Acanthopteroctetes

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Acanthopteroctetes
Immagine di Acanthopteroctetes mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Acanthoctesia
Superfamiglia Acanthopteroctetoidea
Famiglia Acanthopteroctetidae
Genere Acanthopteroctetes
Braun, 1921
Serie tipo
Acanthopteroctetes tripunctata
Braun, 1921
Specie

Acanthopteroctetes Braun, 1921[1] è un genere di lepidotteri appartenente alla famiglia Acanthopteroctetidae, diffuso in America settentrionale e Africa.[2][3][4][5][6][7][8]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di piccole falene alquanto primitive, dall'aspetto esteriore apparentemente simile a quello di un micropterigide oppure di un tineide.[1]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Capo[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti robuste scaglie piliformi sulla capsula cranica. Gli occhi sono relativamente grandi e sporgenti lateralmente. Gli ocelli sono assenti come pure i chaetosemata, e le mandibole sono fortemente vestigiali, quasi assenti; i palpi mascellari presentano cinque segmenti, mentre quelli labiali sono molto corti e rivolti all'esterno, con uno-tre articoli; è assente l'organo di vom Rath.[6] Gli apici dei rami dorsali del tentorio sono fusi con la capsula cranica.[1][7] La spirotromba è presente, ma appare corta e priva di muscoli interni, così come negli Eriocraniidae.[1][6]

Le antenne hanno una lunghezza pari ai quattro-quinti della costa; sono filiformi e rivestite di piccolissime scaglie. Lo scapo è leggermente ipertrofico.[1]

Torace[modifica | modifica wikitesto]

Nelle zampe, l'epifisi è assente, mentre gli speroni tibiali nel secondo paio di zampe sono singoli e non doppi, e alquanto lunghi.[1][6]

L'accoppiamento alare è di tipo jugato, ed è presente l'apparato di connessione tra ala anteriore e metatorace (spinarea).[1][6]

Sulle ali, le scaglie sono vuote. L'ala anteriore è stretta e lanceolata, con 2A e 3A separate e distinte fino al margine; Cu e 1A sono coalescenti alla base; Cu1 e Cu2 corrono distanti l'una dall'altra; M è unita con R4+Rs; Sc non è ramificata, ed è presente la nervatura omerale. La cellula discale è stretta e allungata.[1] [6] L'ala posteriore è pure lanceolata e un po' più stretta di quella anteriore, priva di frenulum ma provvista di una serie di spinule costali; la venulazione è affine a quella dell'ala anteriore, tranne per l'anastomosi di 1A e 2A in prossimità della base, per l'assenza della nervatura trasversale tra Cu1 e M3+4, e per il fatto che R1 qui non è ramificata.[1]

L'apertura alare è compresa tra 5 e 16 mm.[3][6][8]

Addome[modifica | modifica wikitesto]

Sul terzo pleuron addominale di Acanthopteroctetes unifascia si osserva un paio di ghiandole filamentose e peduncolate. Il IV e V sternite addominale non sono modificati come negli Eriocraniidae. Il margine anteriore del II sternite addominale appare completamente disgiunto dal resto dello stesso sclerite, e associato al I sternite.[6][7]

L'apparato riproduttore maschile è caratterizzato dalla presenza di transtilla molto sviluppati, ossia processi laterali delle valve.[7] L'uncus è lievemente bifido. Il margine caudale del vinculum risulta concavo o comunque scavato e i socii sono assenti, mentre la juxta è solo lievemente sclerificata e di forma abbastanza variabile, sebbene di regola sia costituita da una sottile piastra allungata.[3] L'edeago presenta una vesica membranosa, provvista di cornuti laterali.[3][7]

Il genitale femminile non mostra il tipico sclerite vaginale visibile negli Eriocraniidae, mentre le pareti dell'ostium bursae, qui alquanto ridotto, del ductus bursae e della bursa copulatrix sono inspessite e sclerificate. L'ovopositore è modificato in maniera tale da permettere l'inserimento delle uova all'interno dei tessuti fogliari della pianta ospite.[3][6][9][10]

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo del bruco è biancastro e di forma pseudocilindrica.[6][9]

