Ripalimosani

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Ripalimosani
comune
Ripalimosani – Stemma
Ripalimosani – Bandiera
Ripalimosani – Veduta
Ripalimosani – Veduta
Chiesa di Santa Maria Assunta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoMarco Giampaolo (lista civica Ripartiamo) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°37′N 14°40′E / 41.616667°N 14.666667°E41.616667; 14.666667 (Ripalimosani)
Altitudine640 m s.l.m.
Superficie33,83 km²
Abitanti3 019[1] (31-12-2022)
Densità89,24 ab./km²
FrazioniPesco Farese
Comuni confinantiCampobasso, Castropignano, Limosano, Matrice, Montagano, Oratino
Altre informazioni
Cod. postale86025
Prefisso0874
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070059
Cod. catastaleH313
TargaCB
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 161 GG[3]
Nome abitantiripesi
Patronosan Michele
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ripalimosani
Ripalimosani
Ripalimosani – Mappa
Ripalimosani – Mappa
Posizione del comune di Ripalimosani nella provincia di Campobasso
Sito istituzionale

Ripalimosani (A Rìpë du Mesanë in molisano[4]) è un comune italiano di 3 019 abitanti[1] della provincia di Campobasso in Molise.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro fu fondato dai Normanni nell'XI secolo. Nel XV secolo fu completata la chiesa madre, mentre nel 1516 il potere del castello passò a Marino Mastrogiudice, che ampliò il borgo e il castello.

Nel '700 il centro fu di proprietà di notai come Francesco Maria Riccardo e Francesco Antonio Amoroso.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 settembre 1983.[5] Lo stemma è uno scudo di azzurro che riporta una lettera R d'oro, iniziale del nome comune. Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa madre di Santa Maria Assunta[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa originale fu costruita nel XIV secolo. Il campanile è del 1463. Ha pianta basilicale con tre navate interne.

Ripalimosani

La facciata è molto particolare perché risente del tipico stile napoletano rinascimentale: è tripartita con portale in legno sormontato da una cornice e una lunetta con la Madonna in trionfo tra angeli. La cornice si compone di due colonne con architrave adorna di riccioli.

L'esterno verso il campanile presenta ancora tratti medievali, come la compatta base della torre e un bassorilievo raffigurante il Diavolo (XIV secolo).

L'interno è staccato alla maniera barocca: importante è l'altare dell'Epifania. Il pulpito è in legno intagliato con elementi floreali, sopra cui vi è un'aquila. Tra le tele maggiori ci sono il ritratto di Scipione Cecere, l'Adorazione dei Magi e la tela di San Michele.

Il campanile è una torre quadrangolare decorata in modo barocco, sopra la cui cella campanaria vi è una lanterna di otto colonne che sorregge la cuspide a cupoletta.

Copia della Sacra Sindone[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sacra Sindone.

Si tratta di una storica copia della vera Sindone di Cristo, custodita a Torino. Nel XIX secolo una commissione voluta da monsignor Giovanni Lanza, si recò in Molise per effettuare indagini: questa era la terza copia storica della sindone di Torino.

Secondo la storia, la sindone fu commissionata nel 1594 da Carlo Emanuele I di Savoia. Il pittore avrebbe dovuto dipingere in ginocchio davanti alla vera sindone a Torino per il rispetto. Dopo la sua morte, Savoia dette in eredità la sindone a monsignor Riccardo di Bari. Nel XVIII secolo la copia rimase in custodia dei canonici della chiesa di santa Maria Assunta di Ripalimosani.

Nel XX secolo la fama della sindone iniziò ad essere nota in tutta Italia, e poi nel 2000, anno giubilare, in tutto il mondo. Vi è stata anche una esposizione a Siena.

Oggi la reliquia è conservata nel Convento “S. Pier Celestino” di Ripalimosani.

Convento di San Pietro Celestino[modifica | modifica wikitesto]

Sì trova in contrada Colle Rosa. Fu costruito come abbazia, nel X secolo. Prende il suo nome dalla visita di Pietro da Morrone nel XIII secolo; oggi è gestito dai Missionari di Maria Immacolata.

Il complesso conserva la facciata antica in romanico abruzzese, con scarpate e bastioni alla base. Il portale è in bugnato rinascimentale. Il campanile è stato ricostruito nel Novecento.

L'interno ha tre navate con affreschi di Scipione Cecere, santa Maria degli Angeli e la Madonna delle Grazie.
Di interesse è una bambola del Settecento raffigurante Maria bambina.

Palazzo marchesale Riccardo[modifica | modifica wikitesto]

In origine era un castello del X secolo, poi modificato in età barocca. Sorse come centro di controllo e non come struttura difensiva. Vi risiedevano per lo più i notai e i burocrati del centro.

Il palazzo è una struttura molto ricca: la parte esterna quadrangolare mostra ancora i segni del castello per quanto concerne i bastioni. Il cortile interno è decorato da arcate. Il portale principale è in stile cinquecentesco classico con architrave che porta una scritta latina.

All'interno vi sono le stanze nobili rimaste perfettamente conservate, con arredamento in rosso porpora. Vi è anche una cappella privata barocca, con altare decorato da una tela raffigurante la Madonna in trionfo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti a Ripalimosani sono 82, pari al 2,7% della popolazione. La nazionalità maggiormente rappresentata era quella nigeriana con 13 residenti.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, che pur non essendo diffuse come nel passato non sono del tutto scomparse, e si distinguono per la lavorazione della canapa finalizzata alla produzione di corde e di funi.[7]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

A Ripalimosani il calcio è rappresentato dall'A.S.D. Ripalimosani, nata nel 1963. Dal 2013 al 2017 è stata operativa anche l'A.S.D. Tre Archi Ripalimosani.. Entrambe le squadre nella stagione 2015-2016 hanno militato nel girone C molisano di 1ª Categoria, concludendo la stagione con lo stesso numero di punti. L'A.S.D. Ripalimosani nella sua storia ha militato per due volte nel torneo di Eccellenza, oltre a diverse stagioni nel torneo di Promozione molisano.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 giugno 1975 9 giugno 1980 Giuseppe Iafelice Partito Comunista Italiano Sindaco
9 giugno 1980 12 maggio 1985 Giuseppe Iafelice Partito Comunista Italiano Sindaco
12 maggio 1985 7 maggio 1990 Giuseppe Iafelice Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
7 maggio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Cannavina Democrazia Cristiana Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gaetano Tudino Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Di Nobile lista civica Campanile Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuseppe Di Nobile lista civica Campanile Sindaco [8]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Paolo Petti lista civica Campanile Sindaco [8]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Michele Di Bartolomeo lista civica Ripartiamo Sindaco [8]
27 maggio 2019 in carica Marco Giampaolo lista civica Ripartiamo Sindaco [8]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 539, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Ripalimosani, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 dicembre 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 22.
  8. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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