Esanatoglia

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Esanatoglia
comune
Esanatoglia – Stemma
Esanatoglia – Bandiera
Esanatoglia – Veduta
Esanatoglia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoLuigi Bartocci Nazzareno (centro-destra) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate43°15′04.86″N 12°56′45.2″E / 43.25135°N 12.945889°E43.25135; 12.945889 (Esanatoglia)
Altitudine495 m s.l.m.
Superficie47,91 km²
Abitanti1 887[1] (31-7-2023)
Densità39,39 ab./km²
FrazioniPagliano, Capriglia, Palazzo
Comuni confinantiFabriano (AN), Fiuminata, Matelica
Altre informazioni
Cod. postale62024
Prefisso0737
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043016
Cod. catastaleD429
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 161 GG[3]
Nome abitantiesanatogliesi
Patronosanta Anatolia
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Esanatoglia
Esanatoglia
Esanatoglia – Mappa
Esanatoglia – Mappa
Posizione del comune di Esanatoglia nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Esanatoglia è un comune italiano di 1 887 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[4].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Esanatoglia si trova nella vallata situata tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, nell'entroterra marchigiano, circondato dai comuni di Matelica, di Fiuminata e di Fabriano, a circa 450 m s.l.m. Nel suo territorio nasce il fiume Esino, precisamente dal Monte Cafaggio.

Tra il centro cittadino e le sorgenti del fiume Esino si snoda il Parco delle Vene, importante meta turistica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda, Esus, il Dio della guerra latino Marte (e in alcuni casi Mercurio) e una delle divinità maggiori della mitologia celtica sarebbe all'origine del nome del fiume Esino, sulle cui rive si suppone abitasse una comunità che in epoca romana veniva chiamata Aesa.

Sono state rinvenute in superficie evidenze di attività umane risalenti al periodo Paleolitico in località Monte Sant'Angelo, al Neolitico in località Piani di Calisti e all'Eneolitico in località Crocifisso-Case Popolari.

L'attuale toponimo, Esanatoglia, nacque nel 1862 dalla combinazione di Aesa e Anatolia, rimpiazzando il nome di Santa Anatolia (martire del III secolo d.C.), con cui era chiamato il castrum medioevale.

Il primo documento noto riguardante Santa Anatolia risale al 1015, a proposito della fondazione del monastero di Sant'Angelo infra hostia da parte del conte Atto e sua moglie Berta. Il monastero divenne presto il più importante insediamento religioso della zona.

La città fu governata dalla famiglia dei Malcavalca fino al 1211, anno in cui subentrarono gli Ottoni di Matelica. Tre anni dopo, e per tre secoli, la potente famiglia da Varano di Camerino governò sulla città.

Sotto i Varano la città di Santa Anatolia mantenne una certa autonomia: la prima collezione di norme statutarie data 1324. La cittadella rimase immune da guerre e saccheggi per molto tempo; solo nel 1443 fu conquistata da Francesco I Sforza, aiutato dai matelicesi: il monastero di Sant'Angelo – con la sua famosa biblioteca – non fu salvato dalla devastazione.

Nel 1502 il castrum divenne parte dello Stato della Chiesa.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il paese, raccolto nelle Mura, conserva case medievali, dove si possono osservare le "tre porte" (la porta usuale, quella degli sposi e quella del morto cioè dalla quale si facevano uscire i defunti)[5] Altri aspetti di interesse:

  • Porta S. Andrea, porta di ingresso al paese[6].
  • Chiesa di S. Maria, detta anche di S. Agostino con abside del '200[6].
  • Palazzo del Pretorio, con archi ogivali[5].
  • Pieve dei Santi Anatolia e Marco, dedicata alla Santa patrona, verosimilmente eretta su di un tempio pagano[6] con portale in pietra del Duecento.[5] L'interno custodisce una tela raffigurante il Calvario, firmata da Simone e Giovan Francesco De Magistris e datata 1566, dipinta originariamente per la cappella Pierleoni in San Francesco a Matelica.[7]
  • Fontana pubblica, risalente al XIII secolo.[5]
  • Palazzo Comunale, già Palazzo dei Da Varano, che custodisce pitture raffiguranti cavalieri della famiglia Varano.[6]
  • Chiesa di Santa Maria di Fonte Bianco, presso il cimitero.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1988 7 giugno 1993 Cesare Procaccini Partito Comunista Italiano Sindaco [9]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Giorgio Pizzi Indipendente Sindaco [9]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Giorgio Pizzi Centro-destra Sindaco [9]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Luigi Nazzareno Bartocci Centro-destra Sindaco [9]
30 maggio 2006 30 maggio 2011 Giorgio Pizzi Centro-destra Sindaco [9]
30 maggio 2011 5 giugno 2016 Giorgio Pizzi Centro-destra Sindaco [9]
5 giugno 2016 3 ottobre 2021 Luigi Nazzareno Bartocci Centro-destra Sindaco [9]
4 ottobre 2021 in carica Luigi Nazzareno Bartocci Centro-destra Sindaco [9]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Da sottolineare la ripresa dell'antica coltivazione dello zafferano e l'interesse per le produzioni biologiche.[6]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Motocross[modifica | modifica wikitesto]

Il crossdromo comunale "Gina Libani Repetti" di Esanatoglia è un impianto per la pratica del motocross. Recentemente[quando?] ristrutturato, questo tracciato ha ospitato in passato cinque edizioni del GP d'Italia del Campionato del Mondo Motocross; nel 1967 (classe 500 cc), nel 1974 (classe 500 cc), nel 1979 (classe 125 cc), nel 1984 (classe 500cc) e nel 1991 (classe 500 cc). Per oltre 15 anni è stato teatro della gara finale della "Coppa 1.000 Dollari" che si disputava su tre prove e vedeva andare in scena l'epilogo proprio al "Gina Libani Repetti", il 15 agosto di ogni anno.[10]

Calcio a 11[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio locale, l'ASD Esanatoglia, gioca attualmente nel campionato regionale di Seconda Categoria.

I colori sociali sono bianco-celeste e gioca le sue partite casalinghe al "Comunale" in via Roma.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Esanatoglia, in I Borghi più belli d'Italia. URL consultato il 22 luglio 2018.
  5. ^ a b c d Macerata e il suo territorio - Guide verdi Touring Editore 2012.
  6. ^ a b c d e Destinazione MaMa Guida ufficiale della marca Maceratese 2019.
  7. ^ Giampiero Donnini, Simone e Giovanni Andrea De Magistris, Calvario, in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 222 - 223.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  10. ^ Moto Club Esanatoglia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN248272976 · LCCN (ENn99032904 · GND (DE4534493-0 · J9U (ENHE987007491860805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n99032904
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