Capo[modifica | modifica wikitesto]

Il capo è prognato e seminascosto dal protorace, con sei stemmata; questi ultimi appaiono disposti su una linea pseudo-rettangolare, con il sesto che è provvisto di una lente alquanto ridotta. Le fessure ecdisiali sono ravvicinate alla sutura frontale. Il frontoclipeo appare stretto e triangolare. Le filiere sono sviluppate e sporgenti.[9]

Torace[modifica | modifica wikitesto]

Le zampe toraciche sono presenti, e sul tergite e sulla membrana coxale di ogni segmento toracico si osservano un paio di inspessimenti a funzione ambulacrale. Gli stigmi sono arrotondati. Sono presenti due setole laterali, L1 ed L2, sul I segmento toracico, ed una sola sugli altri due; il gruppo D (dorsale) è a singola setola sul I segmento toracico e a doppia setola sugli altri due.[9]

Addome[modifica | modifica wikitesto]

L'addome è privo di aree pigmentate e di pinacula. Il gruppo D (dorsale) è a doppia setola nei segmenti I-VII, a singola nei segmenti VIII-IX. Il gruppo SD (subdorsale) è a doppia setola nei segmenti I-VIII, con SD2 molto ridotta e posta dorsalmente rispetto allo stigma. Il gruppo L (laterale) è a doppia setola nei segmenti I-VIII e a singola setola nel IX, con L1 posizionata posteriormente rispetto allo stigma. Il gruppo SV (subventrale) è a tripla setola nei segmenti I-VII. Le pseudozampe sono ridotte ad un solo paio anale, mentre gli uncini sono del tutto assenti. Sia sulla superficie dorsale, sia su quella ventrale dei segmenti I-VII, si possono notare un paio di dischi simili a ventose.[6][9]

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

La pupa è dectica ed exarata, provvista di mandibole ipertrofiche, simili a quelle visibili nelle crisalidi degli Eriocraniidae e degli Agathiphagidae. La cuticola è sottile e solo le mandibole sono ben sclerotizzate. Una cresta frontale allungata si estende fino al labrum. Le appendici sono tutte libere ed i segmenti addominali da I a VII sono tutti capaci di movimenti funzionali, mentre quelli da VIII a X sono fusi assieme. L'impupamento avviene all'interno di un bozzolo sericeo, intessuto al suolo.[3][6][9][11]

Ceanothus arboreus
Ribes cereum

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti depongono le uova in tarda estate.[9]

Le larve dei membri di questa famiglia sono minatrici fogliari ed i dischi, simili a ventose, presenti sulle parti ventrale e dorsale, hanno la funzione di permettere il mantenimento della posizione rispetto alle due superfici interne della foglia.[6][9]

Le larve di Acanthopteroctetes unifascia iniziano ad alimentarsi in tarda estate e continuano per tutto l'autunno, per poi riprendere dopo la pausa invernale, all'inizio della primavera; la mina fogliare viene quindi abbandonata in tarda primavera o estate, poco prima dell'impupamento, che avviene in bozzoli sericei ai piedi della pianta ospite.[6][9]

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

Le specie sono univoltine, con adulti che volano nei mesi estivi.[9]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le larve di Acanthopteroctetes unifascia producono mine nelle foglie di Ceanothus L., 1753 (Rhamnaceae).[6][9]

Sono state anche riportate mine di Acanthopteroctetes su foglie di Ribes L., 1753 (Grossulariaceae).[12]

Parassitoidismo[modifica | modifica wikitesto]

Acanthopteroctetes unifascia può cadere vittima di parassitoidismo da parte dell'imenottero braconide Centistidea ectoedemiae Rohwer, 1914.[13]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Quattro specie sono diffuse negli Stati Uniti centro-occidentali (Montana, Oregon, California, Utah),[1][3][6] mentre una quinta è stata scoperta nel 2011 in Sudafrica, nella Provincia del Capo Occidentale.[8]

