Bossolasco

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Bossolasco
comune
Bossolasco – Stemma
Bossolasco – Bandiera
Bossolasco – Veduta
Bossolasco – Veduta
Il municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoFranco Grosso (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°32′N 8°03′E / 44.533333°N 8.05°E44.533333; 8.05 (Bossolasco)
Altitudine800 m s.l.m.
Superficie14,55 km²
Abitanti651[1] (31-10-2023)
Densità44,74 ab./km²
FrazioniBossolaschetto
Comuni confinantiBonvicino, Cissone, Dogliani, Feisoglio, Murazzano, Niella Belbo, San Benedetto Belbo, Serravalle Langhe, Somano
Altre informazioni
Cod. postale12060
Prefisso0173
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004027
Cod. catastaleB084
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 254 GG[3]
Nome abitantibossolaschesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bossolasco
Bossolasco
Bossolasco – Mappa
Bossolasco – Mappa
Posizione di Bossolasco nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Bossolasco (Bossolasch in piemontese) è un comune italiano di 651 abitanti[1] della provincia di Cuneo in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Bossolasco, dal latino "Buxolascum" cioè "luogo di foreste di bossi"; sorge su un elevato (m. 747 s.l.m.) colle, sopra la valle Belbo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello dei Balestrino

I primi documenti che parlano di Bossolasco risalgono al 1077, ma è presumibile sia stato coinvolto in vicende storiche precedenti: la dominazione romana prima, quella barbarica poi.

I documenti successivi al 1077 raccontano le vicende di quest'epoca feudale ed in seguito le lotte tra i Marchesi del Monferrato e i Marchesi Del Carretto; esistono anche documenti che risalgono ai tempi della dominazione francese sotto Napoleone, all'appartenenza di Bossolasco al Regno di Savoia e, dal 1861, a quello d'Italia.

Durante la Resistenza (tra il 1943 e il 1945) il suo territorio fu controllato dalle formazioni partigiane, cui è dedicato il "Parco della Resistenza".

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma civico è così blasonato:

«Scudo d'azzurro, a tre colli di verde, quello di mezzo più alto e cimato da una pianta di bosso al naturale; i colli sormontati da tre stelle d'oro a cinque raggi male ordinate, con un fiume al naturale uscente a destra del colle principale e volgente verso la punta dello scudo; il tutto posato sulla campagna di verde. Lo scudo è sormontato da corona di terzo ordine spettante ai comuni che non hanno più di 3000 abitanti ed ornato da due rami il primo di alloro ed il secondo di quercia, allacciati sotto la punta dello scudo.[4]»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa San Giovanni Battista, in piazza XX settembre

La parte più antica e caratteristica del centro abitato si estende attorno alla piazza XX Settembre, nelle vie Umberto I d'Italia, Roma e sulla circonvallazione Bauzano.

Ingresso al centro storico del paese

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello dei Balestrino: situato sulla piazza XX Settembre. Costruzione seicentesca edificata dai Marchesi di Bossolasco, utilizzando i ruderi del castello dei Del Carretto. Nel 1760 passò alla famiglia Cabutti e fu destinato a sede di uffici pubblici, poi ad abitazione privata. Massiccia costruzione di mole quadrata, con l'aspetto del palazzotto nobiliare.
  • Castello dei Del Carretto. Edificato, nel XIV secolo dai marchesi Del Carretto subì un assedio nel 1431 da parte delle truppe dei Visconti che lo conquistarono. L'edificio andò in rovina tra il 1644 e il 1647. Il materiale lapideo servì per la costruzione del Castello dei Balestrino.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco della Resistenza
  • Parco delle rose
  • Fontana Azzurra
  • Pian della Croce
  • Angelo dell'Alta Langa, installazione artistica sulla piazza della Chiesa

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Bossolasco sono 91[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Romania, 28

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nativo di Bossolasco è il pittore paesaggista Camillo Filippo Cabutti, discendente di un'importante famiglia locale e successivamente sindaco del paese. Nella seconda metà del XX secolo i pittori torinesi Francesco Menzio ed Enrico Paulucci scelsero questo luogo per i loro soggiorni.
Lo scrittore Beppe Fenoglio passò qui un mese di soggiorno negli ultimi anni della sua vita presso l'Hotel Bellavista, ancora oggi esistente[8].

Manifestazioni, feste e fiere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mostre pittoriche e artistiche (periodo estivo)
  • Festa della fioritura della rose (inizio giugno)
  • Festa Patronale di San Giovanni Battista (circa metà giugno)
  • Formaggi sotto le stelle (inizio agosto)
  • Castagnata (fine ottobre)

Prodotti tipici e cucina[modifica | modifica wikitesto]

I prodotti del territorio comunale sono: il vino Alta Langa, la nocciola del Piemonte, il miele, i formaggi. Nei boschi si possono trovare tartufi, funghi porcini, castagne, more, erbe officinali primaverili (valeriana, timo).

Molto praticata è la caccia, con presenza di selvaggina (cinghiale, capriolo, fagiano, lepre).

I piatti tradizionali sono quelli della cucina delle Langhe

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Sul territorio è presente un istituto comprensivo, in Piazza Caduti per la Patria.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è composto da vigneti per la produzione del vino spumante Alta Langa, da noccioleti dove si raccoglie la Nocciola del Piemonte ed altre colture di cereali.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Bossolasco è uno dei paesi più elevati di Alta Langa e negli anni settanta Bossolasco divenne stazione sciistica, grazie a un impianto a fune, tra quota 660 m. e 740 m.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Daniele Chiavarino Indipendente Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Luigi Manzone lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Alessandro Barbero lista civica Sindaco [9]
26 maggio 2014 in carica Franco Grosso lista civica: insieme per Bossolasco Sindaco [9]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della comunità montana Alta Langa e Langa delle Valli Bormida e Uzzone, della quale era il capoluogo.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti, sul territorio comunale, impianti per la pratica di diversi sport.

  • Stadio Comunale (Calcio a11/a7)
  • Campetto Comunale (Calcio a5/tennis)
  • Palestra (Sport vari)
  • Campi bocce

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bossolasco, su araldicacivica.it. URL consultato il 5 settembre 2021.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ Massimo Novelli, Quando Fenoglio andò in 'confino' sui colli di Bossolasco, in La Repubblica, Torino, 24 luglio 2008.
  9. ^ a b c d http://amministratori.interno.it/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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