Piaggio P.108: differenze tra le versioni

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Il '''Piaggio P.108''' era un bombardiere strategico quadrimotore della [[Regia Aeronautica]] italiana, utilizzato durante la [[seconda guerra mondiale]].
Il '''Piaggio P.108''' era un [[bombardiere|bombardiere strategico]] quadrimotore prodotto dall'azienda [[Italia]]na [[Piaggio Aero Industries|S.A. Piaggio & C.]] negli [[anni 1940|anni quaranta]] ed utilizzato dalla [[Regia Aeronautica]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
__TOC__

Il Piaggio P.108 fu un progetto tanto ambizioso quanto sfortunato, e in parte incompreso. Si tratta dell'unico progetto italiano che avrebbe potuto rispondere alle teorie sul dominio dell'aria di [[Giulio Douhet]]. Il suo progettista, l'ingegner [[Giovanni Casiraghi]], ebbe una lunga esperienza lavorativa negli [[Stati Uniti d'America]]. Le conoscenze maturate nel corso del suo lavoro furono fortemente produttive, e indubbiamente il suo più famoso progetto, il quadrimotore P.108 era fortemente influenzato da un progetto della [[Boeing]], che diventerà in seguito la celeberrima ''Fortezza Volante''. Il diverso destino dei due aerei viene determinato dalla ristrettezza di vedute dei vertici dell'aviazione italiana, ma anche dalla ristrettezza di bilancio.
Il Piaggio P.108 fu un progetto tanto ambizioso quanto sfortunato, e in parte incompreso. Si tratta dell'unico progetto italiano che avrebbe potuto rispondere alle teorie sul dominio dell'aria di [[Giulio Douhet]]. Il suo progettista, l'ingegner [[Giovanni Casiraghi]], ebbe una lunga esperienza lavorativa negli [[Stati Uniti d'America]]. Le conoscenze maturate nel corso del suo lavoro furono fortemente produttive, e indubbiamente il suo più famoso progetto, il quadrimotore P.108 era fortemente influenzato da un progetto della [[Boeing]], che diventerà in seguito la celeberrima ''Fortezza Volante''. Il diverso destino dei due aerei viene determinato dalla ristrettezza di vedute dei vertici dell'aviazione italiana, ma anche dalla ristrettezza di bilancio.


Il P.108 nella sua limitata vita operativa si dimostrò aereo poco affidabile. Più che da difetti del progetto complessivo questo derivava da una certa inaffidabilità dei motori, e da uno sviluppo forse affrettato per un aereo che si discostava parecchio dalla produzione italiana dell'epoca.
Il P.108 nella sua limitata vita operativa si dimostrò aereo poco affidabile. Più che da difetti del progetto complessivo questo derivava da una certa inaffidabilità dei motori, e da uno sviluppo forse affrettato per un aereo che si discostava parecchio dalla produzione italiana dell'epoca.


Alla storia del P.108 è legato il ricordo di una tragedia avvenuta a [[Pisa]] il [[7 agosto]] [[1941]], dove perse la vita [[Bruno Mussolini]] figlio terzogenito del [[Duce]]. Gli era stato assegnato il comando della 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), inquadrata all'interno del 46° Stormo con sede a Pisa e a questa squadriglia erano stati assegnati i nuovi bombardieri quadrimotori Piaggio P.108B. I motori del suo aereo, mentre era in fase di atterraggio sull'[[Aeroporto di Pisa]], subirono un brusco calo di potenza. Non riuscendo a riprendere quota l'aereo si schiantò poco dopo. Nell'incidente persero la vita anche altri due aviatori.
Alla storia del P.108 è legato il ricordo di una tragedia avvenuta a [[Pisa]] il [[7 agosto]] [[1941]], dove perse la vita [[Bruno Mussolini]] figlio terzogenito del [[Duce]]. Gli era stato assegnato il comando della 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), inquadrata all'interno del [[46° Stormo]] con sede a Pisa e a questa squadriglia erano stati assegnati i nuovi bombardieri quadrimotori Piaggio P.108B. I motori del suo aereo, mentre era in fase di atterraggio sull'[[Aeroporto di Pisa]], subirono un brusco calo di potenza. Non riuscendo a riprendere quota l'aereo si schiantò poco dopo. Nell'incidente persero la vita anche altri due aviatori.


