Abies nephrolepis

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Abies nephrolepis
Giovane esemplare di A. nephrolepis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Abies
Specie A. nephrolepis
Nomenclatura binomiale
Abies nephrolepis
(Trautv. ex Maxim.) Maxim.
Sinonimi

Abies sibirica var. nephrolepis Trautv. ex Maxim.
Abies sibiriconephrolepis Taken. & J.J.Chien
Pinus nephrolepis( Trautv. ex Maxim.) Voss

Nomi comuni

(EN) Khinghan fir
(DE) Ostsibirische Tanne
(IT) Abete di Khinghan
(ES) Abeto blanco siberiana

Abies nephrolepis (Trautv. ex Maxim.) Maxim. è un albero della famiglia delle Pinaceae endemico del nord-est della Cina, del sud-est della Russia e della Penisola coreana.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος, ovvero longevo.[3] Il nome specifico nephrolepis è una parola composta di derivazione greca che si riferisce alle scaglie di forma reniforme dei coni. [4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Strobilo femminile.

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Abies nephrolepis può raggiungere i 30-35 m di altezza, con tronco colonnare di 120 cm di circonferenza massima, e chioma conica o ovale tendente a divenire irregolare con l’età. I rami si sviluppano orizzontalmente, ascendenti nella parte superiore, discendenti nella parte inferiore.[5]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Sono lunghe 1-3 cm, aghiformi, lineari, piatte, di colore grigio opaco, con due bande di stomi nella faccia inferiore. Disposte a spirale, hanno punte dentellate o acuminate.[5]

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

Gli strobili maschili sono gialli-verdi, nascosti tra il fogliame.[5]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Sono coni cilindrici eretti, disposti talvolta a gruppi, purpurei tendenti al marrone opaco a maturazione, lunghi 4,5-7,5 cm e larghi 2-3,5 cm, con scaglie reniformi, lisce, lunghe 10-12 mm. I semi sono neri, di forma obovata-cuneata, marroni-rossastri, lunghi 5 mm, con corte ali nerastre.[5]

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]

Grigia e liscia da giovane, con il passare degli anni si fessura e inscurisce.[5]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce a quote comprese tra i 500 e i 700 m nella Siberia Orientale (Primoryi, Amur e Chabarovsk) e a quote comprese tra i 750 e i 2000 m in nord-est Cina (Shaanxi, Liaoning, Jilin, Heilongjiang e Hebei), su suoli ben drenati. Il clima di riferimento è caratterizzato da una breve, fresca e umida stagione estiva e da inverni lunghi e freddi, con precipitazioni annue prevalentemente nevose. Si ritrova in associazione con Pinus koraiensis , Picea jezoensis, Pinus pumila , Juniperus sabina, Picea obovata, Larix gmelinii, Pinus sibirica e Abies sibirica.[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Riveste grande importanza economica soprattutto in Cina e nella Penisola coreana; il suo legno viene utilizzato in edilizia e nella produzione di compensati. L'utilizzo in orticoltura è invece raro soprattutto per la suscettibilità alle gelate tardive.[4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Viene classificata come specie a rischio minimo di estinzione nella Lista rossa IUCN in quanto non sussistono evidenze di un declino della popolazione.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Zhang, D, Katsuki, T. & Rushforth, K. 2013., Abies nephrolepis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Abies nephrolepis (Trautv.) Maxim., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 29/4/2020.
  3. ^ Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 29 marzo 2019.
  4. ^ a b (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 103-105. URL consultato il 29 marzo 2019.
  5. ^ a b c d e (EN) Abies nephrolepis, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 29 marzo 2019.

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