Donnie Brasco (film)

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Donnie Brasco
Una scena del film
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1997
Durata126 min
147 min (versione estesa)
Rapporto2,35: 1
Generebiografico, poliziesco, drammatico, gangster
RegiaMike Newell
SoggettoJoseph D. Pistone, Richard Woodley
SceneggiaturaPaul Attanasio
ProduttoreMark Johnson, Barry Levinson, Louis Digiaimo, Gail Mutrux
Produttore esecutivoAlan Greenspan, Patrick McCormick
Casa di produzioneMandalay Entertainment, Baltimore Pictures, Mark Johnson Productions
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaPeter Sova
MontaggioJon Gregory
Effetti specialiRon Ottesen
MusichePatrick Doyle
ScenografiaDonald Graham Burt, Jefferson Sage, Leslie Pope
CostumiDavid C. Robinson, Aude-Bronson Howard
TruccoJohn Caglione Jr., Margot Boccia
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Donnie Brasco è un film drammatico statunitense del 1997, diretto da Mike Newell, interpretato da Johnny Depp e Al Pacino. È ispirato alla vera storia di Joe Pistone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nella New York degli anni '70 Lefty Ruggiero, un vecchio criminale appartenente alla famiglia Bonanno, propone a Donnie Brasco, appena conosciuto, di acquistare un anello di diamanti. Donnie si accorge che l’anello è un falso, insieme a Lefty si reca dal proprietario del nightclub che aveva venduto l’anello di zirconi, spacciandoli per diamanti veri. Lefty, colpito da come Donnie risolve la cosa, decide di introdurlo nella banda, gli vengono insegnate le regole della mafia e, mettendo a rischio la propria reputazione, garantisce per lui. Presentato da Lefty, Donnie conosce diversi uomini tra cui il capo banda Sonny Black, Nicky, Paulie e Sonny Red, braccio destro del boss.

Donnie si rivela essere Joseph D. Pistone, agente dell'FBI sotto copertura, la cui moglie, Maggie, cresce le loro tre figlie da sola. Dopo che il boss viene ucciso, Sonny Red assume la sua posizione. Mentre la banda di Sonny Black esegue una serie di ricatti e sequestri di successo a Brooklyn, Pistone prosegue il suo lavoro di infiltrazione nella mafia raccogliendo sempre più informazioni.

Il supervisore dell'FBI, Dean Blandford, si interessa al caso e chiede a Pistone di fare squadra con un agente dell'FBI sotto copertura a Miami, Richie Gazzo. Anche se riluttante, Pistone convince Sonny e la banda a incontrare Richie a Miami, dove Donnie e Lefty progettano di gestire il nightclub di Richie per conto loro. Lefty inoltre tenta di impressionare il boss della mafia della Florida, Santo Trafficante, con una festa su uno yacht procurato da Donnie. Sonny Black lo scopre e subentrato nel piano affida la gestione degli affari in Florida a Donnie, provocando il risentimento di Lefty che cerca da anni un’occasione di riscatto da una vita passata a fare il gregario. Tuttavia, più tardi, i due si riconciliano quando il figlio di Lefty finisce in rianimazione per un'overdose di droga.

Il giorno dell'apertura il nightclub subisce una retata della polizia di Miami su ordine del boss Trafficante, in combutta con Sonny Red. Convocata dallo stesso Sonny Red, la banda uccide lui e altri due capicosca. La banda uccide anche Nicky, che aveva portato avanti un affare di droga all'insaputa di Sonny sospettando che abbia fatto lui la spia a Miami. Con l’aiuto di Donnie la banda fa sparire i corpi. Con Sonny Black che è ormai diventato il nuovo boss della strada, Donnie e Lefty vengono incaricati di trovare e uccidere il figlio di Sonny Red, Bruno il che farebbe diventare Donnie un affiliato. Intanto, a casa, il comportamento di Pistone diventa sempre più simile a quello del criminale che finge di essere. In uno dei loro litigi, Donnie colpisce la moglie.

Con la crescente pressione dell'FBI per porre fine all'operazione e fare arresti, Donnie cerca di convincere Lefty a abbandonare la sua vita criminale. Tuttavia, Bruno viene rintracciato e Lefty scopre che lo yacht che Donnie aveva precedentemente utilizzato era stato confiscato dall’FBI. Fuori dal luogo in cui Bruno si nasconde, Lefty affronta Donnie, mettendone in dubbio la lealtà. Lefty incita Donnie a uccidere Bruno, per confermare la sua lealtà, ma prima che l'omicidio possa essere commesso, gli agenti dell'FBI arrivano e li arrestano.