==L'impiego bellico==
==L'impiego bellico==
Il primo ed unico reparto a cui furono assegnati bombardieri P.108 fu la 274<sup>A</sup> Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), che, al momento dell'assegnazione dei velivoli, era operativa solo da pochi mesi ([[1º giugno]] [[1941]]).
Il primo ed unico reparto a cui furono assegnati bombardieri P.108 fu la 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), che, al momento dell'assegnazione dei velivoli, era operativa solo da pochi mesi ([[1º giugno]] [[1941]]).
Nonostante i numerosi incidenti e la non facile ambientazione del personale di volo, il [[9 giugno]] [[1942]] due P.108B trovarono il loro primo impiego operativo in missione di ricerca e bombardamento navale nella zona delle [[Baleari|Isole Baleari]]. Nello stesso anno vennero effettuate varie missioni di bombardamento strategico principalmente sulle installazioni inglesi di [[Gibilterra]], facendo decollare gli apparecchi dal campo di volo di [[Decimomannu]], in Sardegna.
Nonostante i numerosi incidenti e la non facile ambientazione del personale di volo, il [[9 giugno]] [[1942]] due P.108B trovarono il loro primo impiego operativo in missione di ricerca e bombardamento navale nella zona delle [[Baleari|Isole Baleari]]. Nello stesso anno vennero effettuate varie missioni di bombardamento strategico principalmente sulle installazioni inglesi di [[Gibilterra]], facendo decollare gli apparecchi dal campo di volo di [[Decimomannu]], in Sardegna.
Negli ultimi mesi del 1942 e nei primi del [[1943]], in seguito all'[[Operazione Torch]] ed allo sbarco alleato in Nord Africa, il P.108 fu impiegato principalmente sull'[[Algeria]]. Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], i pochi esemplari rimasti di P.108B furono requisiti dalla [[Luftwaffe]] e non vennero utilizzati operativamente, contrariamente a quanto avvenne per la versione "T" dello stesso velivolo.
Negli ultimi mesi del 1942 e nei primi del [[1943]], in seguito all'[[Operazione Torch]] ed allo sbarco alleato in Nord Africa, il P.108 fu impiegato principalmente sull'[[Algeria]]. Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], i pochi esemplari rimasti di P.108B furono requisiti dalla [[Luftwaffe]] e non vennero utilizzati operativamente, contrariamente a quanto avvenne per la versione "T" dello stesso velivolo.


==Varianti e sviluppi==
== Varianti e sviluppi ==
Oltre al prototipo ed ai 23 modelli di serie '''P.108B ''Bombardiere''''' da bombardamento strategico, (distinti in due serie che si differenziavano per la sostituzione della mitragliatrice pesante nel muso con una carenatura aerodinamica che forse contribuì ad alzare la velocità massima da 420 a 430 km/h) venne sviluppato in altre 3 diverse varianti:
Oltre al prototipo ed ai 23 modelli di serie '''P.108B ''Bombardiere''''' da bombardamento strategico, (distinti in due serie che si differenziavano per la sostituzione della mitragliatrice pesante nel muso con una carenatura aerodinamica che forse contribuì ad alzare la velocità massima da 420 a 430 km/h) venne sviluppato in altre 3 diverse varianti:
*'''P.108A ''Artigliere''''': nel marzo [[1943]] volò per la prima volta un P.108B di serie modificato con l'installazione di un cannone da 102 mm installato nel muso e destinato all'impiego antinave.
*'''P.108A ''Artigliere''''': nel marzo [[1943]] volò per la prima volta un P.108B di serie modificato con l'installazione di un cannone da 102 mm installato nel muso e destinato all'impiego antinave.
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===P.133===
===P.133===
La Piaggio continuò a sviluppare il concetto di bombardiere quadrimotore con il modello '''P.133''', da 490 km/h, 4 mitragliatrici pesanti e i 6 cannoni calibro 20. Il carico utile raggiungeva i 4.800 chili. La costruzione era più leggera di quella del P.108 e questo aiutava le prestazioni e il carico. Ma il modello non fu mai completato per il sopraggiungere dell'Armistizio.
La Piaggio continuò a sviluppare il concetto di bombardiere quadrimotore con il modello [[ Piaggio P.133|P.133]], da 490 km/h, 4 mitragliatrici pesanti e i 6 cannoni calibro 20. Il carico utile raggiungeva i 4.800 chili. La costruzione era più leggera di quella del P.108 e questo aiutava le prestazioni e il carico. Ma il modello non fu mai completato per il sopraggiungere dell'Armistizio.


