Émile Boeswillwald

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Émile Boeswillwald

Émile Boeswillwald (Strasburgo, 2 febbraio 1815Parigi, 20 marzo 1896) è stato un architetto francese. Successe a Prosper Mérimée come Ispettore generale dei monumenti storici e collaborò con Eugène Viollet-le-Duc.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ottavo figlio di un fornaio protestante, Émile Boeswillwald fu, da ragazzo, apprendista muratore e si specializzò come tagliapietra nel 1836; andò a perfezionare l'apprendistato a Monaco di Baviera, dove ebbe modo di vedere i cantieri di Luigi I di Baviera e del suo architetto Leo von Klenze. Nel 1837 passò a Parigi, dove studiò architettura con Henri Labrouste all'École des beaux-arts.

Dal 1839 lavorò con Jean-Baptiste-Antoine Lassus, poi con Jean-Jacques Arveuf, poi di nuovo con Lassus quando questi partecipò con Viollet-le-Duc al concorso per il restauro di Notre-Dame nel 1843; entrò con l'occasione nella Commissione dei monumenti storici, e nel 1845 divenne ispettore dei lavori di restauro di Notre-Dame. Inizia qui un'attività intensissima di ricerca e restauro, soprattutto di edifici religiosi, con incarichi e riconoscimenti ufficiali, che terminerà solo alla sua morte: dalla Sainte-Chapelle (1847-1857) alle cattedrali di Chartres, Toul e Laon, alla cattedrale di Bayonne (1852-1896).

Divenuto ispettore generale dei monumenti storici nel 1860 (manterrà l'incarico fino alla morte) organizza in questa veste il Servizio dei Monumenti storici in Algeria e in Tunisia; in quest'ultimo paese, in particolare, viaggia nel 1882 e nell'84 per studiarne personalmente i monumenti.

Nel frattempo pubblica studi, progetti e relazioni (tra cui "Monuments de la Tunisie", R.G.A., 1886), ottiene premi e medaglie, diviene membro di commissioni e associazioni [1], viene nominato cavaliere nel 1853, ufficiale nel 1865 e comandante nel 1880, della Legion d'onore.

Muore nella sua casa di Parigi a 81 anni, il 20 marzo 1896. Suo figlio Paul Boeswillwald (1844-1931) fu anch'egli architetto a Parigi. Suo nipote, Émile Artus Boeswillwald (1873-1935) fu pittore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ membro del consiglio tecnico del Crédit foncier de France; del Consiglio superiore delle belle Arti nel 1887, membro fondatore della Société d'archéologie nationale nel 1848, membro della Société Centrale des Architectes nel 1844 (da cui si dimette nel 1854 in seguito alla nomina di Louis Visconti come presidente), membro fondatore dell'Union syndicale des architectes français l'8 settembre 1890, membro della sezione archeologica del Comité des Travaux Historiques et des Sociétés Savantes nel 1865, membro della Commission des Monuments historiques dal 1860 al 1895, membro dell'Association Taylor nel 1846, membro onorario dell'Accademia imperiale di Belle Arti di Vienna nel 1865, membro onorario corrispondente del Royal Institute of British Architects nel 1875, membro fondatore della Société des artistes français nel 1881.

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Controllo di autoritàVIAF (EN37015093 · ISNI (EN0000 0000 6628 8853 · CERL cnp00582517 · ULAN (EN500019893 · LCCN (ENn85099349 · GND (DE118660861 · BNF (FRcb149612965 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n85099349