Baragiano

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Baragiano
comune
Baragiano – Stemma
Baragiano – Bandiera
Baragiano – Veduta
Baragiano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoGiuseppe Fernando Galizia (lista civica) dal 12-6-2022
Territorio
Coordinate40°40′47.15″N 15°35′37.75″E / 40.679764°N 15.593819°E40.679764; 15.593819 (Baragiano)
Altitudine625 m s.l.m.
Superficie29,6 km²
Abitanti2 516[1] (31-12-2021)
Densità85 ab./km²
FrazioniBaragiano Scalo, Franciosa, Gliubizzi Nocenzullo, Martino Nero, San Giorgio Isca della Botte, Serra di Plinio
Comuni confinantiBalvano, Bella, Picerno, Ruoti
Altre informazioni
Cod. postale85050
Prefisso0971
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076010
Cod. catastaleA615
TargaPZ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 2 046 GG[3]
Nome abitantibaragianesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Baragiano
Baragiano
Baragiano – Mappa
Baragiano – Mappa
Posizione del comune di Baragiano all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Baragiano (Varagiàne in dialetto lucano[4]) è un comune italiano di 2 516 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.

Fa parte della Comunità montana Marmo Platano.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Baragiano Paese visto da nord-est

Baragiano sorge a 625 m di altitudine s.l.m. nella parte nord-occidentale della provincia di Potenza. Fisicamente è diviso in due parti distanti tra loro; sulla collina si trova il centro storico con il municipio e altri uffici amministrativi: è qui che Baragiano ha avuto la sua origine così com'è stato dimostrato dagli scavi archeologici. A valle invece si trova Baragiano Scalo divenuto un'area rilevante per il commercio e per lo scalo ferroviario.

Il territorio è bagnato dai fiumi Isca e Marmo che proprio alle pendici del massiccio roccioso ove sorge Baragiano formano il fiume Platano.

Confina con i comuni di: Picerno (9 km), Ruoti (13 km), Balvano e Bella (15 km).

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriverebbe da"Ara Jani" (tempio dedicato a Giano) o da "Barragium", luogo destinato al pagamento del pedaggio (probabilmente delle greggi che dalla pianura salivano ai pascoli de Li Foi di Picerno).

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Le origini antiche del paese sono testimoniate dai reperti archeologici rinvenuti in contrada Braida e dai resti delle mura risalenti al VI-V secolo a.C.

Nel centro storico è possibile ammirare i portali delle famiglie gentilizie, in particolare degni di nota sono il Palazzo Iura e il Palazzo Venetucci . Nella parte alta del paese vi è ciò che rimane dell'antico e monumentale castello, un tempo una delle regge più importanti della regione lucana, vero e proprio vanto d'orgoglio del paese. Interessante è la chiesa di S. Maria Assunta (o di "Mezzagosto") di origine rinascimentale, poi modificata e ristrutturata nel corso del tempo. La facciata è semplice e arricchita da tre stele in pietra, all'interno si possono ammirare la statua dell'Assunta, nella parte sinistra un crocifisso ligneo del XVII-XVIII secolo, nella parte destra un'acquasantiera su un basamento in pietra e la statua lignea della Madonna del Carmine del XVI secolo

Notevoli sono anche la Cappella del Patrono San Rocco del XVI secolo, al cui interno si trovano cinque pregevoli statue lignee, la chiesa della Concezione, nella parte più bassa dell'abitato e la chiesa della Santissima Annunziata del XV secolo. Questa cappella, la più antica del paese, ha goduto sempre di particolare prestigio per il simulacro della Madonna, molto venerata anche dai paesi vicini.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Archeoparco del Basileus[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Archeoparco del Basileus.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

È presente non nel territorio di Baragiano ma in quello di Balvano la "Zona Industriale di Baragiano" nata dopo il Terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980 secondo la legge 219/81. La zona industriale non ha mai funzionato a pieno regime, notevole è stato invece il suo impatto ambientale, visto che per la sua costruzione l'intero letto del fiume Marmo è stato deviato; è stato ultimato negli ultimi anni un ponte che collega la zona industriale con lo scalo ferroviario di Baragiano Scalo. La zona industriale di Baragiano ospita la Drive Beer srl che produce la Birra Morena. L'attività predominante è quindi l'agricoltura che vede il suo massimo sviluppo nelle zone confinanti con il comune di Bella, dove la presenza di numerose aziende agricole ha favorito la produzione di latte.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Lo sport maggiormente praticato è il calcio, lo stadio comunale è intitolato a Donato Corrado. La squadra di calcio è la Polisportiva Baragiano che milita nel girone A lucano di 1ª Categoria.

Per la conformazione del territorio, negli ultimi anni notevole è stato lo sviluppo del ciclismo amatoriale. Ogni anno, il lunedì di Pasquetta, si disputa la corsa ciclistica "Medaglia d'oro SS. Annunziata" per categorie allievi e juniores provenienti dalle regioni dal Centro-Sud.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 59, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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