==La [[Vespa_Piaggio|Vespa]] e il P.108==
==La [[Vespa_Piaggio|Vespa]] e il P.108==
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==Note==
==Note==
<references/>
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== Bibliografia ==
*{{en}} Giorgio Bignozzi. "The Italian 'Fortress' (part 1)." ''[[Air International]]'' Vol. 31 No. 6, December 1986. p. 298-305, (part 2)." ''[[Air International]]'' Vol. 32 No. 1, January 1987. p. 29-31, p. 47-49.
*{{it}} Giancarlo Garello. ''Il Piaggio P.108''. Edizioni Bizzarri, Roma, 1973.
*{{en}} David Mondey. ''The Hamlyn Concise Guide to Axis Aircraft of World War II''. London: Bounty Books, 2006. ISBN 0-753714-60-4.
*{{it}} Ferdinando Pedriali. ''Le fortezze volanti italiane.'' [[Rivista Italiana Difesa|RID]] novembre 1991, pag 60-65.
*{{it}} Nico Sgarlato. ''P.108, la fortezza della Regia.'' monografie N.27, marzo 2007. Parma, edizioni West-ward.

== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.aeronautica.difesa.it/SitoAM/Default.asp?idsez=6&idarg=83&idente=122|titolo=Piaggio P 108|accesso=03-10-2008|lingua=it|editore=Aeronautica Militare}}
*{{cita web|autore=Mauro di Massimo|url=http://www.warbirdsinscale.com/profilip108mauro.htm|titolo=Piaggio P108|accesso=03-10-2008|lingua=it|editore=http://www.warbirdsinscale.com/index.html}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.airwar.ru/enc/bww2/p108.html|titolo=P.108 Bombardiere|accesso=03-10-2008|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru}}
*{{cita web|autore=Sebastiano Tringali|url=http://www.regiamarina.net/arsenals/planes_it/heavy_bombers/heavy_it.htm|titolo=L'unico Bombardiere Pesante Italiano - Piaggio P108|accesso=03-10-2008|lingua=it|editore=http://www.regiamarina.net}}


[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]

Versione delle 10:04, 3 ott 2008

Template:Aereo militare

Il Piaggio P.108 era un bombardiere strategico quadrimotore prodotto dall'azienda Italiana S.A. Piaggio & C. negli anni quaranta ed utilizzato dalla Regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale.

Il Piaggio P.108 fu un progetto tanto ambizioso quanto sfortunato, e in parte incompreso. Si tratta dell'unico progetto italiano che avrebbe potuto rispondere alle teorie sul dominio dell'aria di Giulio Douhet. Il suo progettista, l'ingegner Giovanni Casiraghi, ebbe una lunga esperienza lavorativa negli Stati Uniti d'America. Le conoscenze maturate nel corso del suo lavoro furono fortemente produttive, e indubbiamente il suo più famoso progetto, il quadrimotore P.108 era fortemente influenzato da un progetto della Boeing, che diventerà in seguito la celeberrima Fortezza Volante. Il diverso destino dei due aerei viene determinato dalla ristrettezza di vedute dei vertici dell'aviazione italiana, ma anche dalla ristrettezza di bilancio.

Il P.108 nella sua limitata vita operativa si dimostrò aereo poco affidabile. Più che da difetti del progetto complessivo questo derivava da una certa inaffidabilità dei motori, e da uno sviluppo forse affrettato per un aereo che si discostava parecchio dalla produzione italiana dell'epoca.

Alla storia del P.108 è legato il ricordo di una tragedia avvenuta a Pisa il 7 agosto 1941, dove perse la vita Bruno Mussolini figlio terzogenito del Duce. Gli era stato assegnato il comando della 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), inquadrata all'interno del 46° Stormo con sede a Pisa e a questa squadriglia erano stati assegnati i nuovi bombardieri quadrimotori Piaggio P.108B. I motori del suo aereo, mentre era in fase di atterraggio sull'Aeroporto di Pisa, subirono un brusco calo di potenza. Non riuscendo a riprendere quota l'aereo si schiantò poco dopo. Nell'incidente persero la vita anche altri due aviatori.

