76/17 Mod. 1912 R.M.

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76/17 Schneider Modello 1912
Un 76/17 con estensione dello scudo a protezione dello spolettatore
Tipocannone da sbarco
OrigineBandiera della Francia Francia
Impiego
UtilizzatoriBandiera dell'ItaliaRegio Esercito
ConflittiPrima guerra mondiale
Produzione
ProgettistaSchneider et Cie
Data progettazione1912
CostruttoreAnsaldo
Entrata in servizio1912
Ritiro dal servizio1945
Descrizione
Peso508 kg
Lunghezza canna1,4 m (18,4 calibri[1])
Altezza1,12 m
Calibro76,2 mm
Munizionicartoccio proietto 76 × 165 mm R[2]
Peso proiettilea terra: 5,3 kg
in mare: 8,5 kg[3]
Azionamentootturatore a vite interrotta
Cadenza di tiro12-14 colpi/min.
Velocità alla volataa terra: 375 m/s
in mare: 200 m/s
Gittata massima6 km[4]
Elevazioneaffusto a piedistallo: -3/+23°
affusto ruotato: -13/+23°
Angolo di tiro
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Il 76/17 Schneider Modello 1912 Regia Marina era un cannone da sbarco progettato da Schneider et Cie in Francia e prodotto su licenza dall'italiana Ansaldo. Fu utilizzato dalla Regia Marina durante la prima guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Pezzo in posizione di traino, agganciato all'avantreno trainato dagli artiglieri

Le navi da guerra della Regia Marina, come quelle della altre potenze coloniali, trasportavano spesso contingenti di fanteria di marina che avevano il compito di fornire protezione alle navi nei porti esteri o di effettuare operazioni di guerra anfibia. Il problema che gli ingegneri della Schneider et Cie dovettero affrontare era che le truppe della Brigata Marina si trovavano spesso a operare come forza di spedizione in areee con limitate infrastrutture stradali e ferroviare; necessitavano quindi di un cannone leggero capace di fornire supporto di fuoco su terreni accidentati[5].

L'artiglieria campale del tempo era progettata per essere trainata da pariglie di cavalli, per poi essere messa in batteria manualmente; a volte potevano essere trasportati su due vetture separate, una per la bocca da fuoco e una costituita dall'affusto. Questo tipo di artiglieria era troppo pesante e ingombrante per essere facilmente dispiegato durante le operazioni anfibie in assenza di mezzi da sbarco specializzati, cosicché dovevano essere scomposti per essere stivati a bordo. Si pensò che poteva essere un vantaggio poter montare la bocca da fuoco su un affusto a piedistallo a bordo delle lance, per fornire supporto di fuoco durante lo sbarco; una volta presa la spiaggia, la bocca da fuoco poteva essere rimossa dall'affusto imbarcato e incavalcata sull'affusto campale[5].

Progetto[modifica | modifica wikitesto]

Un esemplare su affusto a piedistallo

La designazione ufficiale della Schneider era Canon Schneider de 76.2 mm de Débarquement Type M.C.5. Il 76/17[1] era un pezzo a retrocarica con otturatore a vite interrotta, affusto scudato a coda, freno di sparo idropneumatico e ruote in legno cerchiate in acciaio. Assemblato, il pezzo poteva essere agganciato a un avantreno che trasportava 32 colpi e trainato dalla squadra di artiglieri o da una pariglia di cavalli[4] .

Il cannone utilizzava munizioni a cartoccio proietto, che il Catalogue des matériels d'artillerie Schneider et Compagnie mis en service sur les fronts alliés en 1914-1917 suddivideva per peso e velocità alla volata differenti per proietti ad uso terrestre o imbarcato[3]. Esistono fotografie del Comando Supremo del Regio Esercito di un 76/17 su affusto antiaereo[6] e l'Ansaldo ne propose l'utilizzo per equipaggiare 12 autocannoni antiaerei, ma non è noto quanti ne furono effettivamente realizzati[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Nella nomenclatura italiana la prima cifra indica il calibro espresso in millimetri, la seconda la lunghezza della canne espressa in calibri. Questa non corrisponde ai 18,4 calibri effettivi in quanto gli italiani calcolavano la lunghezza della canne escludendo la lunghezza della camera di scoppio.
  2. ^ 77-77 MM CALIBRE CARTRIDGES, su quarryhs.co.uk. URL consultato il 21 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2021).
  3. ^ a b (FR) Schneider et Cie (du Creusot). Auteur du texte, Les Établissements Schneider. Matériels d'artillerie et bateaux de guerre, su Gallica, 1914. URL consultato il 21 marzo 2021.
  4. ^ a b (FR) Catalogue des matériels d'artillerie Schneider et Compagnie mis en service sur les fronts alliés en 1914-1917 (JPG), su pandor.u-bourgogne.fr. URL consultato il 21 marzo 2021.
  5. ^ a b Wolfgang Fleischer, German artillery : 1914-1918, Barnsley, 2015, pp. 100, ISBN 978-1-4738-2398-3, OCLC 893163385.
  6. ^ La gverra ... dalle raccolte: del reparto fotografico, del comando supremo, del r. esercito, Treves, 1917.
  7. ^ 17964948, L'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE GUERRA VOL I, su issuu.com. URL consultato il 21 marzo 2021.

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