17º Stormo incursori

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17º Stormo incursori
Stemma araldico del 17º Stormo.
Descrizione generale
Attivo
  • 1942-1943
  • 1º marzo 2003 - oggi
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioAeronautica Militare
TipoForze speciali
CompitiCombat Controller /Combat SAR
SedeAeroporto di Furbara
MottoSufficit Animus
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Guerra fredda
Guerra in Kosovo
Guerra del Golfo
Guerra in Afghanistan
Guerra in Iraq
Guerra in Somalia
Guerra civile in Libano
Guerra civile in Libia
Guerra civile siriana
Parte di
1ª Brigata aerea "operazioni speciali"
Comandanti
Comandante attualeColonnello Livio Albano
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Il 17º Stormo incursori, già Reparto incursori dell'Aeronautica Militare (RIAM) fino all'8 aprile 2008, trae le proprie origini dagli Arditi distruttori della Regia Aeronautica (ADRA), reparto operante nella seconda guerra mondiale, soprattutto in Africa settentrionale, da cui ha ereditato anche il "basco color sabbia".

L'attuale denominazione del reparto deriva invece dal disciolto "17º stormo intercettori teleguidati" e il proprio motto dal 17º Gruppo caccia.

Il 17º Stormo incursori, inquadrato nella 1ª Brigata aerea "operazioni speciali", fa parte delle forze speciali italiane (TIER 1), sotto il comando operativo del Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS)[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma del 17ºStormo

Gli Arditi della Regia Aeronautica[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda guerra mondiale era necessario disporre di unità altamente specializzate, addirittura per una sola operazione per volta. Gli ADRA (Arditi Distruttori della Regia Aeronautica), precursori dell'odierno 17º Stormo, rispondevano all'ultima necessità e pertanto il reparto fu dispiegato in Nord Africa. Quando il colonnello pilota paracadutista Giuseppe Baudoin era diventato il padre spirituale di tutti i paracadutisti italiani, dalla scuola militare di Tarquinia uscivano, pronti alle prime operazioni, i paracadutisti della Folgore, del "Battaglione P" e del Battaglione ADRA. Il primo obiettivo dell'ADRA doveva essere:

«Agire su determinati campi d’aviazione nemici, in concomitanza con le truppe terrestri, per l’occupazione dei campi stessi e per il loro riattamento, necessario per l’atterraggio dei reparti aerei destinati al trasporto delle truppe aviotrasportabili;»

Nel 1942 nacque il 1º Reggimento d’assalto della R.A. "Amedeo d'Aosta", destinato a rendere famosi i reparti d'assalto dell'Aeronautica. Prima dell'armistizio presso Gebel Abiod, infatti, questo gruppo combatté a lungo contro le forze alleate, senza abbandonare mai la posizione. Dopo essersi paracadutati presso Philippeville (Algeria) e dopo una marcia forzata, il ponte di Beni Mansur, dal quale dovevano passare alcune truppe anglo-americane, è fatto saltare e distruggere da altri parà R.A. Successivamente si infiltrarono nel vicino campo d'aviazione ed innescarono cariche esplosive italiane e tedesche. Dovevano recarsi nei pressi di El Carruba, ma nessuno arrivò per imbarcarsi e tornare in Italia. Così riportò allora il comando, che li imprigionò, allo stato maggiore della Royal Air Force:

«Air Force: on November 1942 the Air Force grouped its 1st Parachutist Unit (renamed "Battalion") with the "Loreto" Battalion (an air-transportable ground-crews and engineers unit expecialy trained to operate captured enemy airfield) in the 1st Air Force Assault Regiment "Amedeo d'Aosta". A 3rd Battalion of Parachutist Demolition Engineers was planned but never formed. At the moment of the Armistice (September 8th 1943) the 2nd Battalion ADRA had just begun the training of its first elements»

Inoltre due pattuglie di Arditi Distruttori, che avevano come obiettivo l'aeroporto di Bengasi, riuscirono, con forti perdite, a distruggere 25 quadrimotori B-24 Liberator il 18 giugno 1943.[2] Il 1º luglio 1943 il 1º Reggimento d'assalto "Amedeo d'Aosta" venne posto in posizione quadro.

