McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II: differenze tra le versioni

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Da Novembre 2001 a marzo 2002 il Gruppo partecipa all’operazione “ENDURING FREEDOM”; decollando dalla Portaeromobili GIUSEPPE GARIBALDI dislocata nell’Oceano Indiano, i “Wolves” effettuano un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.
Da Novembre 2001 a marzo 2002 il Gruppo partecipa all’operazione “ENDURING FREEDOM”; decollando dalla Portaeromobili GIUSEPPE GARIBALDI dislocata nell’Oceano Indiano, i “Wolves” effettuano un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.


Dal Agosto ad Ottobre 2006, il Gruppo partecipa all’operazione “LEONTE” in Libano effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile da e per le coste libanesi
Dal Agosto ad Ottobre 2006, il Gruppo partecipa all’operazione “LEONTE” in Libano effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile da e per le coste libanesi[http://stampa.aeronautica.difesa.it/springflag_download/sf07_file/Page4215.htm]


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Il McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II è la seconda generazione degli aerei a decollo verticale (V/STOL), molto pubblicizzati e discussi, della famiglia Harrier, iniziata in Gran Bretagna sfruttando un concetto francese. Gli studi dell'AV-8B vennero iniziati dalla statunitense McDonnell Douglas e dalla britannica BAe per realizzare una versione migliorata e più moderna dell'Harrier.

Grazie ad un'ala di grande superficie totalmente di nuova concezione e ad un motore potenziato rispetto all'originale, il nuovo Harrier ha prestazioni migliori, a parte la velocità massima (che è inferiore). Un cannone a 5 canne da 25 mm costituisce il potente armamento imbarcato, nonostante la piccola mole complessiva della macchina, mentre sono disponibili 9 punti di aggancio per 4.700 chili di carico per le missioni d'attacco ed intercettazione. L'Harrier II Plus ha addirittura il radar e i missili tipici dell'F-18, anche se la velocità è ancora più bassa, riducendo l'agile macchina V/STOL ad un ruolo di piattaforma missilistica.

L'AV-8B è in dotazione anche alla Marina Militare Italiana.

Un Harrier II mentre fa rifornimento nei cieli dell'Afghanistan

Sviluppo

Tecnica

Versioni

AV-8B+

Posti: 1 pilota Lunghezza: 14.12 m Apertura alare: 9.25 m Altezza: 3.55 m Superficie alare: 22.61 m² Peso a vuoto: 14,865 lb (6,745 kg) Peso con armamento: 22,950 lb (10,410 kg) Max al decollo:

 o Corto: 31,000 lb (14,000 kg)
 o Verticale: 20,755 lb (9,415 kg)

Motore: 1× Rolls-Royce Pegasus 105 vectored-thrust turbofan engine, 21,750 lbf (96.75 kN)

Armamento

-Mitragliatrice: 1× GAU-12U "Equalizer" 25 mm e 300 colpi (Configurazione Americana, Spagnola e Italiana)

-Punti d'aggancio: 9 con capacità di 13,200 lb (STOVL),incluse iron bombs, cluster bombs, napalm bombs, laser-guided bombs, AGM-65 Maverick missiles, disegantore laser LITENING, piu' di quattro AIM-9 Sidewinder e similari infrared-guided missiles. Il radar equipaggiato dalla variante AV-8B+ gli permette di equipaggiarsi con AIM-120 AMRAAM missiles. Inoltre puo' portare bombe della serie JDAM.

Impiego

ITALIA

Nel Febbraio del 1995, la Componente STOVL imbarcata sul Garibaldi ha il suo primo impegno operativo reale: La partecipazione all’ Operazione Multinazionale “UNITED SHIELD” in Somalia. I tre AV-8B Plus compiono numerose missioni di ricognizione e supporto allo sbarco anfibio dei Marines Americani e del Reggimento San Marco. Il 28 Giugno del 1996 il Gruppo Aerei Imbarcati riceve la Bandiera di Combattimento donatale dall’A.N.M.I. di Andria.

Da Marzo a Giugno del 1997 il Gruppo partecipa all’Operazione “Alba Neo” (Albania Non Combat Evacuation Operation) con velivoli armati che giornalmente decollano su “Scramble” dalla base di Grottaglie.

Da Aprile a Giugno 1999, i “Lupi” della Componente STOVL imbarcata sul Garibaldi hanno il “Battesimo del fuoco”: gli Harrier della Marina partecipano all’intervento NATO in Kosovo nel corso dell’Operazione multinazionale “ALLIED FORCE”.

Da Novembre 2001 a marzo 2002 il Gruppo partecipa all’operazione “ENDURING FREEDOM”; decollando dalla Portaeromobili GIUSEPPE GARIBALDI dislocata nell’Oceano Indiano, i “Wolves” effettuano un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.

Dal Agosto ad Ottobre 2006, il Gruppo partecipa all’operazione “LEONTE” in Libano effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile da e per le coste libanesi[1]

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