L'impiego bellico

Il primo ed unico reparto a cui furono assegnati bombardieri P.108 fu la 274ª Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio (BGR), che, al momento dell'assegnazione dei velivoli, era operativa solo da pochi mesi (1º giugno 1941). Nonostante i numerosi incidenti e la non facile ambientazione del personale di volo, il 9 giugno 1942 due P.108B trovarono il loro primo impiego operativo in missione di ricerca e bombardamento navale nella zona delle Isole Baleari. Nello stesso anno vennero effettuate varie missioni di bombardamento strategico principalmente sulle installazioni inglesi di Gibilterra, facendo decollare gli apparecchi dal campo di volo di Decimomannu, in Sardegna. Negli ultimi mesi del 1942 e nei primi del 1943, in seguito all'Operazione Torch ed allo sbarco alleato in Nord Africa, il P.108 fu impiegato principalmente sull'Algeria. Dopo l'armistizio, i pochi esemplari rimasti di P.108B furono requisiti dalla Luftwaffe e non vennero utilizzati operativamente, contrariamente a quanto avvenne per la versione "T" dello stesso velivolo.

Varianti e sviluppi

Oltre al prototipo ed ai 23 modelli di serie P.108B Bombardiere da bombardamento strategico, (distinti in due serie che si differenziavano per la sostituzione della mitragliatrice pesante nel muso con una carenatura aerodinamica che forse contribuì ad alzare la velocità massima da 420 a 430 km/h) venne sviluppato in altre 3 diverse varianti:

  • P.108A Artigliere: nel marzo 1943 volò per la prima volta un P.108B di serie modificato con l'installazione di un cannone da 102 mm installato nel muso e destinato all'impiego antinave.
  • P.108C Civile: variante civile dotata di cabina pressurizzata per 32 passeggeri. Per i voli notturni l'allestimento prevedeva 16 cuccette. Volò nel 1942. Come banco di prova per la cabina pressurizzata la Piaggio realizzò il bimotore P.111
  • P.108T Trasporto: versione da trasporto, caratterizzata come trasporto militare da un armamento di 4 mitragliatrici da 12,7 mm (postazioni laterali, torretta dorsale e ventrale). Di questa variante ne vennero realizzati 12 esemplari che vennero impiegati dalla Luftwaffe dopo l'armistizio.

P.133

La Piaggio continuò a sviluppare il concetto di bombardiere quadrimotore con il modello P.133, da 490 km/h, 4 mitragliatrici pesanti e i 6 cannoni calibro 20. Il carico utile raggiungeva i 4.800 chili. La costruzione era più leggera di quella del P.108 e questo aiutava le prestazioni e il carico. Ma il modello non fu mai completato per il sopraggiungere dell'Armistizio.

La Vespa e il P.108

Particolare del muso del P.108

In genere si ritiene che il famoso scooter sviluppato dalla ditta di Pontedera nel 1946 sia intimamente collegato al grande quadrimotore, in quanto:

  • Le ruote della Vespa sarebbero i ruotini di coda del quadrimotore;
  • Il motore della Vespa sarebbe un motorino di avviamento dei motori radiali dell'aereo;

I due fatti in realtà sono solo due leggende metropolitane. Per la precisione, i motori radiali Piaggio, come buona parte dei motori italiani di quel periodo utilizzavano l'aria compressa proveniente da una bombola caricata da un "aviocompressore" Garelli, con caratteristiche diverse da quelle dei primi motori apparsi sulla Vespa. Negli archivi della Piaggio non vi è inoltre traccia di utilizzo di componenti aeronautici nel motociclo[1].

Anche se nessun pezzo deriva da quello di un aereo, di "aeronautico" vi è comunque l'ideatore, Corradino D'Ascanio, ed il supporto "monotubo" della ruota anteriore, ispirato da quello dei carrelli degli aerei. Anche la struttura portante in lamiera della Vespa è collegabile ai "Rivestimenti lavoranti", impiegati nel settore aeronautico.

Note

  1. ^ Articolo "Nei segreti della Piaggio" di Carlo Perelli pubblicato sulla rivista "Motociclismo d'epoca" Nr.4 dell'aprile 2006

Bibliografia

  • (EN) Giorgio Bignozzi. "The Italian 'Fortress' (part 1)." Air International Vol. 31 No. 6, December 1986. p. 298-305, (part 2)." Air International Vol. 32 No. 1, January 1987. p. 29-31, p. 47-49.
  • (IT) Giancarlo Garello. Il Piaggio P.108. Edizioni Bizzarri, Roma, 1973.
  • (EN) David Mondey. The Hamlyn Concise Guide to Axis Aircraft of World War II. London: Bounty Books, 2006. ISBN 0-753714-60-4.
  • (IT) Ferdinando Pedriali. Le fortezze volanti italiane. RID novembre 1991, pag 60-65.
  • (IT) Nico Sgarlato. P.108, la fortezza della Regia. monografie N.27, marzo 2007. Parma, edizioni West-ward.

Collegamenti esterni