Salassi: differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
==Bibliografia==
* [[Cassio Dione Cocceiano]], ''Frammenti'', libro I, capitolo 246.
* [[Tito Livio]], annali della ''Storia di Roma'', Libri LIII e CXXXV.
* [[Strabone]], ''Geografia'', [http://www.mediterranees.net/geographie/strabon/ Libro IV, 6]
* [[Gaio Svetonio Tranquillo]] ''Vita dei dodici Cesari'' « Il Dio Augusto » capitolo XXI.
* Bocca Claudia, Centini Massimo, ''Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina'', [[Priuli & Verlucca editore]]: Ivrea, 1995. ISBN 9788880680178
* Bocca Claudia, Centini Massimo, ''Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina'', [[Priuli & Verlucca editore]]: Ivrea, 1995. ISBN 9788880680178
*{{fr}} {{cita libro|nome=Jean Baptiste|cognome=de Tillier|wkautore=Jean-Baptiste de Tillier|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5747873m|capitolo=Les Salasses|titolo=Historique de la vallée d'Aoste|editore=Ed. L. Mensio|luogo=Aoste|anno=1887||dataoriginale=1737|pagine=1 5-1 29 (72-96 del .PDF)}}
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Versione delle 14:22, 26 mar 2012

File:Gallia tribù png.PNG
Le popolazioni della Gallia Transalpina prima dell' arrivo di Gaio Giulio Cesare.

I Salassi erano una popolazione di origine celtica che abitava il Canavese e la valle della Dora Baltea.

Storia

La leggenda

Una leggenda, sostenuta nel Settecento dallo scrittore e uomo politico valdostano Jean-Baptiste de Tillier (1678-1744), affermava che i Salassi discenderebbero dal mitico Ercole, a cui seguì Cordelio figlio di Statulo, discendente della stirpe di Saturno. Questo si sarebbe messo a capo dei Salassi e si sarebbe stanziato nella Valle d'Aosta dove avrebbe fondato la città di Cordelia.

Origini

Le popolazioni della Gallia cisalpina

Il popolo dei Salassi appartiene alla cultura di La Tène, formatasi a nord delle Alpi intorno al VI secolo a.C. A seguito della loro espansione verso sud i Salassi giunsero nella valle della Dora Baltea e nel Canavese, zone scarsamente antropizzate, colonizzando l'intero territorio e fondando Eporedia (l'attuale Ivrea).

La Romanizzazione

Il primo scontro con i romani si tenne nel 143 a.C. sotto il consolato di Appio Claudio Pulcro, che venne sconfitto subendo gravi perdite. La penetrazione romana comunque proseguì, tanto che nel 100 a.C. il Senato Romano istituì la colonia latina di Eporedia, inserendo nel substrato celtico molti coloni romani.

L'Impero romano si scontrò ancora ripetutamente contro i Salassi, sospingendoli verso le montagne; le ultime resistenze organizzate cessarono nel 25 a.C. con la fondazione di Augusta Praetoria), l'attuale Aosta, attraverso la concessione del diritto romano agli abitanti.

Etimologia del nome

Il termine Salassi compare per la prima volta durante le incursioni romane. I Romani e i greci chiamavano questo popolo Salasses ma non è certa l'etimologia esatta del nome.

Lingua

Questo popolo parlava il Gallico come molte altre tribù stanziate nell'italia settentrionale e in altri paesi. Probabilmente parlavano un dialetto detto leponzio quando non erano giunti fino nella Gallia Cisalpina poi sostituito tramite l'arrivo dei Romani con il latino volgare.

Si trattava comunque di una lingua esclusivamente orale, che ha lasciato tracce nel patois valdostano di oggi e nei toponimi della Valle d'Aosta. Si tratta soprattutto di espressioni legate alle attività quotidiane, come « Bletsé » (= mungere), « Modze » (= giovenca), « Barma » (= riparo naturale sotto una roccia) e « Brèn » (= crusca), che risalgono all'epoca precedente all'invasione romana.
Allo stesso modo, molte parole che indicano elementi della natura si sono conservate, è il caso di « Brènva » (= larice), « Daille » (= pino silvestre), « Bèrrio » (= grande roccia o grossa pietra).

Molti toponimi in Valle d'Aosta hanno conservato la denominazione originale, è il caso di « Dora » (per la Dora Baltea, ma anche per il Buthier, due parole che risalgono alla stessa radice « dor »), « Bard » (= cima) e « Ussel » (= altura).

Religione

La religione dei Salassi era fondata sulla natura e sui suoi ritmi, era un popolo molto animista proprio perché conducevano una vita in armonia con l'elemento naturale. Avevano un pantheon molto articolato che potrebbe essere interpretato come appartenente a una religione politeista. Al contrario i Salassi avevano un concetto del divino basato su tutti gli eventi naturali e sovrannaturali (l'equivalente dei santi cattolici). In particolare sul Gran San Bernardo era venerato il dio Pen poi trasformato dai Romani in Giove Pennino.

Cultura

Vestiti

I Salassi indossavano, come i Celti, le brache, pantaloni indossati anche dalle tribù dell'Europa Orientale. In genere erano fatti di lino, canapa o lana ed erano decorati con motivi a quadretti o a righe; erano inoltre colorati molto vivacemente.

Matrimonio

Il matrimonio dei Salassi non era religioso, ma sociale e quindi i coniugi potevano separarsi liberamente. A differenza del matrimonio romano, la moglie non entrava a far parte della famiglia del marito con i propri beni ma ne rimaneva sempre la proprietaria. Nel matrimonio c'era un rapporto paritario nell'ambito sociale: i due coniugi, dopo essersi sposati, versavano la stessa somma di denaro in comune. Questo era gestito direttamente dai coniugi. Se uno dei due coniugi moriva, l'altro prelevava dal comune solo la somma di denaro che gli apparteneva e la distribuiva ai suoi familiari.

Bibliografia

  • Cassio Dione Cocceiano, Frammenti, libro I, capitolo 246.
  • Tito Livio, annali della Storia di Roma, Libri LIII e CXXXV.
  • Strabone, Geografia, Libro IV, 6
  • Gaio Svetonio Tranquillo Vita dei dodici Cesari « Il Dio Augusto » capitolo XXI.
  • Bocca Claudia, Centini Massimo, Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina, Priuli & Verlucca editore: Ivrea, 1995. ISBN 9788880680178
  • (FR) Jean Baptiste de Tillier, Les Salasses, in Historique de la vallée d'Aoste, Ed. L. Mensio, 1887 [1737], pp. 1 5-1 29 (72-96 del .PDF).
  • (FR) Joseph-Marie Henry, Les Salasses, in Histoire de la Vallée d'Aoste, Musumeci, 1977 [1929], pp. 1-4.
  • Luigi Bessone, Tra Salassi e Romani: pagine di storia antica valdostana e alpina, Musumeci: Quart (AO), 1985. ISBN 887032205X
  • Leonardo Coppola, Sui salassi e sui loro accidenti , trattato, Palermo: Virzì, 1836. (Google libri > download .pdf e .epub)
  • Teresio Micheletti, L'immensa miniera d'oro dei Salassi, Stabilimento tipografico Bramante: Urbania, 1976.

Voci correlate

Collegamenti esterni