Harry Potter e il calice di fuoco (film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Harry Potter e il calice di fuoco
Albus Silente (Michael Gambon) e Barty Crouch (Roger Lloyd Pack) davanti al calice di fuoco in una scena del film
Titolo originaleHarry Potter and the Goblet of Fire
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America
Anno2005
Durata157 min
Rapporto2,40:1
Generefantastico, avventura, drammatico, azione
RegiaMike Newell
Soggettodal romanzo Harry Potter e il calice di fuoco di J. K. Rowling
SceneggiaturaSteve Kloves
ProduttoreDavid Heyman
Produttore esecutivoDavid Barron, Tanya Seghatchian
Casa di produzioneWarner Bros., Heyday Films
Distribuzione in italianoWarner Bros. Entertainment Italia
FotografiaRoger Pratt
MontaggioMick Audsley
Effetti specialiJim Mitchell, Tim Alexander, Tim Webber, John Richardson
MusichePatrick Doyle
ScenografiaStuart Craig, Neil Lamont, Andrew Ackland-Snow, Stephenie McMillan
CostumiJany Temime
TruccoEithne Fennell, Amanda Knight, Clare Le Vesconte, Nick Dudman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Harry Potter e il calice di fuoco (Harry Potter and the Goblet of Fire) è un film del 2005 diretto da Mike Newell, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo, quarto episodio della serie di Harry Potter, scritta da J. K. Rowling e quarto per la saga tratta da essa.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Harry Potter, nel sonno, ha una visione stranamente realistica in cui vede il custode di una villa abbandonata venire ucciso da un informe Lord Voldemort, dopo averne spiato una conversazione con Peter Minus, alias Codaliscia, fuggito poche settimane prima, e un uomo sconosciuto a cui Voldemort assegna il compito di catturare il giovane ragazzo. Invitato alla Tana dall'amico Ron Weasley, Harry assiste successivamente all'emozionante finale della Coppa del Mondo di Quidditch tra Irlanda e Bulgaria, assieme a Hermione Granger, alla famiglia Weasley, a Cedric Diggory e a suo padre Amos. Durante i festeggiamenti per i vincitori, alcuni Mangiamorte, i seguaci di Voldemort, comparsi inaspettatamente dopo un decennio di latitanza e inattività, seminano il panico. Tra di loro vi è il misterioso uomo del sogno di Harry, che lancia nel cielo il famoso e terribile simbolo del Signore Oscuro, il Marchio Nero.

Il trio fa ritorno a Hogwarts per frequentare il quarto anno di istruzione. Il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure è il celebre ed eccentrico ex auror Alastor Moody (detto anche Malocchio Moody), che nel corso delle sue lezioni si dimostrerà parecchio coraggioso, severo e soprattutto anticonformista: infatti mostrerà all'intera classe le tre maledizioni senza perdono infliggendole ad un Damon diadema, tra cui l'Anatema che Uccide, l'Avada Kedavra. La scuola, inoltre, decide di reintegrare il Torneo Tremaghi, una leggendaria competizione che prevede il superamento di tre pericolose prove di abilità: gli studenti maggiorenni delle tre scuole europee di magia (Hogwarts, Durmstrang e Beauxbatons) dovranno inserire nel Calice di Fuoco il loro nome e il calice estrarrà a sorte i nomi dei tre sfidanti (uno per scuola). Viktor Krum (celebre Cercatore della squadra di Quidditch bulgara) viene selezionato per Durmstrang, Fleur Delacour per Beauxbatons e Cedric Diggory per Hogwarts, ma a sorpresa, il Calice seleziona un quarto giocatore: Harry Potter. Tutti accolgono la selezione del quarto sfidante con preoccupazione e stupore da parte degli insegnanti e con disgusto da parte degli studenti, compreso (momentaneamente) Ron.

Harry, aiutato dai consigli di Malocchio e l'aiuto di alcuni suoi amici, riesce a superare la prima prova (sconfiggere un drago, un Ungaro Spinato) e la seconda (salvare un amico dal Lago Nero infestato da Maridi). Dopo la seconda prova, però, un funzionario del Ministero della Magia, Barty Crouch, viene ritrovato morto nella foresta. Nel mentre che attende il Preside nel suo ufficio per discutere della situazione di Crouch, Harry interagisce con il Pensatoio di Silente, una fontanella nel quale poter vedere i ricordi estratti dalla mente. In uno di questi ricordi, Harry vede il processo del preside di Durmstrang, Igor Karkaroff, che, pentito per essersi unito ai Mangiamorte, rivela le identità di alcuni Mangiamorte, citando infine il nome di colui che fece impazzire a morte i genitori di Neville Paciock: il figlio di Barty Crouch, Junior (che Harry nota essere l'uomo del suo sogno).