Gli agenti dell'FBI visitano il ritrovo di Sonny e rivelano a lui e alla sua banda la vera identità di Donnie, mostrando loro delle fotografie di Pistone in uniforme dell'FBI. Più tardi, Lefty viene convocato per una riunione; non potendo sottrarsi al suo destino lascia i suoi oggetti di valore e lascia detto alla sua fidanzata che, qualora Donnie chiamasse, di dirgli che "se doveva essere qualcuno, sono contento che sia stato lui". Con la sua famiglia presente, Pistone partecipa a una piccola cerimonia privata per il suo servizio, ricevendo un assegno di 500 dollari e una medaglia.

I titoli di coda indicano come le prove raccolte da Donnie Brasco abbiano portato a più di 200 incriminazioni e più di 100 condanne. Pistone vive con sua moglie sotto falso nome in una località non rivelata, con una taglia sulla sua testa da parte della mafia di 500 000 dollari.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 28 febbraio 1997, mentre in quelle italiane il 3 novembre 1997.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

A fronte di un costo di 35 milioni di dollari, il film ne incassò 125 negli Stati Uniti, e altri 83 milioni a livello internazionale.[1]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Citazioni e omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il film viene citato nella canzone Avenues dei Refugee Camp All-Stars (cantata da Pras Michel, Ky-Mani Marley) nell'album Money Talks, così come nella canzone Kyobo Ni Tsuki del gruppo rap italiano Club Dogo; "Lefty" e la frase "Che te lo dico a fare?" vengono citati nella canzone Quei bravi ragazzi pt.1, contenuta nell'album Sotto effetto stono dei Sottotono; il film viene citato nella canzone Numbers del rapper MadMan, contenuta nel mixtape MM vol.1, dal rapper Ensi, da Nto' nel feauturing con Deal Pacino in Sangue e Champagne, e infine da Noyz Narcos. Inoltre uno scambio di battute fra Donnie e Lefty si può trovare nei secondi conclusivi di "Ho incontrato l'amore ma... " di Ghemon
  • La pellicola venne citata anche nell'episodio Disarmato e pericoloso della nona serie di CSI - Scena del crimine.
  • Il titolo originale dell'episodio 23 della serie animata CLAMP Detective fa riferimento al titolo giapponese del film.
  • La trama del film viene parodiata nell'episodio 9 della ventiduesima stagione de I Simpson, intitolato Donnie Fatso.

La denuncia per diffamazione di John Cerasani[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996, anni dopo il debutto del libro su Donnie Brasco e prima dell'uscita nelle sale del film, un video clandestino di tale pellicola finì nelle mani di John "Boobie" Cerasani, un vecchio collaboratore di Napolitano. Durante il film l'attore che impersona Cerasani, insieme ad altri personaggi, prende a calci in faccia il proprietario di un ristorante giapponese e gli fracassa la testa con un cestino dei rifiuti. In una scena successiva, l'attore che impersona "Boobie", viene mostrato mentre spara a tre gangster e fa saltare pezzi della testa e della gamba di un altro. Si vede poi "Boobie" mentre sta aiutando i suoi amici gangster a smembrare, con una sega, i corpi senza vita delle vittime, per disporli nei sacchi dell'immondizia.

Barry Slotnick, l'avvocato di Cerasani, minacciò di querelare la produzione per diffamazione e calunnia, anche se il film non era ancora stato proiettato nelle sale. Egli sostenne che, poiché un numero sufficiente di persone aveva già visto la versione pirata, il danno alla reputazione di Cerasani era già stato fatto.

La Sony Pictures Entertainment accorciò la scena dell'omicidio plurimo, rimpiazzando, in alcune parti, il personaggio di "Boobie" con quello di Dominick Napolitano, che era già morto assassinato da alcuni gangster. Prima della presentazione ufficiale del film, cambiarono inoltre il nome del personaggio da "Boobie" a "Paulie", per assonanza. Tuttavia quando il film uscì nei primi mesi del 1997 vi rimase una citazione del nome "Boobie", che era sfuggita al processo di fuori campo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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