Évora
Évora comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Alentejo |
Distretto | Évora |
Territorio | |
Coordinate | 38°34′N 7°54′W / 38.566667°N 7.9°W |
Altitudine | 295 m s.l.m. |
Superficie | 1 307,06 km² |
Abitanti | 56 596 (2011) |
Densità | 43,3 ab./km² |
Comuni confinanti | Arraiolos, Estremoz, Montemor-o-Novo, Portel, Redondo, Reguengos de Monsaraz, Viana do Alentejo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 700X |
Prefisso | 266 |
Fuso orario | UTC+0 |
Subregione | Alto Alentejo |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Évora è una città portoghese, la più grande della regione dell'Alentejo e capoluogo del distretto omonimo. In Portogallo, è sede di un'università seconda per antichità solo a quella di Coimbra, essendo stata fondata nel 1559.
È dotata di cinta muraria (opere risalenti a epoche diverse, le ultime del XVII secolo)[1] e dominata da una cattedrale medioevale che torreggia sul labirinto di stradine del centro storico. Per la numerosa presenza di testimonianze architettoniche negli stili più vari (gotico, rinascimentale, manuelino, neoclassico, manieristico e barocco), è considerata una città-museo e dal 1986 è Patrimonio dell'umanità UNESCO.
È stata scelta per essere capitale europea della cultura nel 2027, insieme alla lettone Liepāja.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il luogo fu abitato già dalla preistoria, come testimoniano i diversi siti megalitici presenti nei dintorni.
Nel periodo di dominazione romana, Évora fu un nodo importante di strade che collegavano diverse regioni di Spagna e Portogallo. È citata da Plinio con il nome di Ebora Cerealis per l'abbondanza di granaglie prodotta nella regione. Da Cesare fu chiamata Liberalitas Julia e in seguito la città si arricchì di monumenti di cui rimangono i resti: il tempio detto di Diana (ma non si sa se dedicato a Giove o a Diana) e un arco trionfale nella zona dove doveva trovarsi il foro. Fu conquistata da Ataulfo, re dei visigoti nel 416, poi nel 715 dagli arabi che vi restarono per quattro secoli e mezzo fino al 1165[2], quando Geraldo Sempavor (Geraldo senza paura) la riconquistò. Da allora conobbe un nuovo sviluppo, fu eretta una nuova cinta muraria in parte ancora visibile e divenne a diverse riprese sede delle cortes e residenza di re.
Dall'ascesa al trono di Giovanni I, Évora ebbe un periodo di splendore che la portò a diventare nei secoli XV e XVI la seconda città del Portogallo. Fu sede di un palazzo reale e dal 1559 un'università che Giovanni III affidò ai Gesuiti.
Quando Sebastião José de Carvalho e Melo, marchese di Pombal, despota illuminato riformatore ricostruì Lisbona distrutta dal terremoto, centralizzò il potere e nel 1759 espulse i Gesuiti e ne confiscò i beni, l'università venne soppressa e per Évora seguì un periodo di declino, finché nel secolo successivo tornò ad essere un importante centro agricolo-commerciale.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Popolazione di Évora (1801 – 2011) | ||||||||
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1801 | 1849 | 1900 | 1930 | 1960 | 1981 | 1991 | 2001 | 2011 |
18620 | 16995 | 25563 | 35903 | 50095 | 51572 | 53754 | 56519 | 56596 |
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Mese | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,8 | 13,7 | 15,9 | 17,8 | 21,6 | 26,2 | 30,0 | 30,2 | 27,4 | 21,7 | 16,3 | 13,1 | 13,2 | 18,4 | 28,8 | 21,8 | 20,6 |
T. min. media (°C) | 6,1 | 6,7 | 7,7 | 8,9 | 11,1 | 14,0 | 16,0 | 16,3 | 15,7 | 12,9 | 9,1 | 6,6 | 6,5 | 9,2 | 15,4 | 12,6 | 10,9 |
Precipitazioni (mm) | 88 | 86 | 57 | 56 | 38 | 29 | 8 | 4 | 27 | 69 | 80 | 85 | 259 | 151 | 41 | 176 | 627 |
Giorni di pioggia | 10 | 10 | 7 | 8 | 6 | 3 | 1 | 0 | 3 | 7 | 9 | 9 | 29 | 21 | 4 | 19 | 73 |
Freguesias[modifica | modifica wikitesto]
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Centro storico di Evora | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1986 |
Scheda UNESCO | (EN) Historic Centre of Évora (FR) Scheda |
- Bacelo
- Canaviais
- Horta das Figueiras
- Malagueira
- Nossa Senhora da Boa Fé
- Nossa Senhora da Graça do Divor
- Nossa Senhora da Tourega
- Nossa Senhora de Guadalupe
- Nossa Senhora de Machede
- Santo Antão
- São Bento do Mato
- São Mamede
- São Manços
- São Miguel de Machede
- São Sebastião da Giesteira
- São Vicente do Pigeiro
- Sé e São Pedro
- Senhora da Saúde
- Torre de Coelheiros
Monumenti notevoli[modifica | modifica wikitesto]


- Palazzo reale di Évora, noto anche come Palazzo Dom Manuel, già Palazzo Reale di San Francesco, residenza dei re portoghesi a Evora
- Tempio romano di epoca augustea, che conserva ancora in piedi 14 delle originarie 26 colonne della peristasi.
