Fossato di Vico

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Fossato di Vico
comune
Fossato di Vico – Stemma
Fossato di Vico – Bandiera
Fossato di Vico – Veduta
Fossato di Vico – Veduta
Veduta di Fossato di Vico innevato.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Amministrazione
SindacoMonia Ferracchiato (centro-sinistra) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°18′N 12°46′E / 43.3°N 12.766667°E43.3; 12.766667 (Fossato di Vico)
Altitudine581 m s.l.m.
Superficie35,39 km²
Abitanti2 632[1] (30-6-2022)
Densità74,37 ab./km²
FrazioniBorgo di Fossato, Colbassano, Osteria del Gatto, Palazzolo, Purello
Comuni confinantiFabriano (AN), Gualdo Tadino, Gubbio, Sigillo
Altre informazioni
Cod. postale06022
Prefisso075
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT054019
Cod. catastaleD745
TargaPG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 382 GG[3]
Nome abitantiFossatani
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fossato di Vico
Fossato di Vico
Fossato di Vico – Mappa
Fossato di Vico – Mappa
Posizione del comune di Fossato di Vico all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale

Fossato di Vico è un comune Italiano di 2 632 abitanti[1] della provincia di Perugia in Umbria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le tracce di presenza umana nel territorio di Fossato di Vico risalgono circa al I millennio a.C. Era abitato da antiche popolazioni umbre, che adoravano la dea Cupra, colonizzate dai Romani nel III-II secolo a.C.

I Romani costruirono la via Flaminia nel 220 a.C. e chiamarono Helvillum la mansio a 124 miglia da Roma, dove si cambiavano i cavalli, si poteva dormire e mangiare.

Helvillum nel tardo impero doveva essere diventato un centro di un certo rilievo poiché sul suo luogo sono state trovate, colonne romane, sculture e cippi dedicatori al dio Marte ecc. I Goti di Alarico, oltre 100.000 persone tra donne, uomini, bambini con i loro carri, transitando sulla Flaminia diretti verso Roma per stringerla in assedio nel 410 d.C., saccheggiando quanto trovavano, lo rovinarono per la prima volta.

Durante la Battaglia di Tagina del 552 d.C.,che si svolse nel suo territorio e vi trovò la morte il re dei Goti Badwila, chiamato anche Totila, il Vicus probabilmente scomparve.

Nei secoli seguenti un nuovo insediamento prese il suo posto col nome bizantino Fossaton: fortificazione. Il "di Vico" fu aggiunto nel 1862, per distinguerlo da tanti centri abitati in Italia e per ricordare il conte longobardo Vic(c)o - detto anche Lupo -, nobile discendente dai conti di Nocera Umbra e dai Monaldeschi di Orvieto, che aveva avuto giurisdizione anche sul suo territorio. Nel IX secolo, Fossato infatti apparteneva alla contea di Nocera Umbra.

Dal conte Vicco discesero nel XII secolo i Bulgarelli Conti di Marsciano che comandarono ancora per circa un secolo e costruirono il "castrum", ossia Fossato attuale.

Nel 1386 divenne libero Comune e vennero redatti gli "Statuta" che garantivano l'autogoverno, però sempre sotto il controllo di Perugia; durarono fino al XIX secolo.

Nel 1540 finì la libertà comunale perché Fossato venne aggregato allo Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia.

Napoleone Bonaparte, conquistata l'Italia decretò Fossato terra di confine tra il Regno d'Italia e il Regno di Francia.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

A Osteria (frazione dell'attuale comune, oggi nota come Osteria del Gatto) fu istituita una dogana. Tracce architettoniche del Medioevo sono molto evidenti nelle costruzioni dentro le mura del castello. Sono caratterizzate da vie strette, logge costituite da archi a tutto sesto e acuti (dette "rughe") e da chiese antichissime come la romanica S. Pietro e stile gotico come S. Cristoforo e san Benedetto. S. Benedetto e la Piaggiola hanno cicli di affreschi di notevole valore artistico. È stato allestito nel luogo delle antiche prigioni, un interessante "Antiquarium" formato soprattutto dai reperti di Helvillum e dai rocchi di colonne del santuario della Dea Cupra. Nei pressi della Chiesa di Santa Croce a Collina di Purello si trova un cippo miliare con la croce patente distintiva dei Templari con impresso l'anno 1173. Un cippo miliare simile si trova presso il locale museo civico.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • San Sebastiano (Fossato di Vico)
  • San Pietro (Fossato di Vico)
  • San Benedetto (Fossato di Vico)
  • Chiesa non più officiata di San Cristoforo (Fossato di Vico), dentro le mura
  • San Cristoforo (Borgo), fuori delle mura
  • San Pietro in vincoli (Colbassano)
  • Madonna della Ghea (Purello)
  • Sant'Apollinare (Purello)
  • Santa Natività di Maria Santissima (Palazzolo)
  • Madonna Immacolata (Osteria del Gatto)
  • Santa Croce (Collina)

