52º Reggimento artiglieria "Torino"

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52º Reggimento artiglieria terrestre "Torino"
Stemma araldico del Reggimento
Descrizione generale
Attivo1º luglio 1916 - oggi
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
TipoArtiglieria terrestre
DimensioneReggimento
Guarnigione/QGPersano
EquipaggiamentoLand Rover AR 90, M577, M548
PatronoSanta Barbara
Motto"Domino e domo"
ColoriBlu e giallo, colori reggimentali - Giallo e nero, colori dell'Arma di Artiglieria
Marcia"Inno del 52º Reggimento"
Battaglie/guerre1ª Guerra Mondiale, Italia, 1916-1917-1918; 2ª Guerra Mondiale: Italia, Jugoslavia, Russia,CSIR e ARMIR 1941-1942-1943;
Missioni: Operazione Domino

1992 Vespri Siciliani 2002-2006, Operazione SFOR Bosnia 2003-2004, Operazione Strade sicure 2008-2011, Operazione ISAF, Afghanistan 2011; Operazione Domo (dal 2003)

Anniversari1º luglio data della costituzione del reggimento
Decorazioni1 Medaglia d'Oro al Valor Militare, 1 Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Onori di battagliaVI, X e XI Battaglia dell'Isonzo - San Marco - Belpoggio - Nervesa - Vittorio Veneto - Fadalto 1916-1918;

Fronte francese 1940; Fronte jugoslavo 1941; Fronte russo F.Dnjepr-Gorlowka-dic.1941; Malo e Novo Orlowka, Arbusow, Tscherkow-dic.1942;

Reparti dipendenti
  • Comando di reggimento
  • 1 batteria comando e supporto logistico "Pièmont"
  • 1 batteria sorveglianza, acquisizione obiettivi e collegamento "Vercelli"
  • 1 gruppo semoventi "Ten.Col.MOVM Nicola RUSSO" su:
  • Batteria tiro e supporto tecnico "Div. Torino"
  • 1ª Batteria obici "Piave"
  • 2ª Batteria obici "Arbusow"
  • 3ª Batteria obici "Tscherkow"

alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente.

Comandanti
Degni di notaM.O.V.M. Nicola Russo; M.A.V.M. Ulisse Rosati
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Il 52º Reggimento artiglieria terrestre "Torino" è un reparto dell'Esercito Italiano.

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Il 52º Reggimento di Artiglieria è stato costituito a Padova il 1º luglio 1916, in attuazione della circolare 9 giugno 1916 del Comando Supremo, formato da due Gruppi, con personale e materiale in parte rimpatriato dalla Libia, in parte tratto dai reggimenti 2º, 8º, 14º e 27º.

Denominazioni e sedi[modifica | modifica wikitesto]

  • 52º Reggimento artiglieria da campagna (Padova 1916-1918)
  • 52º Reggimento artiglieria "Peloritana II" (Messina 1935-1936)
  • 52º Reggimento artiglieria "Torino" (Civitavecchia 1938-1943)
  • 52º Reggimento artiglieria da campagna controcarri "Cremona" (Acqui 1947-1951)
  • 52º Reggimento artiglieria da campagna (Acqui 1951-1953)
  • 52º Reggimento artiglieria pesante (Alessandria 1953-1962)
  • 52º Reggimento artiglieria pesante (Brescia 1962-1975)
  • 52º Gruppo artiglieria da campagna "Venaria" (Brescia 1975-1992)
  • 52º Reggimento artiglieria da campagna semovente "Torino" (Brescia 1992-1995)
  • 52º Reggimento artiglieria da campagna semovente "Torino" (Vercelli 1995-2002)
  • 52º Reggimento artiglieria terrestre "Torino" (Vercelli 2002-2016)
  • 52º Reggimento artiglieria terrestre "Torino" (Bracciano 2016-2020)
  • 52º Reggimento artiglieria terrestre "Torino" (Persano 2020)

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Durante la prima guerra mondiale, inquadrato nella 48ª Divisione della 3ª Armata, nell'agosto 1916 ebbe il battesimo del fuoco nella sesta battaglia dell'Isonzo e nella presa di Gorizia. Nell'ottobre le batterie del reggimento concorrono alle azioni nel tratto Sober - Vertojba (ottava battaglia dell'Isonzo) e, nel novembre, a quelle sul S.Marco. Nel 1917 prende parte alla decima e undicesima battaglia dell'Isonzo per la conquista di Belpoggio e, nel novembre, al termine del ripiegamento sul Piave, si schiera sul Montello. Nel 1918, il Reggimento partecipa alla battaglia di arresto e concorre ad impedire al nemico l'attraversamento del fiume Piave, nella zona di Nervesa. Dal 27 al 30 ottobre partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto e, ultimo atto di guerra, spara gli ultimi colpi a Fadalto il 1º novembre 1918.

