Hibiscus syriacus
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Ibisco cinese | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Malvales |
Famiglia | Malvaceae |
Genere | Hibiscus |
Specie | H. syriacus |
Nomenclatura binomiale | |
Hibiscus syriacus L. | |
Sinonimi | |
Althaea frutex | |
Nomi comuni | |
Ibisco cinese |
L'ibisco cinese (Hibiscus syriacus L.) è una pianta della famiglia delle Malvaceae[1], originaria non della Siria, come poteva pensare Linneo, ma dell'Estremo Oriente.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Rustiche e resistenti al freddo, a foglie decidue, dalla ricca fioritura estiva con fiori bianchi, rosa, viola e lilla, coltivate anche ad alberello, vengono utilizzate come piante ornamentali nei giardini e nei vasi sui terrazzi, come alberelli isolati o per la realizzazione di siepi fiorite.
L'arbusto è rustico e dal portamento molto ramificato, ha foglie di forma ovale e colore verde scuro, con il margine dentato o trilobate. Può crescere fino a 3 metri di altezza.
Da luglio a ottobre produce fiori larghi circa 7–8 cm dalle tonalità variabili dal bianco al porpora. I fiori durano un giorno circa, ma vengono continuamente sostituiti.
È pianta visitata dalle api sia per il nettare che per il polline.
Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]
Tollera temperature fino a -20 °C, ma gradisce climi caldi e temperati. Non ama l'ombra, e per la fioritura migliore necessita di esposizione in pieno sole. Non richiede particolari potature. Si riproduce per semina (ma con risultati non prevedibili sul colore per via dell'ibridazione) o per talea.
Simbolo[modifica | modifica wikitesto]
È il fiore nazionale della Corea del Sud, dove viene coltivato da tempo immemore, sia come pianta ornamentale che per farne tisane. Dal 1963 compare nello stemma nazionale.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Importata dall'Asia nel XVI secolo, si diffuse in Europa, dove in un primo momento venne ritenuta pianta da serra, e solo successivamente, verso la fine del 1600, pianta da piena terra. Dall'Inghilterra giunse alle colonie americane, dove viene spesso chiamata "Rosa di Sharon".
Varietà in commercio[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni sono stati sviluppati centinaia di cultivar con colorature variatissime, a tinte monocromatiche o variegate, fiore singolo o fiore doppio. Tra le tante:[senza fonte]
- Ardens, fiori doppi di colore rosa con macchie viola;
- Blue Bird o Oiseau Bleu, fiori color Genziana;
- Celeste, fiori azzurri;
- Dorothy Crane, fiori bianchi dal centro cremisi;
- Jeanne d'Arc, fiori doppi di colore bianco.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Hibiscus syriacus, in The Plant List. URL consultato il 13 settembre 2016.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikispecies contiene informazioni su Hibiscus syriacus
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Hibiscus syriacus su Giardinaggio.it
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00576888 |
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