La tradizione del Diciassettesimo[modifica | modifica wikitesto]

Il 17º Gruppo caccia, formato dalla 75ª Squadriglia caccia e dalla 83ª Squadriglia equipaggiate con aerei Nieuport 29, nacque a Lonate Pozzolo nel maggio 1924 all'interno del 1º Stormo caccia. Il 3 giugno 1940 il Gruppo con la 71ª Squadriglia caccia, 72ª Squadriglia caccia ed 80ª Squadriglia caccia passa alle dipendenze del Comando Aeronautica della Sicilia ricevendo gradualmente i Fiat C.R.42 ed i Macchi M.C.200.

A fine giugno 1941 il Gruppo fece ritorno a Campoformido dove prese in carico i nuovi Macchi M.C.202. A fine ottobre 1941 il Gruppo si trasferì prima a Ciampino Sud, poi a Comiso ed infine in Africa Settentrionale. Il 25 novembre dello stesso anno i suoi C.202 giunsero in Libia, inizialmente schierati a Martuba. Nell'ottobre 1942 fu nuovamente trasferito a Ciampino ed il 7 novembre il Gruppo inviò i suoi velivoli in Sardegna per partecipare nei giorni successivi alle operazioni aeree sulla costa africana. Da qui e da Pantelleria il Gruppo con i nuovi Macchi M.C.205 si impegna ancora in missioni di scorta a convogli navali ed aerei diretti in Tunisia. Nel maggio 1943 la superiorità delle forze alleate impose lo spostamento del Gruppo a Catania; nel luglio dello stesso anno, esaurita la capacità bellica per contrastare lo sbarco alleato in Sicilia, rientrò a Ronchi dei Legionari dove giunse l’armistizio ed il Gruppo fu considerato sciolto alla data dell’8 settembre 1943.

Trascorsi i primi anni del secondo dopoguerra, costituitasi l'Aeronautica Militare, il 17º Gruppo fu assegnato al 1º Stormo caccia Ogni Tempo, costituito il 1º maggio 1956 all'interno della 51ª Aerobrigata (ex 51º Stormo) di Istrana con velivoli North American F-86K, con alle dipendenze la 72ª e la 80ª Squadriglia. Il gruppo fu soppresso il 1º maggio 1959, e il 3º Gruppo di Padova assunse il numero ordinativo di 17º Gruppo I.T., (intercettori teleguidati). Le Squadriglie dipendenti dal 17º Gruppo IT cambiarono la numerazione in 72^ (ex 1^), 79^ (ex 2^), 80^ (ex 3^) ed 81^ (ex 4^). A far data dal 1º ottobre 1964 il 17º Gruppo IT si trasformò in 17º Reparto IT.

Il 17º Stormo IT[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1º novembre 1985, per effetto delle disposizioni emanate dallo Stato Maggiore dell’AM, assunse la nuova denominazione di 17º Stormo IT, mantenendo la stessa sede e le stesse dipendenze organiche, alle dipendenze dalla 1ª Aerobrigata intercettori teleguidati. Dal 1999 la configurazione dello Stormo fu effettuata su tre Gruppi (58°, 72° ed 80°). Lo stormo è stato soppresso in data 1º luglio 2007.

Gli incursori del 17°[modifica | modifica wikitesto]

Gli incursori alla parata militare del 2 giugno.

Nel 1970 si ebbe un tentativo di costituire un Gruppo di formazione Reggimento A.M., che doveva incorporare un battaglione aviotrasportato di specialisti in missioni di sabotaggio. Nasceva così il “Battaglione Azzurro”, i cui primi volontari iniziarono ben presto un intenso addestramento presso l’aeroporto di Guidonia. L'iniziativa non ebbe seguito e personale brevettato fu assegnato, sempre a Guidonia, alla nuova “Sezione Paracadutisti dell’Aeronautica Militare”, dove diede vita alla pattuglia dei "Falchi Blu", un team dimostrativo di paracadutismo acrobatico. Alla fine degli anni '90 si pensò a personale aerosoccorritore, addestrato per le missioni SAR e Combat SAR.[3].

Il 1º marzo 2003 viene costituito il "Reparto incursori A.M." che eredita le tradizioni delle analoghe specialità della Regia Aeronautica.

Il 2 aprile 2008 il reparto assume l'odierna denominazione di 17º Stormo incursori, con sede all'aeroporto di Furbara.[4].

