione attuale Inizio Screening Completamento Screening Apertura Capitolo Chiusura Capitolo
1. Libertà di circolazione delle merci Molto difficile da adottare 30-01-2023 09-03-2023
2. Libertà di circolazione dei lavoratori Necessari ulteriori sforzi 30-01-2023 09-03-2023
3. Diritto di stabilimento/libertà di provvedere ai servizi Necessari ulteriori sforzi 17-01-2023 09-03-2023
4. Libera circolazione dei capitali Necessari ulteriori sforzi 07-10-2022 09-03-2023
5. Appalti pubblici Notevoli sforzi necessari 15-09-2022 16-01-2023
6. Diritto societario Notevoli sforzi necessari 03-02-2023 09-03-2023
7. Diritto alla proprietà intellettuale Molto difficile da adottare 17-01-2023 09-03-2023
8. Competitività Molto difficile da adottare 17-01-2023 09-03-2023
9. Servizi finanziari Necessari ulteriori sforzi 07-10-2022 09-03-2023
10. Società dell'informazione/Media Notevoli sforzi necessari 27-03-2023 15-06-2023
11. Agricoltura/Sviluppo rurale Notevoli sforzi necessari 17-07-2023 01-12-2023
12. Sicurezza alimentare/Politica veterinaria e fitosanitaria Notevoli sforzi necessari 17-07-2023 01-12-2023
13. Pesca Senza attesa di grandi difficoltà 17-07-2023 01-12-2023
14. Politica dei trasporti Notevoli sforzi necessari 15-03-2023 15-09-2023
15. Energia Notevoli sforzi necessari 15-03-2023 15-09-2023
16. Tassazione Notevoli sforzi necessari 31-03-2023 15-06-2023
17. Economia/Politica monetaria Senza attesa di grandi difficoltà 13-06-2023 15-06-2023
18. Statistiche Senza attesa di grandi difficoltà 19-09-2022 16-01-2023
19. Politica sociale/Occupazione Notevoli sforzi necessari 23-05-2023 15-06-2023
20. Impresa/Politica industriale Senza attesa di grandi difficoltà 26-05-2023 15-06-2023
21. Reti transeuropee Senza attesa di grandi difficoltà 15-03-2023 15-09-2023
22. Politica regionale/Coordinamento degli strumenti strutturali Notevoli sforzi necessari 17-07-2023 01-12-2023
23. Magistratura/Diritti fondamentali Notevoli sforzi necessari 27-09-2022 16-01-2023
24. Giustizia/Libertà/Sicurezza Notevoli sforzi necessari 27-09-2022 16-01-2023
25. Scienza/Ricerca Senza attesa di grandi difficoltà 28-04-2023 15-06-2023
26. Educazione/Cultura Senza attesa di grandi difficoltà 27-04-2023 15-06-2023
27. Ambiente Totalmente incompatibile con l'acquis 18-03-2023 15-09-2023
28. Consumatori/Tutela della salute Necessari ulteriori sforzi 17-02-2023 09-03-2023
29. Unione doganale Notevoli sforzi necessari 20-10-2022 15-06-2023
30. Relazioni esterne Senza attesa di grandi difficoltà 06-12-2023 06-12-2023
31. Politica estera/Sicurezza/Difesa Senza attesa di grandi difficoltà 07-12-2023 07-12-2023
32. Controlli finanziari Molto difficile da adottare 09-12-2022 16-01-2023
33. Disposizioni finanziarie e di bilancio Senza attesa di grandi difficoltà 17-07-2023 01-12-2023
34. Istituzioni Nessuna misura da adottare
35. Altri problemi Nessuna misura da adottare
Progresso 33 su 33 33 su 33 0 su 33 0 su 33

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Macedonia: luce verde Bruxelles per avvio negoziati adesione, su ansa.it. URL consultato il 19 aprile 2018.
  2. ^ Nasce Macedonia del Nord, storica firma tra proteste - Europa, su ANSA.it, 17 giugno 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
  3. ^ Balcani: ok leader Ue a negoziati Albania-Macedonia nel 2019, su ansa.it, 29 giugno 2018. URL consultato il 1º luglio 2018.
  4. ^ Ue, ok a negoziati adesione per Albania e Macedonia del Nord, su ansa.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 29 maggio 2019.
  5. ^ Ue approva avvio negoziati con Albania-Macedonia, su ansa.it, 24 marzo 2020. URL consultato il 24 marzo 2020.
  6. ^ (EN) Council gives green light to EU accession talks with North Macedonia and Albania, su europeanwesternbalkans.com, 24 marzo 2020. URL consultato il 24 marzo 2020.
  7. ^ a b Eloisa Covelli, La Macedonia del Nord accetta il compromesso con la Bulgaria, su euronews, 16 luglio 2022. URL consultato il 19 luglio 2022.
  8. ^ a b Macedonia del Nord e Albania: sì ai negoziati per l'adesione nell'Ue, su euronews, 18 luglio 2022. URL consultato il 19 luglio 2022.
  9. ^ (EN) Screening meetings completed as part of screening process with Albania and North Macedonia, su neighbourhood-enlargement.ec.europa.eu, 8 dicembre 2023. URL consultato il 12 marzo 2024.
  10. ^ (EN) Embassy of Greece - Washington, DC, in Answer of FM Ms. D. Bakoyannis regarding the FYROM name issue. URL consultato l'11 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2007).
  11. ^ United Macedonian Diaspora, in Interview with Greek Foreign Minister Dora Bakoyannis. URL consultato il 2 novembre 2006.
  12. ^ Euronews.net, in Western Balkans told 'hold' for EU membership. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2006).
  13. ^ BBC, in EU to disappoint Balkan hopefuls. URL consultato il 3 novembre 2006.
  14. ^ Giordano Merlicco, La Grecia e la Macedonia (del Nord): storia, politica e geopolitica di una contesa balcanica, in Rivista di Studi Politici, vol. 2018, n. 3-4, pp. 157-76.
  15. ^ (EN) Bulgaria's Kalfin suggests support for Macedonia's EU bid is conditional.
  16. ^ (EN) Bulgaria's position concerning Macedonia unchanged.
  17. ^ (EN) SofiaEcho.com (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  18. ^ Bulgaria conferma blocco a negoziato Ue con Macedonia Nord - Politica - Nuova Europa, su ANSA.it, 17 novembre 2020. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  19. ^ Bulgaria: crisi politica, presidente per rapida soluzione, ANSA, 10 giugno 2022.
  20. ^ (EN) Bulgaria won't lift veto on N. Macedonia's EU plans yet, wants EU guarantees -PM, Reuters, 9 giugno 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]