Il periodo tra le due guerre[modifica | modifica wikitesto]

Sciolto al termine della prima guerra mondiale, fu ricostituito il 25 febbraio 1935 a Messina, con la denominazione di "52º Reggimento Artiglieria "Peloritana II", a seguito del trasferimento in Etiopia del 24º Reggimento Artiglieria "Peloritana" e rimane in vita fino al 9 dicembre 1936. Costituito nuovamente il 1º ottobre 1938 come 52º Reggimento di Artiglieria "Torino", composto da 1 Gruppo da 100/17, 2 Gruppi da 75/27 e dalla 10ª Batteria controarei da 20mm., viene assegnato alla Divisione “Torino”.

La seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 giugno 1940, allo scoppio delle ostilità, raggiunge la zona d'impiego a S.Bartolomeo al Cervo, in Liguria, da dove partecipa alla campagna sul fronte occidentale. Nella primavera 1941 partecipa alla invasione della Jugoslavia e, dal 16 al 18 aprile, viene impiegato in territorio di occupazione nella zona di Spalato, Mostar, Macarsca e Tenin, da dove rientra in patria il 17 giugno. Nel luglio 1941, il Reggimento, inquadrato nella 52ª Divisione fanteria "Torino", entra a far parte del "Corpo di spedizione italiano in Russia" (CSIR). Tra il luglio 1941 e 1942 partecipa al forzamento del fiume Dnjepr, alla conquista di Gorlowka, alla battaglia dei dieci giorni e nel corso dell'offensiva russa del Natale 1942, guadagna allo Stendardo una Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Nel 1942 partecipa all'avanzata fino al Don e ai combattimenti difensivi del dicembre a Malo e Nowo Orlowka. Durante il ripiegamento subisce gravi perdite in vari scontri e, in particolare, negli aspri combattimenti di Arbusow per rompere l'accerchiamento. In questa lotta disperata, nel tristemente famoso "vallone della morte" o "Alcazar degli Italiani" di Arbusow, trova la morte il decimo Comandante di Reggimento, colonnello Ulisse Rosati che perisce, colpito dal fuoco dei mortai e dei lanciarazzi nemici, insieme allo stendardo del Reggimento. Dopo una dura ritirata, conducendo aspri e sanguinosi combattimenti, combattendo a fianco dei fanti della Divisione, che hanno termine a Tscherkow il 16 gennaio 1943 allorché, forzato l'accerchiamento, si ricongiunge con reparti amici. Il 31 maggio 1943, un centinaio di artiglieri giungono a Gorizia, unici superstiti dei circa duemilatrecento partiti per la Russia.
Per tali fatti lo stendardo del 52º Reggimento fu decorato della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Ricostituito nel 1947 ad Acqui, dopo numerosi provvedimenti ordinativi, il 1º agosto 1992 assume la denominazione di 52º Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente “Torino” con sede a Brescia e dall'11 ottobre 1995 si trasferisce a Vercelli, alle dipendenze della Brigata meccanizzata "Centauro" fino al 31 dicembre 2001. A seguito di nuovi provvedimenti ordinativi, dal 1º gennaio 2002 al 31 dicembre 2004 passa alle dipendenze della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli" e, dal 1º gennaio 2005, passa alle dipendenze della Brigata di Artiglieria Terrestre. Dal 1º ottobre 2010 il Reggimento è posto alle dipendenze del Comando Artiglieria.

Dall'8 settembre 2016 il reggimento è trasferito nella sede di Bracciano, sostituito nella caserma "Scalise" di Vercelli dal Reggimento artiglieria a cavallo "Voloire".

Da settembre 2020 il Reggimento "Torino" viene trasferito a Persano.

