Barolo (Italia)

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Barolo
comune
Barolo – Stemma
Barolo – Bandiera
Barolo – Veduta
Barolo – Veduta
Barolo visto da La Morra.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoRenata Bianco (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°37′N 7°56′E / 44.616667°N 7.933333°E44.616667; 7.933333 (Barolo)
Altitudine301 m s.l.m.
Superficie5,69 km²
Abitanti600[1] (31-8-2023)
Densità105,45 ab./km²
FrazioniVergne
Comuni confinantiCastiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Narzole, Novello
Altre informazioni
Cod. postale12060
Prefisso0173
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004013
Cod. catastaleA671
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 688 GG[3]
Nome abitantibarolesi
Patronosan Luigi dei Francesi
Giorno festivo25 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barolo
Barolo
Barolo – Mappa
Barolo – Mappa
Posizione di Barolo nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Barolo (Bareu o Bareul in piemontese) è un comune italiano di 600 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte noto per dare il nome all’omonimo vino.[4] Il comune rientra con la langa del Barolo tra i patrimoni dell'umanità.[5]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova su un piccolo altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti ad anfiteatro. Il territorio è quello collinare tipico delle langhe ad un'altitudine compresa tra i 213 e i 480 m s.l.m.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non ci sono notizie precise sulla nascita di Barolo, benché la zona fosse abitata in epoca preistorica da tribù celto-liguri, il primo insediamento effettivo sul territorio è di origine barbarica e risalente all'Alto Medioevo. Durante il dominio Longobardo dipendeva da Gastaldo di Diano, passò poi sotto la Contea di Alba e successivamente sotto la Marca di Torino. Il nucleo originario del castello fu eretto in quel periodo da Berengario I, come difesa dalle scorrerie Saracene. Nel 1200 il paese viene citato nel Rigestum Comunis Albe con il nome di Villa Barogly.

Nel 1250 la famiglia Falletti, acquisì tutti i possedimenti di Barolo dal Comune di Alba. I Falletti erano una potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, i quali segnarono il destino di Barolo e delle zone circostanti. Intorno al 1300 arrivarono a controllare fino a una cinquantina di feudi piemontesi. Nel 1486 Barolo entrò a far parte dello Stato Monferrino, passando poi nel 1631 ai Savoia con il trattato di Cherasco.

Barolo divenne poi Marchesato nel 1730, il primo Marchese fu Gerolamo IV. Dopo Gerolamo IV ci furono soltanto altri due Marchesi: Ottavio Alessandro Falletti e Carlo Tancredi, alla morte di quest'ultimo governò sua moglie la Marchesa Juliette Colbert, la quale si distinse per la sua brillantezza e per le sue azioni a favore dei più deboli. Alla sua morte nel 1864 tra le sue volontà vi fu la costituzione dell'Opera Pia Barolo alla quale lasciò l'intero patrimonio di famiglia.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Donato, parrocchiale.
  • Chiesa della Madonna Assunta, chiesa sussidiaria.
  • Chiesa di Sant'Agostino.
  • Chiesa di San Ponzio, parrocchiale nella frazione di Vergne.
Barolo, panoramica

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Barolo sono 94[8], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[9]:

  1. Romania, 51

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca Civica Paolo Rinaldi.[10]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • WiMu (Wine Museum), museo etnografico ed enologico del vino Barolo aperto dal 2010 nel castello Falletti. Comprende venticinque sale espositive disposte su cinque piani.
  • Museo dei cavatappi

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Barolo fa parte degli 11 comuni dove è possibile vinificare e produrre il vino omonimo.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mazzocchi Fulvio Lista civica Sindaco [11]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Mazzocchi Walter Lista civica Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Mazzocchi Walter Lista civica Sindaco [13]
26 maggio 2014 in carica Renata Bianco Lista civica Sindaco [14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Barolo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 28 giugno 2020.
  5. ^ Langhe-Roero e Monferrato sono il 50° sito italiano nel Patrimonio dell'Unesco, in Il Sole 24 Ore. URL consultato il 28 giugno 2020.
  6. ^ Barolo, su tuttitalia.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  8. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  9. ^ Dati superiori alle 20 unità.
  10. ^ Biblioteca Civica Paolo Rinaldi, su piemontegiovani.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
  11. ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
  12. ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
  13. ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.
  14. ^ Elezioni del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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