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Gli incursori del 17º Stormo dell'AM operano in un contesto interforze nazionale o, secondo le specifiche direttive politico-militari, in ambito NATO, UE o di coalizioni multinazionali, l'esecuzione di operazioni speciali, principalmente a forte connotazione aeronautica.

Sono in grado di operare, insieme con le altre forze speciali nazionali, in tempi ridottissimi e con procedure non convenzionali, a tutela degli interessi nazionali e per il contenimento dei rischi di natura politica generati dal terrorismo internazionale. Compiono quindi azioni dirette, ossia operazioni offensive contro obiettivi di rilevanza strategica o eventualmente operativa, con incursioni, colpi di mano e guida terminale di munizionamento di precisione; ricognizioni speciali per l'acquisizione di informazioni di interesse strategico ed operativo; concorso alle operazioni di controterrorismo all'estero; operazioni di assistenza militare nei confronti di forze alleate; liberazione o ripristino delle condizioni di sicurezza di ambasciate nazionali o altre infrastrutture soggette alla nostra sovranità, inclusi navi ed aeromobili.

Le missioni principali affidate agli incursori del 17º Stormo comprendono il Combat Controller ed il Combat SAR.

Combat controller[modifica | modifica wikitesto]

La funzione di "Combat Controller" rappresenta il cuore della specialità, che ne esalta la specificità e colma una lacuna nelle professionalità esistenti tra le forze speciali italiane. Scaturisce dalla necessità, già avvertita in passato, di disporre di elementi in grado di conquistare, preparare, attrezzare e difendere piste di atterraggio o comunque superfici idonee a operazioni aeree, in aree remote e in ambiente non permissivo, quindi di dirigere da terra (da queste piste improvvisate) il traffico aereo nelle fasi di atterraggio e partenza, nonché di assistenza. A tale scopo gli incursori necessitano di una completa abilitazione al combattimento, dell'idoneità al maneggio di esplosivi e al loro disinnesco, della capacità di posizionare e attivare sistemi di comunicazione, sistemi meteo e di ausilio alla navigazione aerea per fornire assistenza terminale, diurna e notturna, al traffico aereo militare nell'area di interesse.

I Combat Controller sono inoltre in grado di effettuare ricognizioni speciali, da attuarsi in profondità in territorio ostile, per la raccolta di informazioni su obiettivi e installazioni aeronautiche di particolare interesse e di procedere alla loro distruzione, anche mediante la guida terminale sul bersaglio di armamento a guida laser. Quest'ultima capacità, resa di interesse strategico dall'assoluta necessità politico/militare di ridurre al minimo i danni collaterali, si affianca, potenziandola, a quella da tempo posta in essere dagli incursori di Esercito e Marina e dagli operatori FS del 4° Ranger e 185º RAO.

Aerosoccorritore del 17°

Combat SAR[modifica | modifica wikitesto]

Gli STOS-PARARESCUE del 17º Stormo incursori svolgono le missioni di Combat SAR, ovvero alla ricerca e al soccorso dei militari italiani in missione all'estero.

Il C-SAR include la ricerca e soccorso, con l'individuazione e il recupero di personale isolato in area ostile; esso non rientra di norma nel novero delle operazioni speciali, ricadendo tra le attribuzioni degli aerosoccorritori più qualificati del 15º Stormo. In molte situazioni, tuttavia, la valenza strategica del recupero di personale abbattuto oltre le linee risulta innegabile, così come l'opportunità di affidare tali missioni al personale più qualificato, specie in assenza di complete informazioni operative ed in presenza di una esfiltrazione suscettibile di richiedere uno scontro a fuoco, se non addirittura un'irruzione in ambienti ristretti.

Organigramma e struttura[modifica | modifica wikitesto]

Lo Stormo è organizzato secondo la seguente struttura:

  • Staff comando
    • ufficio operazioni
    • ufficio comando
    • infermeria di reparto
  • gruppo operativo - (50-60 elementi; si presume che, a regime, il numero di operativi sarà di circa 100 incursori)
  • gruppo addestramento - soccorritori e incursori
  • gruppo servizio di supporto
  • compagnia protezione delle forze
  • servizio amministrativo

Formazione degli operatori[modifica | modifica wikitesto]

Distintivo del Gruppo addestramento.