Onorificenze e Ricompense[modifica | modifica wikitesto]

La Bandiera di Guerra del 52º Reggimento Artiglieria è decorata di una Medaglia d'oro al valor militare e una Medaglia di bronzo al valor militare. Al 52º Reggimento Artiglieria della Divisione "TORINO":

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Già decorato di medaglia di bronzo per le azioni compiute sul fronte orientale durante il primo anno di campagna di Russia, sfolgorava vittorioso nella rapida avanzata dal Bulawin al Don nel luglio 1942. Dalle salde posizioni raggiunte sul Don il 52º Reggimento Artiglieria portava più volte le sue batterie a sostenere anche altri settori, concorrendo efficacemente a rafforzare anche reparti alleati. Sopraggiunto il duro inverno russo e con esso una poderosa offensiva del nemico a largo raggio, il 52º Reggimento Artiglieria, gareggiando in disciplina e valore con gli altri reparti della Divisione, battendo continuamente il nemico in una prima azione di ripiegamento, portava in salvo i suoi mezzi nonostante la scarsezza della sua scorta di carburante. Avendo dovuto cedere tutta la benzina rimasta ai carri armati alleati che scortavano la Divisione, trasforma tutti i suoi artiglieri in fanti, dopo aver sacrificato ad uno ad uno i suoi pezzi non senza prima averli resi inefficienti. Assediato una prima volta in una zona fortemente battuta, lanciava i superstiti all'assalto alla baionetta, riuscendo a rompere il cerchio. Dopo lunghissima marcia durata oltre 36 ore a digiuno, fra i mortali tormenti di una bassissima temperatura, gli artiglieri superstiti, combattendo sempre come fanti tra i fanti, raggiungevano un altro più arretrato caposaldo entro cui, nuovamente accerchiati, tenevano fronte al nemico per ben ventiquattro giorni. Rotto infine anche questo secondo accerchiamento, i resti del Reggimento, ridotti appena al 10% degli effettivi, riuscivano con altra epica marcia a ricongiungersi coi resti della propria Armata. Il glorioso Stendardo, colpito più volte col proprio colonnello comandante dal fuoco delle artiglierie e mortai nemici, bruciava entro l'autovettura frantumata, sparendo così nella mischia come il simbolo di un mitico eroe trasumanato dal fuoco.»
— Fronte Russo Malo e Nowo Orlowka - Bogutschar - Wiatschenkawa - Monastyrschina - Peseka - Merkulow - Demidow - Ssuow - Arbusow - Tscherkow, luglio 1942 - gennaio 1943
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nel corso delle successive battaglie offensive e poi nella protezione delle proprie fanterie divisionali schierate su importanti posizioni difensive, assumendo il rischio delle linee più avanzate e amalgamando all'ardimento dei battaglioni il valore dei propri gruppi, ha opposto alla rabbiosa pervicacia di nemico agguerrito e soverchiante la fermezza d'animo e l'abilità dei capi e gregari, ai suoi sacrifici dappertutto è stato premio il successo.»
— Fronte Russo: agosto 1941-maggio 1942
Decreto 31 dic. 1947 di concessione della MOVM
Decreto 21 ott. 1942 di concessione della MBVM

Ricompense individuali nella 1ª Guerra Mondiale (1916-1918)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia
  • 16 Medaglie d'argento al valor militare
  • 46 Medaglie di bronzo al valor militare
  • 20 Croci di guerra al valor militare
  • 30 encomi solenni

Ricompense individuali nella 2ª Guerra Mondiale (1940-1943)[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 Medaglie d'oro al valor militare (di cui 2 "alla memoria")
  • 15 Medaglie d'argento al valor militare (di cui 9 "alla memoria")
  • 23 Medaglie di bronzo al valor militare (di cui 2 "alla memoria")
  • 9 Croci di guerra al valor militare
  • 1 promozione per merito di guerra

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 13 giugno 2008 il Reggimento ha ricevuto l'Alto Privilegio della nomina a Socio d'Onore dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Federazione di Biella.
  • Il 28 novembre 2013, in occasione del saluto alla Bandiera di Guerra del 52º Reggimento Artiglieria Terrestre “Torino” e agli artiglieri di prossimo impiego operativo in Kosovo, il Sindaco della Città di Vercelli, Avv. Andrea Corsaro, ha conferito la cittadinanza onoraria al Reparto.

