Abigaille

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Abigaille è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

  • Femminili: Abigail[3]

Varianti in altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Origine e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Davide ed Abigail in un dipinto di Guido Reni

Deriva dall'antico nome ebraico אֲבִיגַיִל ('Avigayil), dall'interpretazione incerta, anche perché tramandato in forme diverse[1]. Generalmente viene considerato formato da abh ("padre", da cui anche Abner) e gil ("rallegrarsi" o "gioia", "giubilo")[1][2][6]; il suo significato può essere interpretato come "gioia del padre"[3][4], "mio padre si rallegra/si è rallegrato"[6][7][9] o "mio padre è gioia"[5] o, interpretando "padre" in senso teoforico, "Dio è gioia"[1][2][3]. È altresì possibile che la parte finale del nome, -ayil, sia un semplice suffisso vezzeggiativo[1].

Si tratta di un nome di tradizione biblica, in quanto portato nell'Antico Testamento dalla danzatrice Abigail, moglie di Nabal e poi di re Davide, e madre di Daniel, una delle sette donne considerate profetesse dagli studiosi del Talmud[1][2][3][5][6][7][10]; si chiamava così anche una parente dello stesso Davide[9].

Nonostante l'importanza del personaggio biblico, il nome ha goduto di scarso favore in Italia, persino nelle comunità ebraiche; un breve sprazzo di fortuna lo ha avuto verso metà del XIX secolo, grazie al personaggio così chiamato che appare nel Nabucco di Giuseppe Verdi[1][2][3]. Secondo dati raccolti negli anni Settanta, il nome era disperso nell'Italia centro-settentrionale[2]. Discorso diverse vale invece per i paesi anglofoni: il nome divenne infatti popolare, specie fra i Puritani, dopo la Riforma Protestante[5]. Subì un temporaneo calo di popolarità dopo il 1613 quando, tramite un processo deonomastico, il nome divenne uno slang indicante le serve (per via dell'uscita dell'opera di Beaumont e Fletcher The Scornful Lady, in cui figura una servetta chiamata appunto così)[5][7], e patì anche la cattiva fama di Abigail Masham, una favorita della regina Anna, malvista però dal popolo[7]. Il nome tornò in voga nel XX secolo[5] e la sua forma tronca Gail, in particolare, ebbe molta popolarità negli Stati Uniti fa il 1945 e il 1955[6].

Onomastico[modifica | modifica wikitesto]

In alcune fonti agiografiche, viene riportata la biblica Abigail come santa[10] o 1º novembre[1]; altre fonti, tuttavia, rilevando l'assenza di un culto mai riconosciuto di tale figura, sostengono che il nome sia adespota[1] (nel qual caso, l'onomastico può comunque essere festeggiato il 1º novembre, in occasione di Ognissanti).

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Variante Abigail[modifica | modifica wikitesto]

Abigail Adams
Abby Sunderland
Gail Carson Levine
Gail Patrick

Variante Abby[modifica | modifica wikitesto]

Variante Gail[modifica | modifica wikitesto]

Altre varianti[modifica | modifica wikitesto]

Il nome nelle arti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Tagliavini, pp. 362-363.
  2. ^ a b c d e f g h i De Felice, pp. 10-11.
  3. ^ a b c d e f La Stella T., p. 2.
  4. ^ a b c Albaigès i Olivart, p. 22.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y (EN) Abigail, su Behind the Name. URL consultato il 29 marzo 2018.
  6. ^ a b c d e f (EN) Abigail, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 29 marzo 2018.
  7. ^ a b c d e f g h i j Sheard, p. 30.
  8. ^ (EN) Gail, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 29 marzo 2018.
  9. ^ a b Holman References, p. 1.
  10. ^ a b (EN) Abigail the Matriarch, su CatholicSaints.Info. URL consultato il 29 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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