L'accesso alla specialità incursori avviene per concorso interno all'Aeronautica Militare Dopo la preselezione all'idoneità fisica si accede al tirocinio di selezione della durata di due settimane.

Un incursore in tenuta da combattimento.

Corso operatore basico[modifica | modifica wikitesto]

Quindi si viene ammessi alla frequenza del corso operatore basico incursori aeronautica militare BIAM dalla durata di circa un anno (dal 2010 l'addestramento basico degli incursori è interamente curato dal gruppo addestramento del 17º Stormo incursori). Il corso ricalca la formazione degli incursori dell'E.I.

Gli istruttori che curano tale fase, in servizio al GA (Gruppo Addestramento) provengono:

  • da personale Soccorritore, impiegato per le attività legate all'addestramento alla sopravvivenza nei vari ambienti (marino, montano, desertico ed ostile);
  • da personale Incursore con qualifica di Istruttore (brevettato al 9° Col Moschin), volto ad addestrare e preparare i giovani allievi;
  • da personale specializzato nel settore EOR (riconoscimento di ordigni esplosivi), EOD (disinnesco di ordigni esplosivi) e IEDD (disinnesco di dispositivi esplosivi improvvisati).

Si effettuano una serie di corsi: di paracadutismo; formazione teorico pratica sulla topografia, sulle trasmissioni, sul Basic Life Support, approfondimenti su armi e tiro (diurno e notturno) e pianificazioni delle operazioni militari, Sopravvivenza, evasione e fuga, resistenza agli interrogatori, Operatore Radio e Trasmissioni per Forze Speciali, maneggio esplosivi, Procedure tecnico tattiche per Forze speciali, aerocooperazione per FS, tecniche di mobilità e combattimento in montagna, della ricognizione speciale e delle procedure Humint (Human Intelligence) di raccolta informazioni.

Abilitazione incursore A.M.[modifica | modifica wikitesto]

I candidati, quindi iniziano quella di perfezionamento per la qualifica di incursore paracadutista, della durata di 40 settimane dal 2011, che ha lo scopo di completare la formazione degli allievi e specializzare il personale e renderlo in grado di operare nei diversi ambienti e scenari di impiego peculiari delle forze speciali. Il perfezionamento include una serie di corsi di durata variabile svolti presso istituti dell'Aeronautica Militare e al RAFOS del 9° Col Moschin.

Corsi di perfezionamento e specialità[modifica | modifica wikitesto]

Si possono effettuare quindi anche corsi di perfezionamento e quelli della specialità prescelta. Un Distaccamento operativo infatti ha al suo interno: un Combat Medic, un Breacher: disattivatore EOD-IEDD, un SFJTAC – Special Forces Joint Terminal Attack Controller, e uno o due tiratori scelti.

  • Corso subacqueo, della durata di 12 settimane, presso il COMSUBIN di Varignano (La Spezia), per apprendere ad operare con sicurezza nell'ambiente marino, con un approfondimento delle tecniche di nuoto operativo di superficie e subacqueo, e per conseguire l'abilitazione all'uso degli apparati subacquei A.R.O. (Auto Respiratore ad Ossigeno) e A.R.A. (Auto Respiratore ad Aria).
  • Corso di perfezionamento alpinistico e sciistico, presso il CEALP (Centro Addestramento Alpino) di Aosta, per l'approfondimento delle tecniche alpinistiche e per l'apprendimento della capacità d'agire in ambienti artici e d'alta montagna, ed elevare il grado di mobilità operativa in condizioni particolarmente impegnative e in presenza di un avversario addestrato ad operare in montagna. Il succedersi dei corsi può portare all'ottenimento delle qualifiche di istruttore o istruttore militare scelto di sci e di combattimento in montagna.
  • Corso avanzato di paracadutismo, della durata di 3-4 settimane, per l'apprendimento delle tecniche per lanci ad alta quota (di 7.000-11.000 metri) con ossigeno ad apertura a quote basse – HALO (High Altitude Low Opening) o con apertura ad alta quota e navigazione sotto vela – HAHO (High Altitude High Opening).
  • Controllore del fuoco per operazioni speciali (CF/OS) che porta alla definitiva qualifica di SFJTAC.
  • Corso tiratore scelto, tenuto presso il 9º Reggimento "Col Moschin", per l'abilitazione al corretto utilizzo dei numerosi fucili di precisione in dotazione.
  • Corso Combat Medic. A livello nazionale gli Incursori destinati a questo settore conseguono la qualifica di “Soccorritore Militare” presso la Scuola di Sanità di Roma,
  • Special Operations Combat Medics (SOCM) Course", presso l'ISTC di Pfullendorf e/o il corso per l'ottenimento del MOS “18D – Special Operations Combat Medic” presso il JFKSWTSC di Fort Bragg.
  • Corso EOD (operatore bonifica ordigni esplosivi) e Corso IEDD (operatore bonifica ordigni esplosivi improvvisati), da frequentare presso il Centro Addestramento EOD della Scuola del Genio dell'Esercito.
  • Corso scorte e protezione ravvicinata di personalità, tenuto presso il GIS.

