Acquedotto Felice
Acquedotto Felice | |
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Stile | Rinascimentale |
Epoca | Rinascimentale |
Localizzazione | |
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Comune | ![]() |
Mappa di localizzazione | |
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L'acquedotto Felice (Aqua Felix), costruzione della Roma rinascimentale, venne edificato nel 1587, per volere del papa Sisto V. La sua realizzazione era finalizzata all'approvvigionamento idrico delle zone adiacenti al Viminale e al Quirinale. Fu il primo acquedotto costruito a Roma dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente.
Le sorgenti[modifica | modifica wikitesto]
Il percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso si sviluppava, date anche le notevoli capacità tecniche dell'epoca, in buona parte su grandi arcuazioni lungo la curva di livello pedemontana dei Castelli, mentre i tratti sotterranei erano limitati a cunicoli (di 0,80 m di larghezza per 2 di altezza) per oltrepassare le alture.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Iniziata la costruzione nel 1574, furono originariamente previsti all'incirca 30 km di lunghezza. L'opera consentiva di portare le acque delle campagne di Zagarolo e Palestrina nel cuore della città. La direzione dei lavori, affidata inizialmente a Matteo Bartolini, fu poi passata a Giovanni Fontana, che terminò l'opera in breve tempo, utilizzando tecniche simili a quelle usate per gli altri acquedotti.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Acquedotto Felice, su turismoroma.it.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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