Persone legate al Reggimento[modifica | modifica wikitesto]

  • Tenente colonnello Nicola Russo, medaglia d'oro al valor militare, con la seguente motivazione:

«Comandante di gruppo di artiglieria particolarmente impegnato ed esposto, con l'esempio e l'ascendente personale fece della propria unità un forte ed agguerrito strumento di lotta che, anche nel logorio di un lungo, estenuante ripiegamento, conservò, per suo merito e nonostante quotidiane sanguinose perdite, intatta la coesione disciplinare e la capacità operativa. Catturato e sottoposto, per la fierezza del carattere e l'inflessibile attaccamento al dovere ed all'onore militare, a inenarrabili patimenti e privazioni, per oltre undici anni di prigionia seppe opporre alle più allettanti lusinghe ed alle più crudeli minacce e sevizie la dirittura del contegno, la cosciente indifferenza al sacrificio dalla vita, la completa dedizione di tutto se stesso alla Patria lontana ed alle sue istituzioni. Col suo fiero contegno fu per i compagni di prigionia simbolo delle più elette virtù di uomo e di soldato e per gli stessi nemici esempio di incorruttibile rettitudine e di fulgido valore. – Russia, 1942 – 1954».

  • Tenente don Pasquale De Barbieri, medaglia d'oro al valor militare "alla memoria", con la seguente motivazione:

«Cappellano militare di altissime doti intellettuali e spirituali. Sempre presente dove più incombeva il pericolo ad alleviare con la voce della fede e del cuore ogni sofferenza. Durante un sanguinosissimo combattimento, invitato più volte a porsi in salvo, rifiutava per rimanere presso i suoi artiglieri feriti. Ferito lui stesso in più parti del corpo e reso cieco da un colpo di mortaio, invitato nuovamente a salvarsi, rispondeva: «Il mio posto è qui», e illuminato solo da sublime spirito di altruismo brancolava tra i morenti e continuava la sua santa missione chiudendo l'esistenza feconda di carità e d'amore fra gli artiglieri nei quali, in tre campagne, aveva alimentato la fiamma del dovere coi sacri ideali di Dio e della Patria. — Arbusow (Fronte russo), 26 dicembre 1942.».

  • Tenente medico Guido Miotto, medaglia d'oro al valor militare "alla memoria", con la seguente motivazione:

«Ufficiale medico di un gruppo di artiglieria divisionale, incurante del pericolo si prodigava nel raccogliere e curare i feriti e gli ammalati nei posti più avanzati e battuti, distinguendosi particolarmente durante duro ripiegamento. Catturato, si dedicava senza risparmio e senza preoccuparsi della sua incolumità tra innumerevoli ammalati di morbo contagioso, finché, colpito egli stesso dal male, moriva nel compimento del suo dovere stoicamente compiuto. —Fronte russo, dicembre 1942 - aprile 1943.».

