94º Reggimento fanteria "Messina"
94º Reggimento fanteria "Messina" | |
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Stemma araldico del 94º Reggimento fanteria "Messina", 1939 | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1884 - 1943 |
Nazione | Italia |
Servizio | Regio Esercito |
Tipo | fanteria |
Dimensione | Reggimento |
Guarnigione/QG | Fano |
Patrono | San Martino |
Motto | "Impetuosa messanensis legio" |
Colori | giallo - rosse |
Battaglie/guerre | guerra italo-turca prima guerra mondiale prima battaglia dell'Isonzo seconda battaglia dell'Isonzo decima battaglia dell'Isonzo undicesima battaglia dell'Isonzo Prima battaglia del Piave battaglia di Vittorio Veneto seconda guerra mondiale invasione della Iugoslavia occupazione italiana del Montenegro |
Decorazioni | |
Parte di | |
18ª Divisione di fanteria "Messina" | |
Simboli | |
Mostrina del 94º Reggimento fanteria "Messina" | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il 94º Reggimento fanteria "Messina" è stata un'unità militare del Regio esercito italiano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 94º Reggimento fanteria è costituito a Lecce il 1º novembre del 1884 in esecuzione del decreto del 4 settembre dello stesso anno. È creato con compagnie provenienti dai reggimenti 3º, 17º, 53º, 65º, e 66º; fa parte, con il 93º fanteria di stanza nella Caserma Villarey di Ancona della Brigata "Messina" di nuova formazione. Dal 1909 il reggimento è storicamente legato alla città di Fano poiché da quella data il quartier generale del reparto è nella città prima nella "Caserma Montevecchio" così intitolata in onore del Generale Rodolfo Gabrielli di Montevecchio e poi nella nuova "Caserma Generale G. Paolini", situata fuori dalle mura fra Porta Mazzini e Porta Cavour, nella quale è il primo reparto ad averne sede; questa divenne la sede del 94º e lo sarà per il resto della sua esistenza. A testimonianza del legame del reggimento con Fano esistono tuttora presenze documentali nella città: due vie sono intitolate a due ufficiali del 94º decorati con medaglia d'oro al valor militare durante la prima guerra mondiale: Via Antonio Panella e Via Alessandro Brenci; una via è intitolata alla Brigata Messina: Via Brigata Messina.[1] Sono presenti inoltre anche delle epigrafi posizionate in altre vie della città: due ricordano le gesta della brigata Messina a Vertoiba e Gorizia scritte dal Generale Luigi Cadorna; una ricorda le gesta della brigata messina sul Brenta scritta dal Generale Armando Diaz; altre due epigrafi ricordano le medaglie d'oro Antonio Panella e Alessandro Brenci ufficiali del 94°; l'ultima epigrafe ricorda i caduti del 94° durante la seconda guerra mondiale.[2] La "Caserma Generale G. Paolini" dal 1992 al 2001 è stata poi la sede del 121º Reggimento fanteria "Macerata".
Vicende belliche
[modifica | modifica wikitesto]Il reggimento partecipò con alcuni suoi reparti alla guerra di Abissinia del 1896. Successivamente inviò uomini e mezzi di rinforzo al suo gemello 93° durante la guerra italo-turca.
Nella prima guerra mondiale (1915-1918)
[modifica | modifica wikitesto]Il 18 maggio 1915 il reggimento lasciò Fano e si diresse con la brigata Messina in Altitalia. Il 26 maggio era già in zona di guerra, nei pressi di Palmanova e dopo qualche giorno varcò l'Isonzo. Il reparto combatté a Monfalcone, San Lucia di Tolmino, Selz, Zagora, Vertoiba, Vertoibizza, Bainsizza, presso il bosco di Panovizza, San Gabriele, Monte Grappa, Montello. Il 94° oltre alla medaglia di bronzo al valor militare meritò anche tre citazioni sui bollettini di guerra del Comando Supremo. Al termine del conflitto, il 94º Reggimento aveva avuto 54 Ufficiali e 1.565 fanti caduti per la Patria. I suoi uomini vennero decorati con 2 medaglie d'oro al valor militare, 151 medaglie d'argento al valor militare e 219 medaglie di bronzo al valor militare.
Periodo tra le due guerre
[modifica | modifica wikitesto]Con la legge dell'11 marzo 1926 sul nuovo ordinamento dell'esercito, prende il nome di 94º Reggimento fanteria "Messina" ed a seguito della formazione delle Brigate su tre reggimenti viene assegnato alla XVIII Brigata di fanteria assieme al 93° "Messina" e al 157° "Liguria"; rimane composto da due battaglioni. Il 1º ottobre 1934 viene ridenominato Reggimento Scuola per AUC di fanteria con sede sempre a Fano, compito che manterrà fino al maggio 1940. Dal 1º ottobre al 15 novembre 1935 è inserito nella nuova Brigata di Fanteria "Metauro II" (CXVIII) della anch'essa nuova Divisione di fanteria "Metauro II" (118ª), costituita in Ancona in sostituzione della 18ª Divisione di fanteria "Metauro", che era stata inviata in Libia. A seguito del programma di trasformazione dell'Esercito e della costituzione delle divisioni binarie, nel maggio del 1939 la Brigata Metauro si scioglie e si costituisce la 18ª Divisione fanteria "Messina", a cui il reggimento viene assegnato insieme al 93º Reggimento fanteria "Messina" e al 2º Reggimento Artiglieria per divisione di fanteria di Pesaro.