Armamento individuale[modifica | modifica wikitesto]

Nome Calibro Tipo Nazionalità
Glock 17 9 × 19 mm Parabellum pistola semiautomatica Bandiera dell'Austria Austria
Beretta 92 9 × 19 mm Parabellum pistola semiautomatica Bandiera dell'Italia Italia
Beretta PX4 9 × 19mm pistola semiautomatica Bandiera dell'Italia Italia
Heckler & Koch MP5 A3/SD3/Kurtz 9X19mm pistola mitragliatrice Bandiera della Germania Germania
Heckler & Koch MP7 4,6 × 30 mm pistola mitragliatrice/PDW Bandiera della Germania Germania
FN P90 5,7 × 28 mm pistola mitragliatrice/PDW Bandiera del Belgio Belgio
Maxim Defense PDX .300 Blackout pistola mitragliatrice/PDW Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bushmaster XM15S2 5,56X45mm fucile d'assalto Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Heckler & Koch 416 5,56 × 45 mm NATO fucile d'assalto Bandiera della Germania Germania
Heckler & Koch 417 7,62 × 51 mm NATO fucile da battaglia Bandiera della Germania Germania
Heckler & Koch G36 C/K 5,56 × 45 mm NATO fucile d'assalto Bandiera della Germania Germania
IWI ARAD 5,56X45mm / .300 Blackout fucile d’assalto multi calibro Bandiera d'Israele Israele
Beretta SCP 70/90 5,56 × 45 mm NATO fucile d'assalto Bandiera dell'Italia Italia
RM-Equipement M203a1 40X46mm Lancia Granate a colpo singolo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Armscore/Milkor MGL-140 40X46mm Lancia granate a tamburo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Benelli Supernova cal.12 fucile a canna liscia semiautomatico Bandiera dell'Italia Italia
Benelli M4 Super 90 12 fucile a canna liscia semiautomatico Bandiera dell'Italia Italia
Beretta RS202 12 fucile a pompa Bandiera dell'Italia Italia
Kinight’s Armament SR-25 7,62 × 51 mm NATO fucile di precisione semiautomatico Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Heckler & Koch G3SG1 7,62X51mm NATO fucile di precisione semiautomatico Bandiera della Germania Germania
Sako SSR mk3 7,62X51mm NATO fucile di precisione ad otturatore rotante Bandiera della Finlandia Finlandia
Accuracy International AW 7,62 x 51 mm NATO fucile di precisione Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Accuracy International AX .338 Lapua Magnum fucile di precisione Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Accuracy International AW50 12,7 x 99 mm NATO fucile di precisione Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Victrix Scorpio T .338 Lapua Magnum carabina di precisione Bandiera dell'Italia Italia
Victrix Tormentum .408 ceytac carabina di precisione Bandiera dell'Italia Italia
Accuracy International AXMC .338 Lapua Magnum fucile di precisione Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Victrix Corvo .50 BMG fucile anti-materiali Bandiera dell'Italia Italia
BCM Extreme MAAR .408 Cheyenne Tactical fucile di precisione Bandiera dell'Italia Italia
Barrett M107 12,7 × 99 mm NATO fucile di precisione anti-materiale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Armi di squadra e di supporto:

Nome Calibro Tipo Nazionalità
Beretta MG42/59 7,62X51mm mitragliatrice leggera Bandiera dell'Italia Italia
FN Minimi 5,56x45 mm NATO Mitragliatrice leggera Bandiera del Belgio Belgio
FN Minimi Mk3 7,62x51 mm NATO Mitragliatrice leggera Bandiera del Belgio Belgio
Browning M2 12,7 x 99 mm NATO Mitragliatrice pesante Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Heckler & Koch GMG 40 x 53 mm Lanciagranate automatico Bandiera della Germania Germania
M72A12 LAW Nammo 66 mm Lanciarazzi Bandiera della Norvegia Norvegia
Rafael SPIKE MR/LR/ER 130mm MR/LE 170mm ER missili anticarro Bandiera d'Israele Israele

Accessori Armi :

Nome Tipo Nazionalità
Trijicon ACOG Mirino telescopico 4X32 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Trijicon RMR Mirino a punto rosso compatto Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Aimpoint CompM4s Mirino a punto rosso Bandiera della Svezia Svezia
Aimpoint Comp M2 Mirino a punto rosso Bandiera della Svezia Svezia
Aimpoint T1 Mirino a punto rosso compatto Bandiera della Svezia Svezia
Aimpoint 3XMAG Magnifier per ingrandimento X3 Bandiera della Svezia Svezia
Raytheon Elcan SPECTRE DR ottica ad ingrandimento variabile 1X-4X Bandiera del Canada Canada
EOTech EXPS3 Mirino olografico Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
EOTech G33 Magnifier per ingrandimento X3 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Schmidt & Bender PM II Short dot 1-8X24mm Bandiera della Germania Germania
Schmidt & Bender PM II Ottica 5-25X56mm Bandiera della Germania Germania
RUAG KAHLES 525i ottica 5-25X56mm Bandiera della Germania Germania
Insight M6X torcia tattica / puntatore laser per arma corta Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Insight An-peq14 LAM1100 torcia/puntatore laser per arma corta Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Insight LA5 Peq ATPIAL puntatore/illuminatore laser Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Insight AN/PEQ-15 Puntatore/illuminatore Laser Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Insight CNVD T3 Termocamera per visione notturna Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
FLIR HISS Termocamera per visione notturna Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Thales SOPHIE Termocamera portatile/ localizzatore di bersagli Bandiera dell'Italia Italia

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico - nastrino per uniforme ordinaria
«Prestigiosa unità dell'Aeronautica Militare, organizzava una forza di intervento rapido con l'inizio dell'operazione "Aquila Omnia", a seguito del ritiro delle truppe alleate dal teatro afghano. Nonostante la missione venisse svolta in una precaria cornice di sicurezza e in un teatro caratterizzato da elevata minaccia terroristica, garantiva, presso l'aeroporto di Kabul e nell'immediato circondario, la protezione del personale italiano e dei collaboratori afghani dalla incombente minaccia rappresentata dalle forze talebane consentendone, tramite un ponte aereo, il recupero e l'evacuazione. Chiaro esempio di altissima competenza e professionalità, contribuiva ad accrescere il prestigio della Forza Armata. Kabul (Afghanistan), 21 - 27 agosto 2021.»
— 5 maggio 2022
Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico - nastrino per uniforme ordinaria
«Reparto specializzato nella condotta di operazioni speciali, impiegato nell’ambito della missione internazionale ISAF, si proiettava in prima linea nel teatro di operazioni afghano con coraggio, abnegazione, spirito di sacrificio, senso del dovere e profondo attaccamento alle Istituzioni. L’impiego frequente in condizioni critiche dei propri assetti, le capacità e la perizia del personale e il generoso impegno profuso da tutte le sue componenti, anche da quelle coinvolte nelle indispensabili attività di supporto dalla base di Furbara, contribuivano in maniera decisiva e in un contesto operativo assolutamente complesso, al perseguimento degli obiettivi assegnati. I significativi risultati conseguiti e l’assoluta dedizione al servizio, hanno consentito al Reparto di aumentare il prestigio dell’Aeronautica Militare e delle sue gloriose tradizioni, meritando l’apprezzamento del Paese ed il riconoscimento delle Nazioni Alleate. Herat (Afghanistan), settembre 2008 - agosto 2014.»
— 31 agosto 2015

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Succi, Forze Speciali Italiane: i migliori corpi del Sistema Difesa Italia, in infiltrato.it, 10 ottobre 2017. URL consultato l'11 ottobre 2017.
  2. ^ Arditi Distruttori in Libia nel giugno 1943.
  3. ^ Analisi Difesa, su analisidifesa.it.
  4. ^ Aeronautica.difesa

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]