Cronotassi[1] dei Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

I colonnello Gaetano BERETTA 01.07.1916 06.09.1918
II colonnello Angelo MAROLDA 07.09.1918 31.12.1918
III colonnello Adelchi BORZI 25.02.1935 09.07.1936
IV tenente colonnello Enrico BARBERINI 10.07.1936 09.12.1936
V colonnello Salvatore BARTIMORO 01.10.1938 31.12.1939
VI tenente colonnello Renato BARBARA 01.01.1940 17.04.1940
VII colonnello Luigi PODIO 18.04.1940 24.06.1940
VIII tenente colonnello Ugo DE LUCA 25.06.1940 30.06.1940
IX colonnello Giuseppe GHIRINGHELLI 01.07.1940 08.07.1942
X colonnello Ulisse ROSATI 09.07.1942 23.12.1942
XI tenente colonnello Nicola RUSSO 24.12.1942 30.04.1943
XII colonnello Camillo GIORIO 01.05.1943 13.09.1943
XIII tenente colonnello Alessandro BOSELLI 01.05.1947 28.07.1947
XIV colonnello Giuseppe MIGLIORATI 29.07.1947 28.02.1949
XV colonnello Archimede NOVELLI 01.03.1949 15.04.1950
XVI colonnello Eugenio DE MARTINO 16.04.1950 30.06.1953
XVII colonnello Umberto PAGNONI 01.07.1953 31.08.1955
XVIII colonnello Giuseppe SAMMARCO 01.09.1955 31.10.1957
XIX colonnello Renzo GIULIANO 01.11.1957 28.02.1959
XX colonnello Giovanni DE GENNARO 01.03.1959 19.02.1960
XXI colonnello Attilio ALBERTO 20.02.1960 19.02.1961
XXII colonnello Alfredo MESSERI 20.02.1961 19.02.1962
XXIII colonnello Giacomo GARIS 20.02.1962 09.02.1964
XXIV colonnello Marcello GALLEANI D'AGLIANO 10.02.1964 22.08.1965
XXV colonnello Fernando RUCO 23.08.1965 04.04.1967
XXVI colonnello Oberto MARRAMA 05.04.1967 30.09.1968
XXVII colonnello Vittorio DANZA 01.10.1968 30.09.1969
XXVIII colonnello Aurelio PANZA VOLTA 01.10.1969 30.10.1970
XXIX colonnello Giannicola DAVI' 01.10.1970 30.09.1971
XXX colonnello Gino AMATI 01.10.1971 30.09.1972
XXXI colonnello Francesco ARVAT 01.10.1972 30.09.1973
XXXII colonnello Elio PALMA 01.10.1973 30.09.1974
XXXIII colonnello Piercesare GUCCIONE PRATA 01.10.1974 30.09.1975
XXXIV tenente colonnello Severino ANTONNICOLA 01.10.1975 29.08.1976
XXXV tenente colonnello Eraldo MONGICOLI 30.08.1976 29.08.1977
XXXVI tenente colonnello Antonio TERRIZZI 30.08.1977 29.08.1978
XXXVII tenente colonnello Giovanni SCALONE 30.08.1978 29.08.1979
XXXVIII tenente colonnello Aurelio MAZZU' 30.08.1979 29.08.1980
XXXIX tenente colonnello Giorgio ANSUINI 30.08.1980 30.08.1981
XL tenente colonnello Donato PALUMBO 31.08.1981 30.08.1982
XLI tenente colonnello Luigino GOTTARDI 31.08.1982 29.08.1983
XLII tenente colonnello Antonio DE ROCCO 30.08.1983 30.08.1984
XLIII tenente colonnello Giuseppe GIUBBINI FERRONI 31.08.1984 30.08.1985
XLIV tenente colonnello Massimo ALARI 31.08.1985 09.08.1987
XLV tenente colonnello Maurizio PINNA 10.08.1987 09.08.1988
XLVI tenente colonnello Giampiero PINNA 10.08.1988 30.08.1990
XLVII tenente colonnello Francesco TARRICONE 31.08.1990 01.09.1991
XLVIII colonnello Giovanni MORGANA 02.09.1991 24.08.1992
XLIX colonnello Giuseppe MAURO 25.08.1992 10.10.1994
L colonnello Francesco FERRIGNO 11.10.1994 10.10.1995
LI colonnello Giuseppe TOMMASI 11.10.1995 23.09.1996
LII colonnello Enrico CAPUANO 24.09.1996 28.07.1997
LIII colonnello Agostino FEOLA 29.07.1997 01.10.1998
LIV colonnello Domenico BAZZO 02.10.1998 25.10.2000
LV colonnello Paolo RUGGIERO 26.10.2000 05.10.2001
LVI colonnello Maurizio SULIG 06.10.2001 29.08.2002
LVII colonnello Vincenzo RUSSO 30.08.2002 22.10.2004
LVIII colonnello Franco MARANGONI 23.10.2004 01.09.2005
LIX colonnello Santi BONFANTI 02.09.2005 03.05.2007
LX colonnello Antonio ZUPPARDO 04.05.2007 18.12.2008
LXI colonnello Massimo GUASONI 19.12.2008 01.10.2009
LXII colonnello Daniele LIA 02.10.2009 19.08.2010
LXIII colonnello Giuseppe MAZZA 20.08.2010 20.10.2011
LXIV colonnello Antonio SGOBBA 21.10.2011 16.10.2014
LXV colonnello Gianpino COSTANZO 17.10.2014 01.10.2015
LXVI colonnello Michele AMENDOLAGINE 02.10.2015 06.09.2016

Ricostituzione del NIF del 52º Rgt in Bracciano

LXVII Colonnello Antonio Stasi dal 2016 fino 17.08.2018

LXVIII Tenente Colonnello Andrea Fanfani dal 18.08.2018 al gennaio 2020.

File multimediali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ dal greco "chronos"= tempo e "taxis" ordine. Elenco ordinato cronologicamente di persone succedutesi in una carica.
  • Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Storico - "l'Esercito e i suoi Corpi" (pagg.634-636) - Roma 1973

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