Nella seconda guerra mondiale (1939-1945)
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º giugno 1940 il 94° perde la struttura di Reggimento Scuola ed in sua vece subentra la Scuola AUC formatasi in Fano. Al 10 giugno 1940 il reggimento è formato da: comando e compagnia comando, due battaglioni fucilieri (altre fonti indicano tre battaglioni e senza la compagnia anticarro),[3] compagnia mortai da 81, batteria armi di accompagnamento da 65/17 ed una di cannoni anticarro da 47/32.[4] Si addestra nel territorio marchigiano, fra Fossombrone, Senigallia e Mondolfo. Il reggimento partì da Fano in assetto di guerra il 2 aprile 1941 diretto a Bari e, di qui, in Albania. Nel 1941 Il Reggimento è operativo in Albania e partecipa all'invasione della Iugoslavia, combatte a Cettigne e Cattaro. Negli anni che vanno dal 1942 al 1943 dopo l'armistizio con la Grecia rimane in Montenegro con compiti di presidio e controguerriglia. L'8 settembre 1943 il 94°, dislocato in Iugoslavia, rifiuta di consegnare le armi ai tedeschi, ai croati e agli iugoslavi e tenta di riunirsi alle altre unità della divisione dirigendosi verso Ragusa ma è attaccato da reparti tedeschi a Rasvici e sopraffatto dopo alcuni giorni di aspri combattimenti. Deve essere ritenuto disciolto in data 13 settembre 1943. Nel 1946, insieme al gemello 93°, il 94° viene disciolto e la sua bandiera consegnata al Vittoriano a Roma.
Insegne e simboli
[modifica | modifica wikitesto]- Il Reggimento indossava il fregio della fanteria del Regio Esercito (composto da due fucili incrociati con al centro un tondo riportante il numero 94º che indica il reggimento e sormontati da una corona).
- Le mostrine del reggimento sono rettangolari di colore giallo con due bande laterali rosse. Alla base della mostrina si trova la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.
Motto
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 luglio del 1918, prima della battaglia di Vittorio Veneto, Gabriele D'Annunzio, che visse alcuni episodi della battaglia insieme ai fanti della brigata "Messina", volle lasciare il segno della sua ammirazione definendo la Brigata "Messina" “Impetuosa Messanensis Legio” ovvero "L'impetuosa legione di Messina" che divenne il motto del 94º Reggimento e del 93º Reggimento.[5]
Festa del Reggimento
[modifica | modifica wikitesto]La feste del reggimento è celebrata il 14 maggio anniversario della battaglia del bosco di Panovizza nel 1917, quota 174 ad est di Gorizia dove il reggimento si è guadagnato la medaglia di bronzo al valor militare.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Decorazioni alla Bandiera di guerra
[modifica | modifica wikitesto]— Guerra 1915-18[6][7]
— (Monfalcone - Santa Lucia di Tolmino - Vertoibizza- Panovizza, 24 maggio 1915 - 21 maggio 1917; Bainsizza, agosto - settembre 1917; Monte Grappa, novembre - dicembre 1917)[8]
Decorati
[modifica | modifica wikitesto]Tenente Antonio Panella[9][10]
— Veliki-Hrib, 28 agosto 1917
Capitano Alessandro Brenci[10][11]
— Sella di Dol, 2 agosto 1917
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ NOME.
- ^ Il Tempo e la Pietra - I Marmi parlanti (PDF) (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Regio Esercito - 94º Rgt. Messina.
- ^ L'organico di un reggimento di fanteria era di 3 279 uomini su due battaglioni (ognuno su cinque compagnie: 3 di fanteria, una comando ed una di armi di accompagnamento), oltre che una compagnia di mortai da 81 ed una di cannoni anticarro da 47/32 (6 pezzi). Fonte: regioesercito.it.
- ^ Lo Specchio della Città maggio 2007 / Opinioni e Commenti (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
- ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
- ^ Scheda dal sito del Quirinale. URL consultato il 18 ottobre 2010.
- ^ Brigata Messina - FrontedelPiave.info - Fronte del Piave - Fronte del piave ARTICLE.
- ^ Panella Antonio - Medaglia d'oro al valor militare, su Presidenza della Repubblica. URL consultato il 26 maggio 2024 (archiviato il 27 maggio 2024).
- ^ a b Militari decorati con Medaglia d'oro al Valor Militare (PDF), su Associazione Storica Cimeetrincee, p. 16 (232). URL consultato il 26 maggio 2024 (archiviato il 26 febbraio 2024).
- ^ Brenci Alessandro - Medaglia d'oro al valor militare, su Presidenza della Repubblica, 3 gennaio 1918. URL consultato il 26 maggio 2024 (archiviato il 27 maggio 2024).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Esercito Italiano
- 18ª Divisione fanteria "Messina"
- 93º Reggimento fanteria "Messina"
- Arma di fanteria
- Fanteria
- Elenco dei reggimenti di fanteria dell'Esercito Italiano
- Armoriale della Fanteria dell'Esercito Italiano
- Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani
- Ettore Viviani
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 94º Reggimento fanteria "Messina"
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- 94º Reggimento fanteria "Messina" nel sito dell'Esercito Italiano, su esercito.difesa.it. URL consultato il 31 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2011).
- 94º Reggimento fanteria "Messina" nel sito del Regio Esercito Italiano, su regioesercito.it.