Edicole[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Fossato sono presenti numerose edicole sacre: tra di esse annoveriamo

  • Edicola di Fossato di Vico
  • Edicola Stazione
  • Edicola di Colbassano
  • Edicola di Purello
  • Edicola di Osteria del Gatto
  • Edicola di Palazzolo

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT[5] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 548 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Arte[modifica | modifica wikitesto]

A Fossato di Vico, all'interno dell'archivio storico, è stata scoperta una pagina di libro con alcuni passi del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri. Alla fine di maggio 2006 si è celebrato il completamento del restauro della pagina.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Fossato di Vico, nella seconda settimana di maggio, celebra la sua festa tipica: la Festa degli Statuti. In occasione di questa festa gli abitanti del paese si abbigliano come popolani medievali per ritornare nel 1386, anno in cui vennero pubblicati i propri antichi statuti comunali. Si possono osservare battaglie tra soldati, numeri di giocoleria e scene tipiche medievali. Inoltre, chiunque sia vestito da personaggio medievale, può partecipare all'evento. Per l'occasione, le porte Porta Portella, Porta Nova, Porta del Castello, Porta del Serrone, si contendono "Il Palio", dipinto ogni anno da artisti locali. Ogni porta ha il compito di realizzare nella maniera più attinente possibile il corteo storico, la rappresentazione degli antichi mestieri e l'allestimento della propria taverna, il tutto sottoposto al giudizio di giudici esterni non residenti nel territorio Fossatano. Ad attribuire punteggio inoltre si svolge anche una competizione ludica: Tiro con l'arco storico ed il gioco della Ciurumella (Lippa).

Altra festività di Fossato è la festa di San Martino di Tours, celebrata l'11 e il 12 novembre. Durante questa festa sono aperte tutte le cantine (locali tipici medievali) di Fossato e si consumano alimenti e vino di produzione locale.

Nella frazione di Purello, il 5 agosto, si celebra la festa della Madonna della Ghea. Il 5 agosto dell'anno 1000 si verificò un'abbondante nevicata nella località Ghea: da allora si venera la Madonna della Neve.

In occasione della festività del santo patrono (San Sebastiano, 20 gennaio) si svolge ad anni alterni tra la compagnia arcieri storici di Fossato di Vico e Valfabbrica (Pg) il "Palio di San Sebastiano" , competizione di tiro con arco storico. Altro appuntamento arcieristico è il "Torneo Arco Storico Città di Fossato di Vico" che si svolge in agosto, competizione itinerante per le vie del centro storico in rigoroso costume medioevale, tra compagnie arcieristiche provenienti da tutta Italia e valevole per il Campionato Italiano Asd F.I.T.A.S.T.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è attraversato dalla Ferrovia Roma-Ancona, ed in esso è situata la Stazione di Fossato di Vico-Gubbio, che serve anche la vicina città di Gubbio. Fino al 1945 era in funzione anche la Ferrovia Appennino Centrale, a scartamento ridotto, che partiva da Arezzo e faceva capolinea alla Stazione di Fossato di Vico (FAC). Il fabbricato viaggiatori della FAC, situato in posizione prospiciente all'impianto di RFI, risulta tuttora in buone condizioni.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 maggio 1985 20 maggio 1990 Virgilio Lispi Partito Socialista Italiano Sindaco [6]
21 maggio 1990 23 aprile 1995 Virgilio Lispi Partito Socialista Italiano Sindaco [6]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Francesco Monacelli Centro Sindaco [6]
14 giugno 1999 13 giugno 2004 Francesco Monacelli Lista civica Sindaco [6]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Mauro Monacelli Centro-sinistra Sindaco [6]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Mauro Monacelli Lista civica Sindaco [6]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Monia Ferracchiato Lista civica Fossato di Vico bene comune Sindaco [6]
27 maggio 2019 in carica Monia Ferracchiato Lista civica Fossato di Vico bene comune Sindaco [6]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il certificato "Best Practices", assegnato dall'agenzia UN-Habitat al comune di Fossato di Vico

Il comune di Fossato di Vico ha ottenuto nel 2004, unico comune italiano, il riconoscimento di "Best Practices" per il progetto "The Sustainable Revival of Little Community"[7], promosso dalla agenzia delle Nazioni Unite UN-Habitat. Questo progetto descrive 10 anni di sviluppo sostenibile, durante il quale è stato coniugato il rispetto dell'ambiente e delle tradizioni con lo sviluppo economico.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Associazioni sportive[modifica | modifica wikitesto]

  • A.S.D. Atletico Gualdo Fossato - Militante nel girone C di Prima categoria (calcio a 11) e nel campionato di serie C2 (calcio a 5)
  • Kontrotempo (danza)
  • Vico tennis
  • Fossato Volley (pallavolo)
  • Taekwondo (arti marziali)
  • Compagnia Arcieri Storici Castrum Fossati

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  5. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  6. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  7. ^ Copia archiviata, su database.bestpractices.org. URL consultato il 1º novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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