È arrivata la bufera

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È arrivata la bufera
ArtistaRenato Rascel
Autore/iRenato Ranucci
GenereMusica leggera
Esecuzioni notevoliPino Scotto, Giangilberto Monti e Giorgio Centamore, Jazzinaria Quartet con Luigi Martinale e Fabrizio Bosso
Data1939

«La bufera - nacque in Africa Orientale quando conobbi Italo Balbo che allora era il Governatore della Libia, un capo del regime fascista in odore di eresia, che si era posto più volte in contrasto con Mussolini, soprattutto sull'opportunità di allearsi con la Germania di Hitler. Per questo, si mormorava in Italia, il vecchio quadrunviro della marcia su Roma era stato mandato in esilio. Io ebbi l’ardire di porgli la domanda che tutti gli italiani avevano sulla bocca: «L'Italia entrerà in guerra al fianco dell'alleato tedesco?». Balbo rispose con il suo perfetto accento emiliano: «Mo senta mo bene, signor Rascel, se l’Italia fa la guerra con Hitler io mi taglio i cosiddetti…» Non se li tagliò, i cosiddetti, anche perché il suo aereo fu poco dopo abbattuto – fortuitamente, si disse – da una contraerea italiana proprio al primo giorno di guerra»

È arrivata la bufera è una canzone scritta da Renato Rascel nel 1939. Le prime strofe le scrive di getto, durante una pausa in camerino, e suona come un'allegra filastrocca: "È arrivata la bufera / è arrivato il temporale / chi sta bene e chi sta male / e chi sta come gli par", quasi a voler sdrammatizzare l'addensarsi sull'Europa di un nuovo conflitto bellico, a cui le parole della canzone sembrano fare riferimento neanche troppo velatamente[2]. Il brano per la prima volta fu pubblicato in 45 giri nel 1955 (È arrivata la bufera/Ninna nanna del cavallino) per l'etichetta Odeon e nel marzo del 1962 per l'etichetta RCA Victor.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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