Breno (Croazia)

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Breno
comune
(HR) Župa dubrovačka
Breno – Veduta
Breno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Raguseo-narentana
Amministrazione
SindacoSilvio Nardelli
Territorio
Coordinate42°37′N 18°12′E / 42.616667°N 18.2°E42.616667; 18.2 (Breno)
Altitudinem s.l.m.
Superficie22,9 km²
Abitanti8 460 (31-03-2011, Censimento 2011)
Densità369,43 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale20207
Prefisso020
Fuso orarioUTC+1
TargaDU
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Breno
Breno
Breno – Mappa
Breno – Mappa
Localizzazione del comune di Breno nella regione raguseo-narentana
Sito istituzionale

Breno[1][2][3][4][5] (in croato Župa dubrovačka) è un comune della regione raguseo-narentana in Croazia, nella Dalmazia meridionale. Al 2011 possedeva una popolazione di 8.460 abitanti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la caduta dell'Impero romano la Dalmazia meridionale, dal Narenta al Drin, passò sotto dominio bizantino.
Tra il 614 e il 615 iniziò l'orda àvaro-slava che raggiunse la costa della Dalmazia. L'imperatore Eraclio chiese aiuto contro di loro ai Serbi bianchi della Lusazia che nell'anno 630 occuparono le terre invase dagli Avari, liberandole. Come ricompensa, Eraclio permise ai Serbi di instaurare principati autonomi governati da un principe (in serbo župan, жупан), comunque, sotto la sovranità bizantina.

La parte meridionale della riviera di Ragusa fece quindi parte del principato di Travunia (a differenza della vicina Ragusa parte del thema Dalmatia), poi inglobato dalla Doclea.

Nel 1050 Stefano Vojislav, sovrano di Doclea, donò alla Repubblica di Ragusa[6] la parte meridionale del Litorale (Primorje), con la valle di Breno, Bersatto, il seno di Ombla (Rijeka Dubrovačka), Gionchetto, Malfi ed il lido lungo il mare fino a Poglizze di Valdinoce.
Nel 1164 la Repubblica acquistò quella parte di Breno nominata Sgiarnovizza (Zrnovica), dove vi erano le Saline. Queste erano feudo di Decusio o Decasio, signore del territorio di Canali, che assegnò in dote parte di questo possedimento a sua figlia, che si era sposata con Micaccio o Mihanio, cittadino raguseo.
Tra il 1205 al 1358 Breno fu sotto amministrazione veneziana, come il resto della Repubblica ragusea.

Nel 1358 con la pace di Zara la Repubblica ragusea si affrancò dal giogo veneto divenendo indipendente. Breno ne seguì le sorti fino al 1808 quando venne inglobata, assieme al resto della Repubblica, per un breve periodo nel Regno d’Italia napoleonico.
Ma già nel 1809, col Trattato di Schönbrunn entrò a far parte delle Province Illiriche.

Col Congresso di Vienna nel 1815 entrò a far parte per la prima volta dei domini asburgici nel Regno di Dalmazia.

Dopo la prima guerra mondiale entrò a far parte del neo costituito Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.

Dopo la seconda guerra mondiale fece parte della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia; dal 1991 fa parte della Croazia.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

A Breno esiste una piccola comunità di italiani autoctoni, che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli ed in gran numero, le coste dell'Istria e le principali città di questa, le coste e le isole della Dalmazia, e il Quarnaro, che erano territori della Repubblica di Venezia. La presenza di italiani autoctoni a Breno è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe". Il censimento del 2011 ha confermato la realtà etnica del Comune con la larghissima maggioranza croata, il 94,38% della popolazione. Presenti piccole minoranze di bosniaci e serbi. Pochissimi gli italiani, lo 0,02%[7].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Breno è suddiviso in 17 frazioni (naselja)[8] di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto.

  • Brašina (Braschina[1]): 747 ab.
  • Buići (Buici): 359 ab.
  • Čelopeci (Cellopezzi[9]): 453 ab.
  • Čibača (Cibaccio[10] o Cibaccia[1]): 1.953 ab.
  • Donji Brgat (Bergatto Inferiore[1]): 152 ab.
  • Gornji Brgat (Bergatto Superiore[1]): 199 ab.
  • Grbavac (Grabovaz[1]): 100 ab.
  • Kupari (Cupari[1]): 808 ab.
  • Makoše (Macosci[1]): 168 ab.
  • Mlini (Molini di Breno[5]): 943 ab.
  • Mandaljena (Mandagliena): 348 ab.
  • Martinovići (Martinovich[1]): 126 ab.
  • Petrača (Petrazza o Petraccia[1]): 806 ab.
  • Plat: 302 ab.
  • Soline: 268 ab.
  • Srebreno (Breno), sede comunale: 428 ab.
  • Zavrelje (Savreglie[1]): 171 ab.

La sede comunale è posta nella località di Srebreno (Breno).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Breno con Bergatto inferiore, Bergatto superiore, Braschina, Cupari, Cibaccia, Grabovaz, Macosci, Martinovich, Petraccia, Plat, Savreglie e Soline in: RACCOLTA DELLE LEGGI E DELLE ORDINANZE DELL'ANNO 1822 PER LA DALMAZIA. ZARA DALLA STAMPERIA GOVERNIALE 1824., Distretto I di Ragusa, p. 308
  2. ^ Frane Ivković Organizacija uprave Dalmaciji za vrijeme Druge austrijske vladavine 1814-1918. Archivio storico di Zara.
  3. ^ Bibliografia scientifica croata
  4. ^ "Breno" e "Župa"
  5. ^ a b Valle di Breno, Župa (Breno), Golfo di Breno e Molini di Breno nella mappa ingrandibile di : "Ragusa" (1910) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 35 - KOL XVIII" Archiviato il 12 giugno 2015 in Internet Archive.
  6. ^ Dario Alberi, Dalmazia, Storia, Arte, Cultura, LINT, 2008
  7. ^ Central Bureau of Statistics, su dzs.hr. URL consultato il 24 maggio 2020.
  8. ^ Frazioni della Regione raguseo-narentana
  9. ^ [1]
  10. ^ Luigi Vittorio Bertarelli (a cura di), Guida d’Italia del Touring Club Italiano, 3ª ed., Milano, Touring Club Italiano, 1934 (XII), carta alle pp. 160-161, ISBN non esistente.

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