L'habitat è rappresentato da foreste a latifoglie e comunque zone boschive.[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Acanthopteroctetes fu descritto da Annette Frances Braun nel 1921 come appartenente ai Micropterigidae (allora Micropterygidae) Eriocranianae (sic), in virtù delle forti affinità anatomiche riscontrabili con il genere Eriocrania.[1] McDunnough, nel 1939, riconobbe la distinzione tra Micropterigidae ed Eriocraniidae, ma inserì erroneamente Acanthopteroctetes in questi ultimi.[14] Donald R. Davis lo inserì invece a pieno titolo nelle Eriocraniidae nel 1969, in conseguenza delle affinità del genitale femminile con quello di Eriocrania,[2] ma nel 1978 lo designò come genere tipo per la nuova famiglia Acanthopteroctetidae.[3], posizione poi confermata da Niels Peder Kristensen nel 1999.[7] Joël Minet nel 2002, in considerazione delle peculiarità di questo genere, propose l'istituzione dell'infraordine Acanthoctesia,[15] nell'ambito dei Lepidoptera Glossata.[16]

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende cinque specie:[8][17]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Non sono stati riportati sinonimi.[18]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Nessuna specie appartenente a questo genere è stata inserita nella Lista rossa IUCN.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Braun, A. F., Two weeks collecting in Glacier National Park (PDF), in Proceedings of the Academy of Natural Sciences of Philadelphia, vol. 73, n. 1, Philadelphia, The Academy, 12 settembre 1921, p.  22. - 23, ISSN 0097-3157 (WC · ACNP), LCCN 12030019, OCLC 1382862. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  2. ^ a b c (EN) Davis, D. R., A review of the genus Acanthopteroctetes with description of a new species (Eriocraniidae) (PDF), in Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 23, n. 3, 1969, pp. 137-147, ISSN 0024-0966 (WC · ACNP), OCLC 7654420. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) Davis, D. R., A revision of the North American moths of the superfamily Eriocranioidea with the proposal of a new family, Acanthopteroctetidae (Lepidoptera) (PDF), in Smithsonian Contributions to Zoology, vol. 251, Washington, Smithsonian Institution Press, 1978, pp. 131, 344 figs, DOI:10.5479/si.00810282.251, ISSN 0081-0282 (WC · ACNP), LCCN 77024967, OCLC 8653798. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  4. ^ a b (EN) Davis, D. R., A new Acanthopteroctetes from the Northwestern United States (Acanthopteroctetidae) (PDF), in Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 38, n. 1, New Haven, Connecticut, 1984, pp. 47-50, ISSN 0024-0966 (WC · ACNP), OCLC 7654420. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  5. ^ (EN) Zagulajev, A. K. & Sinev, S. Y., Catapterigidae fam. n. - a new family of lower Lepidoptera (Lepidoptera, Dacnonypha), in Entomologicheskoye Obozreniye, vol. 67, n. 3, Leningrado, Nauka, 1988, pp. 593-601, ISSN 0367-1445 (WC · ACNP), OCLC 2446733.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) Scoble, M. J., Primitive Lepidoptera, in The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. 201-202, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  7. ^ a b c d e f (EN) Kristensen, N. P., The Homoneurous Glossata, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 51 - 64, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  8. ^ a b c d e (EN) Mey, W., New and little known species of Lepidoptera of southwestern Africa (PDF), in Basic pattern of Lepidoptera diversity in southwestern Africa, collana Esperiana Memoir, vol. 6, Schwanfeld, dicembre 2011, pp. 7-314 (40 tafn.), ISBN 978-3-938249-02-4, LCCN 2012495792, OCLC 794007184. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).
  9. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Davis, R. D. & Frack, D. C., Micropterigidae, Eriocraniidae, Acanthopteroctetidae, Nepticulidae, Opostegidae, Tischeriidae, Heliozelidae, Adelidae, Incurvariidae, Prodoxidae, Tineidae, Psychidae, Ochsenheimeriidae, Lyonetiidae, Gracillariidae, Epipyropidae, in Stehr, F. W. (Ed.). Immature Insects, vol. 1, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. 341- 378, 456, 459, 460, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
