Giusvalla

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Giusvalla
comune
Giusvalla – Stemma
Giusvalla – Bandiera
Giusvalla – Veduta
Giusvalla – Veduta
Panorama di Giusvalla
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoMarco Perrone (lista civica Per Giusvalla) dal 25-5-2012 (3º mandato dal 13-6-2022)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°26′59.95″N 8°23′36.45″E / 44.449986°N 8.393458°E44.449986; 8.393458 (Giusvalla)
Altitudine475 m s.l.m.
Superficie19,7 km²
Abitanti398[1] (31-5-2022)
Densità20,2 ab./km²
Comuni confinantiCairo Montenotte, Dego, Mioglia, Pareto (AL), Pontinvrea, Spigno Monferrato (AL)
Altre informazioni
Cod. postale17010
Prefisso019
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009032
Cod. catastaleE066
TargaSV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 439 GG[3]
Nome abitantigiusvallini
Patronosan Matteo
Giorno festivo21 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Giusvalla
Giusvalla
Giusvalla – Mappa
Giusvalla – Mappa
Posizione del comune di Giusvalla nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Giusvalla (Giüsvala, Giüsvalla, oppure Giüšvalla in ligure, Giusvâla in piemontese[4]) è un comune italiano di 398 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è situato nel versante settentrionale dell'Appennino ligure, adiacente al torrente Giusvalletta, nella valle dell'Erro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Matteo

La leggenda vuole che un re longobardo (forse Liutprando[5]) nell'VIII secolo edificasse l'abbazia di San Salvatore di Visiovalla (Visiovallis[5]), nella zona oggi definita "Valla", dandola ai monaci di Bobbio. Moriondo in Monumenta Aquensia ricorda che detta abbazia fu distrutta dalla "perfida gente saracena" durante una scorreria verso la metà del X secolo; altre incursioni saracene si verificheranno tra l'889 e il 920 e ancora nel 970[5]. Di questa abbazia nulla si conserva se non un bassorilievo murato in una balaustra della locale chiesa parrocchiale (rappresenta un pellicano).

Pochi anni dopo l'assalto e la distruzione dell'abbazia di Giusvalla ad opera dei Saraceni e le continue scorrerie sul territorio, Anselmo, figlio del marchese Aleramo, eresse la nuova abbazia di San Quintino[5] di Spigno Monferrato nell'Alessandrino, come forma di contrasto alle scorrerie e difesa dei pellegrini e della via commerciale lungo la via tra Savona e Acqui Terme.

Il nuovo edificio di culto fu dotato di tutti i beni e i diritti appartenuti all'abbazia del Salvatore, più numerosi altri nelle diocesi di Savona, Acqui, Alba, Alessandria e Torino.

Il borgo venne quindi compreso nella Marca Aleramica dal X secolo[5] e, divenuto possesso di Bonifacio del Vasto nel 1091, fu munito di un castello per la difesa del paese[5]; nel 1142 divenne dominio feudale della famiglia dei Del Carretto[5].

Nei secoli successivi il territorio cambiò più volte proprietario signorile: dei marchesi di Ponzone nel 1327[5], dei marchesi del Monferrato nel 1444[5], della famiglia genovese Spinola nel corso del XVI secolo[5], dell'altra famiglia genovese Imperiale[5] ed infine dei San Martino di Agliè[5].

Nel 1738 passò sotto il Regno di Sardegna[5] seguendone le sorti fino all'Unità d'Italia[5].

Con la prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, sull'onda della rivoluzione francese, il territorio di Giusvalla rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel X Cantone, capoluogo Sassello, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I Cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 venne inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VII mandamento di Dego del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale giusvallino passò sotto la neo costituita provincia di Savona.

Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana del Giovo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Troncato semipartito: nel PRIMO di verde, alla lettera maiuscola G, d'oro, attorniata negli angoli da quattro stelle d'oro di otto raggi; nel SECONDO d'oro, alle cinque bande di rosso; nel TERZO d'azzurro, ai nove rombi d'oro, raggruppati a tre a tre, appuntati. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Gonfalone

«Drappo partito di azzurro e di giallo…[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1999.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Matteo nel capoluogo. Conserva al suo interno una pregiata acquasantiera e una balaustra in altorilievo con antiche raffigurazioni (un pellicano e un pesce[5]) risalenti forse al XIII secolo[5], provenienti, pare, dall'antica abbazia di San Salvatore di Giusvalla[5], distrutta dai saraceni nel X secolo[5].
  • Pittoresca la chiesetta campestre in località Molino dedicata alla Madonna del Deserto, eretta nel 1912. Conserva una statua in legno del XIX secolo e qui vi si festeggia la ricorrenza della Madonna del Deserto la prima domenica di settembre.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di Giusvalla. Eretto dagli Aleramici[5], fu ricostruito in un periodo intorno al XIV secolo[5]. Ad oggi rimangono soltanto qualche rudere delle mura presso un'altura.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Tra la fine dell'Ottocento e per larga parte del Novecento forte è stata l'emigrazione di giusvallini soprattutto in Sud America, in specie verso Montevideo (Uruguay).

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro-sala "Monica Perrone" presso l'ex oratorio di San Rocco

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Giusvalla sono 53[9], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[10]:

  1. Romania, 33

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito solamente dal capoluogo per una superficie territoriale di 19,7 km2.

Confina a nord con i comuni alessandrini di Spigno Monferrato e Pareto, a sud con Cairo Montenotte, ad ovest con Dego, ad est con Mioglia e Pontinvrea.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le principali risorse economiche sono legate all'attività agricola e all'allevamento del bestiame. Tra i principali prodotti sono coltivati i cereali, le patate, i funghi e le castagne. Di nota anche il turismo di villeggiatura o legato all'escursionismo.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Giusvalla è attraversato principalmente dalla strada provinciale 542 di Pontinvrea la quale gli permette il collegamento stradale con Pontinvrea, ad est, e Dego ad ovest.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 dicembre 1987 8 giugno 1990 Roberto Finessi Indipendente Sindaco
8 giugno 1990 24 aprile 1995 Roberto Finessi Partito Socialista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Elio Angelo Ferraro lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Elio Angelo Ferraro lista civica Sindaco
14 giugno 2004 8 ottobre 2006 Domenico Rossi ista civica Sindaco [11]
15 novembre 2006 28 maggio 2007 Elio Angelo Ferraro lista civica Vicesindaco [12]
29 maggio 2007 21 maggio 2012 Elio Angelo Ferraro Per Giusvalla
(lista civica)
Sindaco
25 maggio 2012 11 giugno 2017 Marco Perrone Per Giusvalla
(lista civica)
Sindaco
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Marco Perrone Per Giusvalla
(lista civica)
Sindaco
13 giugno 2022 in carica Marco Perrone Per Giusvalla
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 309, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Fonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
  6. ^ a b Giusvalla, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  7. ^ Giusvalla, su Archivio Centrale dello Stato.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  10. ^ Dati superiori alle 20 unità
  11. ^ Deceduto durante la carica amministrativa
  12. ^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 15 novembre 2006 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 29 novembre 2006

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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