Acer negundo

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Acero americano
Acer negundo
Tavola botanica
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Malvidi
Ordine Sapindales
Famiglia Sapindaceae
Sottofamiglia Hippocastanoideae
Tribù Acereae
Genere Acer
Specie A. negundo
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Sapindales
Famiglia Aceraceae
Genere Acer
Specie A. negundo
Nomenclatura binomiale
Acer negundo
L., 1753
Areale

L'acero americano (Acer negundo L., 1753) è un albero della famiglia delle Sapindacee, originario del Nuovo Mondo.[2]

Introdotto in Europa nel 1688, è tipico dei giardini e dei viali dell'Italia settentrionale[3] e centrale. Inselvatichito lungo torrenti e fiumi.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico deriva dal sanscrito निर्गुण्डि nirguṇḍi, che indicava un albero, Vitex negundo, dalle foglie simili ad A. negundo[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Portamento
Fiori femminili

Questo acero cresce molto rapidamente, per raggiungere a maturità un portamento arbustivo o arboreo, con altezza massima molto variabile, compresa fra 5 e 20 metri. La corteccia negli esemplari giovani è verde oliva, e successivamente vira verso il marrone grigio, con fissurazioni verticali via via più profonde.

Le foglie sono imparipennate a tre o cinque foglioline. L'acero negundo è deciduo, e perde le foglie nel primo autunno.

La pianta è dioica, pertanto ai fini della riproduzione sono necessari esemplari sia maschili sia femminili. La fioritura avviene tra marzo e aprile, precedendo la comparsa delle foglie. I fiori femminili sono riuniti in amenti (o racemi) penduli, i fiori maschili, piccoli, in corimbi penduli lungamente peduncolati (filamentosi), di colore prevalentemente giallino.

Il frutto è una disamara (samara doppia), ad ali divergenti a V, che matura in primavera, dopo la fioritura.

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono varietà con foglie striate di bianco o giallo e varietà senza semi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa in Nord America e in America centrale sino all'Honduras[2].

È stata introdotta da tempo in Europa continentale; in ambienti naturali può diventare infestante a causa della disseminazione dei frutti alati da parte del vento[5]. In Italia è diffuso soprattutto al Nord e al Centro. Molto comune nella pianura Padana. Resistente alla siccità e alla sommersione, può colonizzare terreni poveri e aridi. In alcune Regioni italiane è vietata la messa a dimora di nuove piante.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il legno chiaro, leggero e fragile non trova grande impiego in falegnameria, ma può essere usato per realizzare prodotti a base di fibra di legno. Come per altri aceri, la linfa è zuccherina, ma non abbastanza da farlo appartenere alle specie preferite per la produzione di sciroppo d'acero.

È pianta visitata dalle api per il polline ed il nettare.[6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Barstow, M., Crowley, D. & Rivers, M.C. 2017, Acer negundo, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  2. ^ a b (EN) Acer negundo, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  3. ^ Enciclopedia Botanica Motta
  4. ^ David Gledhill, The Names of Plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008, p. 270, ISBN 978-0-511-47855-0.
  5. ^ L. VIEGI, R. VANGELISTI, M.L. D'EUGENIO, A.M. RIZZO, A. BRILLI-CATTARINI CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DELLA FLORA ESOTICA D'ITALIA: LE SPECIE PRESENTI NELLE MARCHE Atti Soc. tosc. Sci. nat., Mem., Serie B, 110 (2003) pagg. 97-162, figg. 2, tabb. 5
  6. ^ (FR) Acer negundo & Apis mellifera, su Florabeilles, 22 novembre 2012. URL consultato l'8 marzo 2020.

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