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Vetrina

Mariano IV d'Arborea, Marianu in sardo, Marianus in latino e Marià in catalano (Oristano, 1319Oristano, maggio 1375), è stato giudice d'Arborea dal 1347 alla sua morte.

Figlio secondogenito del giudice sardo Ugone II e di Benedetta, proseguì e intensificò l'eredità culturale e politica del padre, volta al mantenimento dell'autonomia del giudicato di Arborea e alla sua indipendenza, che ampliò all'intera Sardegna. Considerato una delle più importanti figure nel '300 sardo, contribuì allo sviluppo dell'organizzazione agricola dell'isola grazie alla promulgazione del Codice rurale, emendamento legislativo successivamente incluso da sua figlia Eleonora nella ben più celebre Carta de Logu.

Fu inoltre un facoltoso mecenate delle arti, e al suo servizio vi furono famosi scultori e pittori del periodo, tra i quali il celeberrimo Nino Pisano.

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Voci di qualità

Léon Gustave Dehon, conosciuto in italiano semplicemente come Leone Dehon (La Capelle, 14 marzo 1843 - Bruxelles, 12 agosto 1925) è stato un presbitero francese. Membro di una famiglia agiata, Léon Dehon sentì fin da giovane la chiamata al sacerdozio, nonostante il padre, cattolico non praticante, desiderasse per lui una carriera da avvocato. Adempiute le volontà paterne, Dehon iniziò gli studi teologici, venendo consacrato sacerdote a Roma. Stenografo al Concilio Vaticano I, divenne poi sacerdote a San Quintino, dove si diede a un'intensa opera pastorale e cominciò a maturare una profonda devozione nei confronti del Sacro Cuore di Gesù, che nel 1878 lo portò a fondare gli Oblati del Sacro Cuore di Gesù e, dopo un'esperienza fallimentare, i Sacerdoti del Sacro Cuore nel 1888. Divenuto portavoce delle istanze del socialismo cristiano di Leone XIII, Dehon divenne famoso anche al di fuori dei confini della Francia, estendendo la sua congregazione nei principali Paesi europei, e poi nel resto del mondo. Il suo processo di beatificazione, avviato nel 1961, fu interrotto a causa della morte di Giovanni Paolo II, poi fu rinviato sine die durante il pontificato del suo successore Benedetto XVI per delle frasi contenenti accuse nei confronti degli ebrei.

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Lo sapevi che...

I Coreani di Sachalin (AFI: /ˌsækəˈliːn kəˈɹɪən/; in coreano: 사할린 한인?, 사할린 韓人?, Sahallin HaninLR, Sahallin Han-inMR; in russo Сахалинские корейцы?, Sachalinskie Korejcy), sono un gruppo etnico di Sachalin con cittadinanza russa, discendenti dei coreani provenienti dalle province di Gyeongsang (oggi Gyeongsang Settentrionale e Gyeongsang Meridionale) e Jeolla (oggi Jeolla Settentrionale e Jeolla Meridionale) che furono deportati durante il dominio coloniale giapponese.

Le prime migrazioni di coreani nell'isola di Sachalin avvennero attorno alla metà degli anni 1860, con un grande incremento a partire dagli anni 1910: l'isola, conosciuta allora come "prefettura di Karafuto", era nella sua parte meridionale sotto il dominio dei giapponesi, che obbligarono numerosi coreani a migrarvi per colmare la crescente richiesta di manodopera nelle miniere di carbone e nei depositi di legname. Successivamente, quando l'Armata Rossa invase Sachalin, una numerosa minoranza dei residenti coreani non ebbe modo di rimpatriare, e coloro che rimasero vissero in esilio per quattro decenni. Con la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica diversi paesi (quali Corea del Nord, Corea del Sud e Giappone) iniziarono a occuparsi del rimpatrio dei coreani di Sachalin.

A causa della diversa lingua e della storia dell'immigrazione, i coreani di Sachalin possono o meno identificarsi come Koryo-saram, altro gruppo etnico di origine coreana, con cui fanno parte della cosiddetta comunità subetnica dei "coreani post-sovietici", della quale rappresentano il gruppo meno popoloso.

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Ricorrenze del 23 aprile

Philippe Pétain

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Fedele da Sigmaringen, Benedetto Menni e Maria di Sant'Eufrasia Pelletier.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 23 aprile 2024): English (inglese) (6 815 496) · Binisaya (cebuano) (6 119 257) · Deutsch (tedesco) (2 903 330) · Français (francese) (2 606 974) · Svenska (svedese) (2 583 051) · Nederlands (olandese) (2 156 680) · Русский (russo) (1 975 815) · Español (spagnolo) (1 947 742) · Italiano (1 860 539) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 023)

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Lavori in corso

Donne maggiori di diciassette - Scrittura di biografie femminili assenti sulla Wikipedia in italiano ma presenti in più di altri 17 progetti Wikimedia.

 

Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Debora Ascarelli)

La nostra personalità è fragile, è molto più in pericolo che non la nostra vita; e i savi antichi, invece di ammonirci «ricordati che devi morire», meglio avrebbero fatto a ricordarci questo maggior pericolo che ci minaccia.
Primo Levi

Bruco tigrato dall'asta dorata (Xylena solidaginis) che si nutre di una Dactylorhiza russowii nella palude di Niitvälja, Estonia nordoccidentale. Questo bruco si trasforma poi in una falena (Lithomoia solidaginis) della famiglia delle Noctuidae. Si trova nella maggior parte dell'Europa, ad eccezione della penisola iberica, dell'Irlanda, dell'Islanda e delle parti occidentali e meridionali della penisola balcanica. Poi verso est è diffusa negli Urali, nella Kamčatka e in Giappone. Sulle Alpi si trova fino a circa 1.500 metri di altitudine. È diffusa principalmente nei terreni paludosi, nelle foreste miste umide, nella tundra e nella taiga.

L'indomani
Neera, Milano, 1889.

Pesaro

È la seconda città più popolosa delle Marche, dopo Ancona. Affacciata sul Mare Adriatico e attraversata dal fiume Foglia, Pesaro è un centro balneare e industriale situato tra due colline costiere, il San Bartolo e l'Ardizio. Il suo centro storico è ricco di elementi di interesse, specie del periodo rinascimentale. Pesaro è stata eletta capitale italiana della cultura 2024.