L'ultima prova consiste nel superare un labirinto disseminato di pericolosi ostacoli magici per recuperare il trofeo, la Coppa Tremaghi, posta al centro di esso, che si rivelerà essere, a sorpresa, una Passaporta (un oggetto in grado di teletrasportare in un altro luogo la gente che lo tocca). Harry e Cedric la toccano contemporaneamente e vengono trasportati in uno spettrale cimitero, dove Harry nota essere sepolto il padre di Voldemort. Ad attenderli c'è Peter Minus, che uccide Cedric e intrappola Harry su ordine di Voldemort, rinsecchito e privo di forze. Ha così inizio il rituale di resurrezione del terribile Voldemort: Minus si taglia una mano, gettandola nel calderone, nel quale si trova anche la forma semiumana del Signore Oscuro, poi recupera le ossa del padre di Voldemort, Tom Riddle, e infine preleva del sangue da Harry con un pugnale. Voldemort risorge e, richiamati i Mangiamorte per sgridarli, affronta Harry, ma senza successo: il ragazzo viene aiutato a fuggire dagli spiriti dei suoi genitori, di Cedric e del custode, fuoriusciti dalla bacchetta di Voldemort dopo il singolare fenomeno del Prior Incantatio, dovuto ai nuclei gemelli delle due bacchette magiche (entrambe le bacchette di Voldemort e Harry sono fatte con le piume della stessa fenice). Il ragazzo riesce quindi a ritornare a Hogwarts, sempre grazie alla Passaporta, portando con sé il corpo di Cedric.

Harry comunica a tutti che Lord Voldemort è tornato. Moody cerca di farsi raccontare da Harry gli avvenimenti del cimitero, facendolo insospettire, poiché egli non aveva accennato al luogo dell'accaduto. Moody diventa sempre più nervoso e tenta di aggredire il ragazzo, ma il preside Albus Silente e i professori Minerva McGranitt e Severus Piton riescono a smascherarlo: egli non è altro che Barty Crouch Jr., il quale assumeva costantemente la Pozione Polisucco per prendere le sembianze di Alastor Moody. Era infatti stato lui a iscrivere Harry al torneo e ad aver stregato la Passaporta affinché trasportasse Harry da Voldemort. Viene infine celebrata nella Sala Grande una commemorazione funebre in onore di Cedric Diggory, prima vittima della nuova ascesa del Signore Oscuro.

Il film si conclude con il ritorno a casa delle due scuole, Durmstrang e Beauxbatons, osservato da una terrazza da Harry, Ron e Hermione.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato prodotto da David Heyman e sceneggiato da Steve Kloves. La pre-produzione del quarto film si è avviata nel dicembre 2003, mentre le riprese sono incominciate il 4 marzo 2004. Il film è stato girato principalmente negli Studi Leavesden, e le riprese sono terminate a novembre 2004; il budget del film è stato di circa 150000000 $.[1]

La band che suona durante il Ballo del Ceppo è composta da alcuni famosi musicisti come Jarvis Cocker dei Pulp, Philip Selway e Jonny Greenwood dei Radiohead. Inizialmente era prevista la partecipazione dei Franz Ferdinand, ma a causa di altri impegni la band britannica ha dovuto rinunciare.[2] La band nel libro viene chiamata "Sorelle Stravagarie" (Weird Sisters), ma per motivi di copyright nel film è rimasta senza nome.[3]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e il calice di fuoco (colonna sonora).

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito dalla Warner Bros. a partire dal 18 novembre 2005 nelle sale nel Regno Unito e negli Stati Uniti, e dal successivo 25 novembre in quelle italiane.

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato commercializzato come DVD in Italia il 22 marzo 2006. È stato distribuito in diverse edizioni, tra cui una in disco singolo e un'altra in disco doppio. Sono state commercializzate due versioni diverse: la prima (dal nome Harry Potter e il calice di fuoco: Special Edition) e la seconda (chiamata Harry Potter e il calice di fuoco: Deluxe Edition). La seconda di queste contiene più speciali negli extra. Nel 2007 è stata distribuita anche la versione del film in alta definizione sotto forma di BD e in HD DVD.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il quarto film ha ottenuto un ottimo incasso internazionale di 897099794 $; negli Stati Uniti il film ha incassato 290013036 $,[1] mentre in Italia circa 25127756 .

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film viene accolto con recensioni positive. Sul sito Rotten Tomatoes ottiene l'88% delle recensioni professionali positive. Sul sito IMDb ottiene un voto di 7.7/10 e su Metacritic raggiunge un punteggio di 81/100.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e il calice di fuoco (videogioco).

È stato prodotto da EA Games un omonimo videogioco ispirato alla storia del film e del libro, distribuito l'11 novembre 2005 e disponibile per PC, PS2, PSP, Xbox e Nintendo DS.

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e l'Ordine della Fenice (film).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Harry Potter e il calice di fuoco, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 24 gennaio 2019. Modifica su Wikidata
  2. ^ Harry Potter, fuori i Franz Ferdinand e dentro il chitarrista dei Radiohead, su rockol.it, Rockol, 21 novembre 2004. URL consultato il 28 dicembre 2014.
  3. ^ Wyrd Sisters keep fighting the good fight, fan mail or not, su canada.com, 4 agosto 2007. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN227375274 · LCCN (ENno2006000014 · GND (DE7525582-0 · BNF (FRcb15037560d (data)