  10. ^ (EN) Dugdale, J. S., Female Genital Configuration in the Classification of Lepidoptera (PDF), in New Zealand Journal of Zoology, vol. 1, n. 2, Wellington, 1974, pp. 127-146, DOI:10.1080/03014223.1974.9517821, ISSN 1175-8821 (WC · ACNP), OCLC 60524666. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  11. ^ (EN) Busck, A. & Böving, A., On Mnemonica auricyanea Walsingham, in Proceedings of the Entomological Society of Washington, vol. 16, n. 4, Washington, dicembre 1914, pp.  151.-163. pl. 9.-16, ISSN 0013-8797 (WC · ACNP), OCLC 78225871. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  12. ^ (EN) Eiseman, C. S., Notes on the Larval Hosts and Habits of Some North American Eriocraniidae and Acanthopteroctetidae (PDF), in Journal of the Lepidopterists' Society, vol. 70, n. 1, New Haven, Connecticut, The Society, marzo 2016, pp. 79-81, DOI:10.18473/lepi.70i1.a11, ISSN 0024-0966 (WC · ACNP), LCCN 56023725, OCLC 6005465414. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  13. ^ (EN) Acanthopteroctetes unifascia Davis 1978, su Home of Ichneumonoidea. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  14. ^ (EN) McDunnough, J., Check list of the Lepidoptera of Canada and the United States of America - part 2, Microlepidoptera (abstract), in Memoirs of the Southern California Academy of Sciences, vol. 2, n. 1, Los Angeles, The Academy, 1939, p. 171, ISBN 978-1-258-54155-2, ISSN 0097-2622 (WC · ACNP), LCCN sf89010465, OCLC 413241. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  15. ^ (FR) Minet, J., Un nom d'infra-ordre pour les Acanthopteroctetidae (Lepidoptera) (abstract), in Bulletin de la Société entomologique de France, vol. 107, n. 3, Parigi, 2002, p. 222, ISSN 0037-928X (WC · ACNP), OCLC 72855086. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).
  16. ^ (EN) Pitkin, B. and Jenkins, P., Acanthopteroctetes, su Butterflies and Moths of the World - Generic Names and their Type-species, Londra, Natural History Museum, OCLC 754945800. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  17. ^ (EN) Nieukerken, E. J. van, Kaila, L., Kitching, I. J., Kristensen, N. P., Lees, D. C., Minet, J., Mitter, C., Mutanen, M., Regier, J. C., Simonsen, T. J., Wahlberg, N., Yen, S.-H., Zahiri, R., Adamski, D., Baixeras, J., Bartsch, D., Bengtsson, B. Å., Brown, J. W., Bucheli, S. R., Davis, D. R., De Prins, J., De Prins, W., Epstein, M. E., Gentili-Poole, P., Gielis, C., Hättenschwiler, P., Hausmann, A., Holloway, J. D., Kallies, A., Karsholt, O., Kawahara, A. Y., Koster, S. (J. C.), Kozlov, M. V., Lafontaine, J. D., Lamas, G., Landry, J.-F., Lee, S., Nuss, M., Park, K.-T., Penz, C., Rota, J., Schintlmeister, A., Schmidt, B. C., Sohn, J.-C., Solis, M. A., Tarmann, G. M., Warren, A. D., Weller, S., Yakovlev, R. V., Zolotuhin, V. V., Zwick, A., Order Lepidoptera Linnaeus, 1758. In: Zhang, Z.-Q. (Ed.) Animal biodiversity: An outline of higher-level classification and survey of taxonomic richness (PDF), in Zootaxa, vol. 3148, Auckland, Nuova Zelanda, Magnolia Press, 23 dicembre 2011, pp. 212-221, ISSN 1175-5334 (WC · ACNP), OCLC 971985940. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  18. ^ (EN) Pitkin & Jenkins Butmoth db, Acanthopteroctetes, su The Global Lepidoptera Names Index, Londra, Natural History Museum, 28 ottobre 2010, ISSN 2405-8858 (WC · ACNP), OCLC 223993023. URL consultato il 9 dicembre 2016.
  19. ^ (EN) International Union for Conservation of Nature and Natural Resources, IUCN Red List of Threatened Species. Version 2016-2, su IUCN 2016, Cambridge, IUCN Global Species Programme Red List Unit, ISSN 2307-8235 (WC · ACNP), OCLC 943528404. URL consultato il 9 dicembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Testi[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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