- Museo Regional dedicato all'archeologia e alle arti di diversi secoli.
- Biblioteca ricca di oltre 250.000 volumi, 500.000 manoscritti, 600 incunaboli.
- Convento de los Loios costruito nel XV secolo e rifatto in parte dopo il terremoto del 1755.
- Collegio gesuitico dello Spirito Santo, realizzato nel 1351, fu poi sede fino dell'antica Università fondata nel 1559 per contrastare la più antica e indipendente Università di Coimbra; è sede della nuova Università di Évora ricostituita nel 1979.
- Igreja de la Misericordia, chiesa del secolo XVI.
- Igreja de Graça chiesa rinascimentale del XVI secolo che fa parte di un vecchio convento oggi adibito ad altri usi.
- Igreja de São Francisco chiesa fondata nel 1485. Da essa si accede alla Capela dos Ossos dei secoli XVI-XVII rivestita di ossa umane di 5000 persone, compresi i frati dell'antico convento francescano di cui era parte.
- Cattedrale di Évora progettata da Afonso Álvares, è il più importante monumento medioevale rimasto con l'aspetto di una chiesa-fortezza edificata nel XIII secolo, con la facciata fra due torri e i fianchi e il transetto merlati.
- Chiesa di sant'Antonio Abate, chiesa in stile rinascimentale eretta a metà del XVI secolo per volere dell'allora arcivescovo di Évora, il futuro re Enrico I del Portogallo
- Aqueduto das Agua ds Prata, l'acquedotto ad archi fu fatto costruire dal re dom Joao III nel 1531-42 ed è lungo 19 km.
Evora monumentale e storica[modifica | modifica wikitesto]
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Igreja de Santo Antão in Praça do Giraldo
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La centrale Praça do Giraldo
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Il tempio di Diana al tramonto
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Dettaglio della Capela dos Ossos
Cinema e Sport[modifica | modifica wikitesto]
Dal 2001, ogni anno si svolge il Fike - International Short Film Festival, un festival internazionale dedicato ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo.
La città possiede una squadra di calcio chiamata Juventude S.C.
Dintorni di Évora[modifica | modifica wikitesto]
- Cromlech di Almendres a 17 km. Il menhir isolato alto 2,5 metri, risalente al megalitico, e nei pressi un cromlech, serie di 96 monoliti disposti secondo una ellissi.
- Dolmen de Valverde e Gruta de Escoural a 10 km; il dolmen megalitico è alto 6 metri e la grotta con incisioni rupestri è del Paleolitico superiore.
- Cartuxa e Sao Bento a 3 km; certosa iniziata nel 1587 ma mai finita. Ci sono comunque alcuni edifici e una chiesa classicheggiante del XVI secolo. Di fronte c'è il convento di Sao Bento de Castris, con chiesa gotica dei secoli XIV-XV a grandi azulejo con figure.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Portogallo, Michelin Italiana, 2010, pp. 242-251, ISBN 978-2-06-715025-6.
- ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Historic Centre of Évora, su whc.unesco.org. URL consultato il 20 febbraio 2018.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Évora
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Évora
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Évora - Comune con Historia Portuguese
- Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.
- Le freguesias di Évora sul sito dell'Associação Nacional Municípios Portugueses, su anmp.pt.
- Évora Bilíngue PT/BG, su chinitarte.com. URL consultato il 12 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244998758 · SBN BVEL001019 · LCCN (EN) n80057297 · GND (DE) 4085639-2 · J9U (EN, HE) 987007548055205171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80057297 |
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