8 amici da salvare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
8 amici da salvare
Paul Walker in una scena del film
Titolo originaleEight Below
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2006
Durata120 min
Rapporto2.35
Genereavventura, drammatico
RegiaFrank Marshall
SoggettoToshirô Ishido, Koreyoshi Kurahara, Tatsuo Nogami e Susumu Saji (film originale)
SceneggiaturaDavid DiGilio
ProduttorePatrick Crowley e David Hoberman
Produttore esecutivoGary Barber, Roger Birnbaum, Frank Marshall, Roy Lee, Todd Lieberman, Christine Iso e Masaru Kakutani
Casa di produzioneWalt Disney Pictures, Spyglass Entertainment, Mandeville Films, The Kennedy/Marshall Company
Distribuzione in italianoBuena Vista International
FotografiaDon Burgess
MontaggioChristopher Rouse
Effetti specialiAlex Burdett, Shane Mahan, J. Alan Scott, Andre Bustanoby e Jonathan Harb
MusicheMark Isham
ScenografiaJohn Willett, Ross Dempster e Peter Lando
CostumiJori Woodman
TruccoNorma Hill-Patton e Emanuela Daus
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

8 amici da salvare (Eight Below) è un film del 2006 diretto da Frank Marshall.

Scritto da David DiGilio, è tratto da un fatto realmente accaduto ed è stato prodotto dalla Walt Disney Pictures. È il remake del film giapponese Antarctica (1983).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Antartide. Il dottor Davis McClaren, aiutato da Jerry Shepherd, va alla ricerca di un meteorite. Durante la ricerca, i due scienziati vengono sorpresi da una tormenta e sono costretti a lasciare gli otto husky con cui viaggiavano al loro destino.

Jerry è preoccupato perché prima di andare via aveva legato gli otto cani in modo da non poter fuggire. Nell'Antartico la tormenta di neve imperversa e tutti, a parte Old Jack, riescono a liberarsi e a fuggire. Da qui un'estenuante ricerca di cibo per i cani che sono costretti a stare al gelo più di 200 giorni. Muoiono due cani, come già detto Old Jack, sepolto dalla neve portata dalla tormenta, e Dewey, uno dei due gemelli, che scivola da una montagna. I sei cani rimasti saranno messi a dura prova, affrontando i pericoli dell'Antartico e della fame. Jerry riesce a tornare in Antartide con la sua squadra e, quando ha ormai perso le speranze, dall'orizzonte compaiono cinque dei sei cani che corrono incontro alla squadra. Max, il più giovane della muta, conduce Jerry da Maya in fin di vita (ferita da una possente foca leopardo), che si rianima e torna a casa con tutti i suoi amici.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel film sono stati utilizzati Alaskan Malamute e un Siberian husky (Max). Ognuno degli otto cani è stato affiancato da altri cani utilizzati come controfigure per alcune scene. In totale sul set sono stati utilizzati oltre trenta cani per ritrarre gli otto animali protagonisti. Max, Maya, Dewey e Buck erano apparsi anche nel film Snow Dogs - 8 cani sotto zero.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua prima settimana di proiezione, Otto amici da salvare ha guadagnato 20 188 176 dollari in 3 066 cinema, guadagnando una media di 6 584 dollari per sala, e debuttando alla prima posizione della classifica dei film più visti negli Stati Uniti nel weekend del 17 febbraio 2006. Il film ha avuto un incasso totale in tutto il mondo di 120 453 565 dollari (81 612 565 negli Stati Uniti e 38 841 000 nel resto del mondo).[2]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti alla realtà[modifica | modifica wikitesto]

Il film è ispirato a un fatto di cronaca avvenuto nel 1958, e dal quale era stato già tratto il film del 1983 Antarctica. Nell'adattamento dell'incidente raccontato da 8 amici da salvare, gli eventi sono spostati al 1993, l'ultimo anno in cui i cani da slitta furono usati in Antartide.[3] Nella realtà storica del 1958, quindici Karafuto-Ken (Sakhalin Husky) furono abbandonati quando il team della spedizione si rese conto di non essere in grado di ritornare alla base. Quando la squadra tornò l'anno successivo, due cani erano ancora vivi (Taro e Jiro), sette furono trovati morti ancora incatenati, mentre degli altri sei non furono ritrovate le tracce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A True 'Survivor' Story, Dog Version, The Washington Post, 16 febbraio 2006, pp. C12. URL consultato l'11 gennaio 2008.
  2. ^ Eight Below (2006) - Box Office Mojo
  3. ^ Michael Rechtshaffen, Eight Below, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 15 febbraio 2006. URL consultato il 1º gennaio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2006).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]